La maschera di Frankenstein - Film (1957)

La maschera di Frankenstein
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The curse of Frankenstein
Anno: 1957
Genere: horror (colore)
Note: Seguito da "La vendetta di Frankenstein".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo classico che, rivisitato, aprirà la porta ai successi della Hammer (la nota casa di produzione inglese che fece dell'horror la sua bandiera), è il Frankenstein di Mary Shelley, già portato molto prima su grande schermo da James Whale e interpretato impeccabilmente da Boris Karloff. Per problemi di diritti la maschera celeberrima che costò ore e ore di sedute al trucco a Karloff non può essere la medesima e così Christopher Lee (che comparirà solo nell'ultima mezz'ora di film) ne propone un'altra decisamente di minore efficacia, per molti versi riconducibile a un ridicolo zombi...Leggi tutto punk, con la faccia sfigurata da chissà cosa e capelli attaccati alla bell'e meglio. Il problema vero del film di Terence Fisher, tuttavia, non è nemmeno questo; è che manca il respiro del classico di Whale: girato quasi completamente in interni, affidato al mestiere del bravo Peter Cushing (che nei panni di Victor Frankenstein calza a pennello), propone un soggetto striminzito che i dialoghi fluviali non fanno altro che appesantire ulteriormente. Manca del tutto l'atmosfera, sostituita da una messa in scena anonima e invalidata da una regia scolastica, incapace di imporre un ritmo accettabile a una storia che - per fortuna - ha il pregio di concludersi dopo un'ora e venti scarsa. Raccontata in un unico lungo flashback da un Barone Frankenstein che vediamo rinchiuso in cella, si concluderà originalmente e in maniera per nulla spettacolare. Memorabile il volo dal balcone interno della prima vittima.

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Lovejoy 13/12/07 14:42 - 1823 commenti

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La pellicola che aprì il grande ciclo della Hammer, nel maggio del 1957. Ottimamente scritta da James Sangsters e messa sapientemente in immagini dal grande Terence Fisher, la pellicola si avvale di bellissime scenografie e di un eccezionale protagonista, il sempre grandissimo Peter Cushing. Bella la colonna sonora di Bernard.
MEMORABILE: Tra le tante il trafugamento del corpo dal patibolo, Frankenstein che rinchiude la sua amante con il mostro, la lotta finale.

Ciavazzaro 8/03/08 14:24 - 4770 commenti

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Grande inizio di saga per la serie Hammer dedicata al barone von Frankenstein impersonato magistralmente dal bravissimo Peter Cushing. In questo caso forse solo Lee è un po' sprecato, mentre il resto del cast è davvero ottimo: la moglie Court, l'amante Gaunt, destinata a fare una brutta fine... In questo caso il barone è quasi più sadico dei capitoli successivi (tralasciando Distruggete Frankenstein). Ottimo.

Myvincent 11/08/10 09:04 - 3741 commenti

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Spostato il periodo storico, cambiata la maschera di Frankenstein, interpretata da Christopher Lee (Boris Karloff era legato alla Universal), il film si concentra sul personaggio del barone, più crudele e assassino che mai. Se solo quest'ultimo si fosse più abbandonato alle gioie del talamo, non si sarebbe meritato la forca, infelice e miscreduto. Nonostante tutto, il film appare didascalico e un po' pedante.

Puppigallo 6/02/11 09:04 - 5273 commenti

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Si tratta di una delle tante rivisitazioni di uno dei più famosi mostri apparsi sullo schermo. Non ci sono grandi novità, a parte l'infanzia del dottore, seguita passo dopo passo da un tutore, che diventerà il suo braccio destro quasi fino all'esperimento finale. Gli attori sono in parte, il ritmo è discreto e Lee mostrizzato fa la sua figura (ha già qualche problemino agli occhi e gli sparano pure in una cavità oculare). Invecchiato meno peggio di altre pellicole di quel lontano periodo, si lascia vedere senza troppi sbuffi. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Il mostro si libera regolarmente da lacci e catene; Il dottore, dopo aver dissotterrato Lee-mostro, lo appende nel laboratorio come un quarto di bue.

Trivex 6/02/11 19:35 - 1744 commenti

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Una buona versione della storia del povero mostro, vittima della pazzia del dottore, qui antipatico e cattivissimo. Ci sono scene violente, per l'epoca (la morte dell'uomo del cervello, volato dalle scale; la creatura appesa), con il sangue presente insieme alle parti anatomiche tanto cercate dal fanatico (le mani, gli occhi ed il cervello). Anche qui come nel censuratissimo Distruggete Frankenstein, il nobile invasato in amore è senza pietà e non risparmia la donna che gli si mette di traverso. La maschera del resuscitato non l'ho trovata poi così male.

Lupoprezzo 11/03/11 20:11 - 635 commenti

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Con questa pellicola la Hammer innaugura le rivisitazioni dei vecchi horror americani. Visto il soggetto l'impresa è ardua, ma il buon Terence Fisher tutto sommato fa un discreto lavoro. Buona l'interpretazione di Peter Cushing nel ruolo dell'implacabile barone Frankenstein, egregiamente supportato dal convincente Robert Urquhart. Purtroppo il ritmo è compassato e la Creatura impersonata da Christopher Lee non si può vedere. Peccato.

