I mostri della città sommersa - Film (1966)

Siamo al cospetto di uomini pesce creati in laboratorio, con un intervento chirurgico che, visto il risultato, sembra più una vera e propria magia alla Harry Potter. I mostri, squamati e simili a quello della Laguna Nera, hanno un serio problema di strabismo (gli occhi sono palesemente storti), ma non ne risentono, nuotando, menando e sparando con una certa precisione. Il cattivo, invece, indossa occhialoni neri e manovra gli uomini pesce con un dispositivo con freccia da spostare su work, o su fight. Qui, se non altro, i due protagonisti non sono certo immuni da disgrazie. Monocorde ma vedibile.

Negli abissi più profondi c'è una cittadella dove uomini senza scrupolo "producono" mostri dalle sembianze ittiche pronti a invadere il mondo. Filmaccio tediosissimo con effetti ridicoli che non può proprio spaventare, si dimena come può fra attori giapponesi e americani con il risultato di stufare già da subito. Niente a che vedere, nemmeno lontanamente, con Il mostro della laguna nera.

Produzione nippo-americana totalmente priva di interesse. Un miscuglio di horror e fantascienza che non regala neanche un istante di tensione. La sceneggiatura è blanda e zeppa di cali di ritmo, che l'inesistente regia non riesce a sistemare. La recitazione è terribile e il doppiaggio italiano riesce nell'impresa di peggiorare la situazione. Gli effetti speciali sono ridicoli, anche per un film del 1966. Noiosissimo, si salva vagamente nel finale, quando ormai è troppo tardi.