Buiomega71 • 20/05/17 09:57
Consigliere - 27113 interventiSe il buon Louis de Funès era a strapiombo sul mare, quì, Brody, si ritrova chissàcomeperchè dentro la carcassa di una Chevrolet, nel bel mezzo di un fitto bosco, con la faccia tumefatta, una gamba andata a farsi benedire e un pò di cadaveri maleodoranti sparsi quà e là...
Non si sà come caspita ci e finito in quella situazione spiacevole da "trapped movie" stile
Buried, si sà solo che non ricorda chi sia, che ha fame, sete, freddo e vuole uscire dall'abitacolo "cassa da morto" di quell'auto e chiedere aiuto...
Lo smarrimento e la solitudine forzata si sà fanno andare il cervello in pappa (come lui stesso asserisce)
Così comincia a vedere cose strane, il fantasma (?) di una ragazza che le appare spesso e sovente, un cane -guida sbucato dal nulla, un uomo di colore che vien a rubar e se ne và...
L'autoradio e forse l'unica cosa che funziona, apprende una notizia che , forse, dipana il bandolo della matassa (o forse anche no), il baule contiene borse piene di bei dollaroni...forse una rapina andata a puttane, forse lui e un rapinatore braccato e se anche riesce a cavarsela da quella situazione non avrà comunque scampo...
Con la cintura di sicurezza di crea un laccio emostatico e si stecca la gamba fracassata con un bastone e comincia a striciare come un verme per la fitta boscaglia tra: scoperte di cadaveri come se piovesse, nutrirsi di vermetti, giocare col cane lungo il fiume, prendere degli antidolorofici trovati per caso in una borsa abbandonata insieme ad un cellulare, vedere ancora quella ragazza che le appare ogni tre per due e le fà perdere la trebisonda, qualcuno lo bracca, c'ha dei ricordi confusi, forse ha ucciso qualcuno, c'è la deve fare, salire il bosco, fino alla strada, chiedere aiuto, ma c'è quel puma che si stà pappando tutti i suoi amici morti (ed e il pericolo più tangibile e minaccioso), c'è la sta facendo, poi un altro cadavere, una carta di credito, il flashback rivelatore su come sono andate veramente le cose (però, hai capito?!) e forse la salvezza...
Pur con qualche cedimento nella monotonia, Greenspan (autore anche di quel gioiellino che e
Kill for Me) tiene bene il racconto che parte confuso , con Brody che si sobbarca ottimamente tutto il film da solo, con una regia agorafobica che non lascia tregua
Ottime location boschive , in un non luogo che sembra un purgatorio (mi sarei aspettato un twist stile
E se oggi fosse già domani...), che rammenta lo smarrimento di quello della
strega di Blair (tornare al punto di partenza per girarci intorno nello stesso luogo), tra fitta boscaglia, alberi, fiumi e grotte.
La fotografia "fangosa" di James Liston ne aumenta il disagio, tra puma feroci alla
Future Animals, apparizioni fantasmatiche stile
Wind Chill (con cui il film ha diversi punti in comune, seppur lasciando perdere la natura spettrale horror/ectoplasmatica), disorientamento e disperazione.
Poi, man mano la pellicola prosegue, assume sempre più tratti da survivor boormaniano, fino a diventare una versione indie, e aggiornata, di
Uomo bianco va col tuo Dio.
Il colpo di scena finale (con flasback rivelatore) non e poi così male e giunge inaspettato (credevo fosse che...)
La chiusa non e delle migliori e lo script si adattava meglio per un cortometraggio, ma , alla fine, lo trovato un prodotto che intrattiene, vuoi vedere come se la caverà il povero Brody e la musica di Michael Brook regala sonorità carpenteriane.
Le scene col cane potevano essere evitate , quelle col puma sanno di ottimo "animal attack" e alcuni scorci visivi sono ben resi (gli uomini con la torcia di notte, bellissimo omaggio a
ET)
Greenspan dimostra già il suo talento poi approvato con
Kill for Me e la natura diventa protagonista principale insieme a Brody, fondendosi in un tutt'uno.
Nulla di cui gridare al miracolo, ma l'obiettivo viene discretamente centraro e la tensione-se a volte traballante-regge, tra Herzog, Boorman e flashback siegeliani.
Notevole l'inizio, tra confusione, rumori ovattati e parabrezza distrutti...
ATTENZIONE a non leggere-prima del film- la recensione sulla rubrica "Cinefear" nel
Nocturno del settembre 2011, e un megaspoilerone che spiattella il twist finale.
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