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Discussioni su Wolf Creek 2 - La preda sei tu - Film (2013)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
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  • Schramm • 9/05/14 01:07
    Scrivano - 7825 interventi
    appena finito di vedere. grandioso, di spanne meglio del pur disturbante capostipite. jarratt rulez and rocks! pensare che mick taylor sia un personaggio ispirato a ivan marko milat (vedi qui) dà al termine della visione quel supplemento di brividi in più

    era da un pezzo che non si vedeva trasudare così tanto sadismo al cinema
  • Herrkinski • 9/05/14 04:45
    Consigliere avanzato - 2665 interventi
    Appena finito di vedere anch'io, non sapevo neanche fosse uscito! Nonostante il prototipo non mi avesse entusiasmato particolarmente, stranamente questo sequel l'ho trovato molto meglio.
  • Herrkinski • 9/05/14 05:05
    Consigliere avanzato - 2665 interventi
    POSSIBILI SPOILER:


    A mio avviso palesi le plurime e ripetute citazioni da The Hitcher (il rapporto vittima/carnefice; il ruolo inutile della polizia; gli inseguimenti nel deserto e sulle strade battute dal sole tra killer e preda) nonchè da Non Aprite Quella Porta - Parte 2 (il furgone da redneck del killer che compare dal nulla e insegue la vittima, tra l'altro anche simile a quello della famiglia Sawyer; il dungeon pieno di cadaveri, trappole, luci colorate e artefatti in ossa umane; la prigioniera cadaverica che si ridesta come la ragazza nel frigo nel primo Texas Chainsaw M.; la tortura/quiz che riecheggia la cena della famiglia di Hooper; il finale con la scritta che spiega la detenzione a vita del sopravvissuto in un istituto psichiatrico).


    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 9/05/14 05:06 da Herrkinski
  • Schramm • 9/05/14 12:51
    Scrivano - 7825 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    nonostante il prototipo non mi avesse entusiasmato particolarmente.

    a me colpì moltissimo invece, con quel suo oscillare tra l'herzoghiano e il lustighiano. rimasi assai disturbato. non dimentichiamo inoltre che è stato uno dei primi prodromi di certo torture-porn odierno. per me resta una notevole doppietta promossa a pienissimi voti.
  • Schramm • 9/05/14 12:53
    Scrivano - 7825 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    POSSIBILI SPOILER: gli inseguimenti nel deserto e sulle strade battute dal sole(...) il furgone da redneck del killer che compare dal nulla e insegue la vittima

    qua invece ci ho visto tantissimo un omaggio a duel
    Ultima modifica: 9/05/14 12:54 da Schramm
  • Herrkinski • 9/05/14 15:07
    Consigliere avanzato - 2665 interventi
    Sì in effetti quando prende il camion l'omaggio è piuttosto palese.
  • Lucius • 10/04/16 10:26
    Scrivano - 9052 interventi
    Nel film c'è anche un omaggio ad Arancia meccanica: quando il killer accoppa l'anziana signora, in sottofondo lo stesso motivo utilizzato da Kubrick nel suo capolavoro.
  • Buiomega71 • 9/07/24 00:19
    Consigliere - 27368 interventi
    Sui titoli di testa (in italiano) il titolo è Wolf Creek 2-La preda sei tu
  • Buiomega71 • 9/07/24 10:11
    Consigliere - 27368 interventi
    Sarà un problema mio, ma oggi come oggi mal sopporto le chincaglierie splatter e ultragore esagerate e schiamazzanti.

    Dov'è finita la suggestione, la perdita dell'orientamento, il realismo, la crudeltà, il nichilismo, la ferocia, la cattiveria, il sadismo e il lento montare della tensione (che si fa via via sempre più insostenibile) del capostipite? (che rimane un piccolo e grezzo gioiellino, nettamente superiore, anni luce, da questa splatterfeast tamarra e fracassona).

    McLean ha più mezzi a disposizione e tenta di sterzare bruscamente dalla "placida" , apparente, calma piatta del primo Wolf Creek, facendola letteralmente fuori dal vaso, con esagerazioni gore e situazioni grottesche (la strage dei canguri sulla strada, omaggio ipertrofizzato ad un cult della sua terra come Wake in fright)  che smorzano ogni possibile elemento di disturbo, talmente sono cartoonesche e indolori.

