Venerdì 21 SETTEMBRE ore 11:55 su IRIS Dice Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica.
Ale nkf • 10/11/12 14:14 Contatti col mondo - 14031 interventi
Martedì 20 NOVEMBRE ore 03:50 su RETE 4 Dice Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica.
Ale nkf • 7/01/13 14:11 Contatti col mondo - 14031 interventi
Giovedì 17 GENNAIO ore 02:50 su RETE 4 Dice Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica.
Zender • 22/01/15 08:41 Capo scrivano - 49203 interventi
Venerdì 23 GENNAIO ore 01:55 su IRIS Dice Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica.
Venerdì 30 GENNAIO ore 03:25 su IRIS Così Lucius: Accattone parte 2. L'anno successivo all'uscita del capolavoro pasoliniano, Rondi si gingilla nella realizzazione per il cinema di un romanzo del maestro, addirittura con lo stesso protagonista e lo stesso direttore della fotografia di vari film di Pasolini. Il film offre dalla sua un valido ritratto delle borgate romane nel periodo neofascista. Con un Citti ispirato reduce dalla performance offerta in Accattone con il suo personaggio. Bianco e nero e fotografia al top.
Martedì 3 NOVEMBRE ore 01:45 su IRIS Interessante film dell'accoppiata Rondi (il colto) e Heusch (il mestierante), all'epoca assai sottovalutata. Morandini è tiepido ("c'è più bravura che emozione": **), ma mi pare che la secchezza a-emotiva sia funzionale alla descrizione dell'ambiente e del protagonista, che l'ambiente di vita ha tagliato col coltello, come dimostra il gesto da incosciente che fa da prologo al finale. Ben girato e ben recitato. [B.Legnani]
Faggi • 5/08/17 09:25 Call center Davinotti - 433 interventi
Lunedì 7 AGOSTO ore 17:15 su IRIS Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in cui l'azione si svolge in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni di stampo neofascista, descritte con impressionante crudezza; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica per dare uno scopo alla propria (vuota) vita. La salda regia di Rondi si accompagna al potente bianco e nero delle immagini.
Lodger • 4/04/18 21:37 Pulizia ai piani - 1602 interventi
Mercoledì 11 APRILE ore 01:45 su RETE 4 Versione cinematografica, forse meno appagante e suggestiva dell'opera di Pasolini, ma struggente nella sua fotografia in bianco e nero di una Roma del dopoguerra, disegnata nelle degradate borgate di periferia. Franco Citti offre la sua maschera tragica al personaggio eterno dello sbruffone violento in cui, alla fine, al vuoto esistenziale non si sostituisce null'altro che una triste ,sarcastica, inutile sopravvivenza. [Myvincent]
Giovedì 9 MAGGIO ore 12:49 su IRIS Dice Homesick: Dramma pasoliniano e sottoproletario in due tempi: il primo è dominato da rapine, violenze e aggressioni; la seconda - che prende via dopo la cesura del carcere - dalla faticosa ricerca di un'identità privata, sociale e politica.
19/11/21 ore 02:05 su Rete 4 "Molto diverso sia dalla pre-storica astrazione trascendente del cinema di Pasolini, sia dall'interpretazione elegante data da Bolognini alla scrittura dell'intellettuale corsaro. L'insolito ticket Heusch/Rondi "indovina" immagini (un bianco e nero di profondo impatto visivo) e volti (Citti naturalmente giganteggia nel ruolo di Tommaso ma tutte le seconde e terze linee pasoliniane concretizzano il contorno sottoproletario), tuttavia qualcosa non funziona a livello narrativo impantanando il film in un terreno tra il meccanico e il farraginoso che banalizza contesto e personaggi." Giùan
4/03/22 ore 04:15 su Iris "Molto diverso sia dalla pre-storica astrazione trascendente del cinema di Pasolini, sia dall'interpretazione elegante data da Bolognini alla scrittura dell'intellettuale corsaro. L'insolito ticket Heusch/Rondi "indovina" immagini (un bianco e nero di profondo impatto visivo) e volti (Citti naturalmente giganteggia nel ruolo di Tommaso ma tutte le seconde e terze linee pasoliniane concretizzano il contorno sottoproletario), tuttavia qualcosa non funziona a livello narrativo impantanando il film in un terreno tra il meccanico e il farraginoso che banalizza contesto e personaggi." Giùan
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