Discussioni su The ward - Il reparto - Film (2010)

DISCUSSIONE GENERALE

25 post
  • Zender • 10/12/11 11:31
    Capo scrivano - 6 interventi
    Mah, su questo film si senton le opinioni più discordi. A me è parso un riciclaggio di vecchie idee con l'aggiunta stanca di elementi stilistici carpenteriani. Non che dica sia un brutto film, ma certo da Carpenter ci si aspetterebbe qualcosa di meglio. Per quanto mi riguarda l'ultima cosa davvero buona sua è l'episodio dei Masters serie 1.
  • Jofielias • 10/12/11 12:19
    Galoppino - 60 interventi
    Confermo l'impressione di Zender: un film molto molto stanco e poco ispirato.
    E aggiungo: purtroppo.
  • Buiomega71 • 10/12/11 12:55
    Consigliere - 26017 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah, su questo film si senton le opinioni più discordi. A me è parso un riciclaggio di vecchie idee con l'aggiunta stanca di elementi stilistici carpenteriani. Non che dica sia un brutto film, ma certo da Carpenter ci si aspetterebbe qualcosa di meglio. Per quanto mi riguarda l'ultima cosa davvero buona sua è l'episodio dei Masters serie 1.

    Non ho ancora visto The ward, ma io sono impazzito anche con Pro-life, episodio della seconda stagione dei Masters, anche se inferiore allo straordinario Cigarette burns.
    Ultima modifica: 10/12/11 12:56 da Buiomega71
  • Greymouser • 10/12/11 14:43
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Per me Ward è paragonabile al riarrangiamento di un vecchio brano fatto da un maestro della musica. La storia non si può apprezzare, tanta è la ntura derivativa ed abusata del soggetto. Ma la competenza registica di Carpenter mi ha incantato lo stesso, così come la sua capacità di infondere personalità e vigore ad una materia abbondantemente scaduta.
  • Rebis • 12/12/11 11:50
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Io non mi stancherò mai di ripetere quanto The Ward mi abbia soddisfatto :) Certo narrativamente è tutto stravisto, ma quale film horror ormai è davvero innovativo? Carpenter fra l'altro ha sempre lavorato con materiale di riciclo, il suo cinema è intimamente derivativo, classico, anche quando ha operato sintesi e riletture stupefacenti e ardite (Distretto 13, La cosa, 1997). Non è questo il caso, certo, ma ovviando alle aspettative che un suo nuovo film genera negli appassionati, ci si trova davanti a un film assolutamente godibile e funzionale, che non ha altra pretesa che fare il suo sporco lavoro da film horror...
    Ultima modifica: 16/12/14 11:38 da Rebis