Von Leppe 26/07/12 19:39 - 1262 commenti

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Bisogna tornare al 1957 per poterlo giudicare e vederlo con gli occhi di chi ancora era rimasto ai film Universal. Sin dall'inizio si dimostra originale nel presentare il Dott. Frankenstein, che a differenza del buon Colin Clive si dimostra un genio senza scrupoli. La fotografia è colorata e cupa, con scenografie riuscite (anche il mostro ha un colorito spettrale), e non dimentichiamo che Lee lo interpretò prima di Dracula. Poi ci sono scene di sangue ammirevoli. Alcune soluzioni potevano essere migliori, ma è il primo classico horror della Hammer.
MEMORABILE: La prima apparizione del mostro che toglie la benda; Il mostro ucciso nel bosco.

John trent 1/03/14 20:44 - 326 commenti

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La Hammer inaugura la serie dedicata al barone Frankenstein, impersonificato da Peter Cushing, ma l'inizio non è propriamente folgorante (alcuni capitoli successivi saranno decisamente migliori). La sceneggiatura di Sangster è dignitosa ma il punto debole è proprio la creatura, il mostro: un Christopher Lee francamente un po' sprecato. I colori e le scenografie sono sempre favolosi ma, per dirla alla Morandi/Rugeri/Tozzi, si può dare di più...
MEMORABILE: L'arrivo della cugina Elisabeth che non vede l'ora di sposare il barone Victor e lo scambia con il suo aiutante...

Rambo90 12/02/15 16:22 - 7697 commenti

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Non vale il classico Universal ma è comunque una notevole versione della storia di Frankenstein. Qui l'attenzione si sposta più sul barone che sulla sua creatura: è lui il vero mostro, pazzo fino al punto di rendersi vero fautore delle uccisioni del suo pupillo. Immenso Cushing, in uno dei ruoli migliori e ottimo il make up applicato a Lee, che lo rende una creatura ancor più sofferente e patetica dell'originale. Da vedere.

Homesick 4/09/15 17:05 - 5737 commenti

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Il capitolo d'apertura della saga Frankenstein della Hammer poggia sulla semplicità della trama, incentrata sulla criminosa hybris del novello Prometeo, restituita in tutta la sua tracotante potenza dall'ottimo Cushing, al quale si contrappone il parimenti meritevole Urquart, prima coscienza inascoltata e poi nemesi del Barone. Coperto da un trucco rozzo ma verosimile, Lee tramuta la Creatura in puro istinto primordiale, recitando muto con solo sguardi e gestualità, in modo non dissimile dai suoi Dracula venturi.
MEMORABILE: Il recupero del cadavere dell'impiccato; la Creatura nel bosco; la servetta lasciata in balìa della Creatura.

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Rebis 16/03/16 13:16 - 2337 commenti

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Casa Hammer spalanca i battenti all'horror gotico-letterario con uno degli adattamenti più infedeli all'opera di Mary Shelley. Da questo oltraggio, Fisher trae grande slancio creativo: tra azzardi agli standard censori d'epoca, allusioni omoerotiche (l'adolescenza del mad doctor, la creazione senza donna - già in Whale) e un mostro che assurge a vittima di una scienza abnorme, dà direttive al cinema prometeico a venire fino almeno a Re Animator e Il giorno degli zombi. Ottimo Cushing che conferisce accenti sadiani al personaggio. Efficace Lee. D'impatto i cromatismi autunnali di Jack Asher.

Giùan 11/04/17 10:40 - 4559 commenti

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Ovvero come dalla "necessaria" infedeltà al romanzo della Shelley è nata la leggenda Hammer. Così, mentre lo script di Sangster vira in negativo le fondamenta del testo portato sullo schermo da Whale, la visionarietà cromatica di Fisher si incarica di conferire alla vicenda quel carattere di ribollente inquietudine funeraria che resterà un marchio di fabbrica. A tenere in piedi poi dei caratteri piuttosto "scolpiti" pensa la tridimensionalità espressiva del genio recitativo di Cushing, ben coadiuvato da Urquart. Aderente ma debole la "maschera" di Lee.

Il Dandi 23/04/17 20:02 - 1917 commenti

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Film di grande importanza storica (apripista del ciclo horror della Hammer, lanciò non solo i volti-simbolo dei due attori protagonisti, ma anche la moda del gotico a colori in tutta Europa), tuttavia assai meno interessante del successivo Dracula (che inaugurerà la serie parallela in cui Lee appare assai più incisivo). Coraggiosissimo comunque, sia nelle immagini esplicite (almeno per gli standard anni '50) sia nel discostarsi dalla trama originale, dipingendo come vero "mostro" il barone piuttosto che la sua creatura.
MEMORABILE: I bulbi oculari.