    Tra poliziotti con la testa spappolata che nemmeno Bad taste, o dati alle fiamme come nel primo Interceptor (e il nume tutelare di Miller viene ancora scomodato nell'inseguimento stradale alla Guerriero della strada, tirato per le lunghe), un grottesco (quanto farlocco) smembramento nella "macelleria mobile di mezzanotte" con tanto di evirazione prelevata direttamente dai nostrani cannibal movie, l'inutile parentesi con la coppia di vecchietti protettivi, Mick Taylor che gioca alle Terre selvagge omaggiando l'western aussie,  la pagliacciata del quiz alla Saw sulla storia d'Australia, una cantata e una bevuta manco fossimo sull'Orca, il villain di John Jarrat costantemente sopra le righe, che snocciola battute alla Freddy Krueger (mentre i suoi deliranti discorsi misogini, nel primo capitolo, mettevano i brividi) fiero del suo campanilismo razzistico e del suo odio verso lo straniero che poggia piede sul suolo australiano (e anche la sua ingannevole paciosità, che in Wolf Creek strideva e metteva a disagio, quì viene molto meno, facendolo sembrare un cabarettista alla corte di Rob Zombie), e una parte finale totalmente copia e incollata dal secondo Non aprite quella porta (tra composizioni cadaveriche, prigioniere ridotte alla stregua di scheletri viventi, trappole deoadatiane, dedali marcescenti, corpi in via di decomposizione sparsi qua e la e pitbull sguinzagliati alla stregua dei Guerrieri della palude silenziosa).

    A parte la turista tedesca sparata in faccia, il voler trasformare la vittima maschile in una femminuccia (remember La promessa di Satana?) e che ci sia un final boy al posto di una final girl, questo sequel (di cui, col senno di poi, non se ne sentiva il bisogno) è troppo urlato, baracconesco, senza un minimo di tensione o di inquietudine, dove ricalca le situazioni già viste (la coltellata alla schiena che recide la colonna vertebrale, il finale pressochè simile con le didascalie a seguire) e le esagerazioni action/splatter ne minano la credibilità e il realismo doloroso della violenza.


    Che poi McLean giri bene è un'altro discorso, ma spreca il suo talento (dove nel primo Wolf Creek donava tracce autoriali e personalissime), accodandosi alla moda del più trito torture-por alla Hostel & co.



    L'unica cosa davvero notevole e degna di nota sono gli sfx prostetici saviniani di Jason Baird, quelli si davvero gustosi.

    Alla fine della fiera è esattamente l'antitesi di tutto quello che ho aprezzato in Wolf Creek.

    Più che questo sequel zeppo di steroidi/gore/pagliacceschi, sembrano interessanti i due romanzi (inediti da noi) che raccontano dell'infanzia e della giovinezza di Mick Taylor.

    Il primo Wolf Creek-Origin (scritto da Greg McLean stesso insieme allo sceneggiatore Aaron Sterns), racconta degli abusi subiti da Mick dai genitori ubriaconi, lo stupro e l'omicidio della sorellina e un serial killer che si aggira nei pressi della sua fattoria.
    Il secondo Wolf Creek-Desolation game (scritto da Brett McBean), narra di come Mick Taylor abbia affinato le sue tecniche omicide in Vietnam, e da dove nasce la sua passione per la caccia all'uomo.
    Pare che i due romanzi affrontino temi insostenibili,  come pedofilia e stupri sui bambini, violenza sugli animali e depravazioni sessuali sul modello di Henry Lee Lucas.

     
    Ultima modifica: 9/07/24 12:56 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 9/07/24 11:02
    Consigliere - 27368 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Nel film c'è anche un omaggio ad Arancia meccanica: quando il killer accoppa l'anziana signora, in sottofondo lo stesso motivo utilizzato da Kubrick nel suo capolavoro.

    Niente di più errato. McLean, nell'uccisione della signora anziana a fucilate, usa Caro nome dal Rigoletto di Verdi (cantata da Dame Nellie Melba).

    Quando mai Kubrick, in Arancia meccanica, mette Verdi?

    Il motivo che fa da sfondo quando Alex uccide la "signora dei gatti" temo sia la Gazza ladra di Rossini.