Rufus68 27/01/18 18:29 - 3842 commenti

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Una volta tanto, in tale saga, il contenuto si adegua al titolo: è il barone il protagonista, da moccioso a maturo scienziato-assassino. Un Frankenstein prometeico, deciso a tutto, totalmente assorbito dalla sua idea che, nel finale beffardo, si dissolve lasciandolo di fronte alla rovina. Bravo Cushing in un film peraltro verboso e senza grandi accelerazioni. Buona l'ambientazione, non malaccio il make up del mostro.

Anthonyvm 3/11/20 15:44 - 5686 commenti

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La Hammer fa proprio il mito di Frankenstein, discostandosi completamente dal romanzo della Shelley così come dal film di Whale. Il dottore di Cushing non è più un giovane incauto e tormentato ma un barone cattivo, adultero e omicida, un eroe negativo che si ama detestare. Il mostro di Lee, invece che emarginato e incompreso, si rivela una creatura deforme, feroce e incapace di ragionare, in un outfit che ricorda il Cesare di Caligari. Poche ciance e tanto divertimento, fra "scioccanti" (all'epoca) scene gore e perfidie assortite nell’eleganza cromatica tipica della casa inglese.
MEMORABILE: Le mani e gli occhi pronti per il trapianto; Il volto orripilante di Lee; La scena del vecchio cieco, assai diversa da quelle cui siamo abituati.

Rigoletto 25/03/22 20:25 - 1786 commenti

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Un bel film "di quelli di una volta". La Hammer ha abituato il pubblico a pellicole in cui contenuto e contenitore sono sempre curati, servandosi di registi affidabili e di attori monumentali. In questo caso chi tira le fila è Cushing, talmente bravo da primeggiare in qualunque ruolo, da buono o da cattivo. In più qui è accompagnato da un bravissimo Urquhart, che riesce talvolta a rubargli persino la scena. La storia è interessante e il rovesciamento della prospettiva rende il film interessante anche dopo oltre mezzo secolo.

Bullseye2 26/10/23 23:37 - 396 commenti

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Rivoluzionario, estremamente coraggioso per l'epoca, infedele all'originale di Shelley e distante dalla malinconia del classico Universal: l'horror UK targato Hammer nasce qui con un film dalle tonalità autunnali in cui il sangue, i dettagli orripilanti (mostrati in modo delicato, vista anche l'epoca) e l'erotismo fanno capolino. Tuttavia tali elementi restano solo come contorno; solidissimi sono invece il mestiere di Fisher e la bravura di Peter Cushing, il quale rende il celebre Barone il vero e proprio Mostro della storia, un individuo sadico e senza scrupoli. Un caposaldo.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 21/10/09 15:42
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Gualtiero De Angelis: Peter Cushing
    Maria Pia Di Meo: Hazel Court
    Enrico Maria Salerno : Robert Urquhart
    Micaela Giustiniani : Valerie Gaunt
    Gianfranco Bellini: Michael Mulcaster
  • Curiosità R.f.e. • 13/12/10 18:34
    Fotocopista - 826 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Scheda di doppiaggio:

    Gualtiero De Angelis: Peter Cushing
    Fiorella Betti: Hazel Court
    Nando Gazzolo: Robert Urquhart
    Dhia Cristiani: Valerie Gaunt
    Gianfranco Bellini: Michael Mulcaster


    Scusa Mauro, devo sempre correggerti... mi spiace. Ma Robert Urquhart è doppiato da Enrico Maria Salerno, non da Gazzolo, Hazel Court da Maria Pia Di Meo, non dalla Betti, Valerie Gaunt da Micaela Giustiniani e non dalla Cristiani. Eri un po' distratto, quel giorno lì...? Riascoltatelo, vedrai che ho ragione...
  • Curiosità Ciavazzaro • 14/12/10 20:31
    Scrivano - 5591 interventi
    Grazie delle correzioni,quel giorno si vede ero poco ispirato hehe.
    Comunque correggo !
  • Discussione Ciavazzaro • 2/02/11 20:36
    Scrivano - 5591 interventi
    La vecchia fantastika purtroppo è morta.
    Ma rinata dalle sue ceneri ecco qui il nuovo link:
    http://www.videoset.eu/

    Presto torneranno i film (ma per il momento solo quelli senza diritti cinematografici),Giovedi in prima serata sarà trasmesso La maschera di frankenstein alle 21:00
  • Discussione Trivex • 2/02/11 20:37
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Speriamo!
    Comunque domani me lo guardo con vero piacere!
  • Discussione Ciavazzaro • 2/02/11 20:41
    Scrivano - 5591 interventi
    Si,in caso di cambiamenti naturalmente avviserò !
  • Discussione Ciavazzaro • 4/02/11 21:08
    Scrivano - 5591 interventi
    Fantastika è tornata a funzionare (sezione on-demand compresa)

    http://fantastikatv.tk/
  • Homevideo Digital • 19/10/13 09:26
    Portaborse - 3994 interventi
    Dvd della Sinister disponibile dal 18/12/2013!!
  • Homevideo Darkknight • 2/11/13 15:24
    Magazziniere - 154 interventi
    Mio!!!
  • Homevideo Xtron • 3/01/14 17:39
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd SINISTER

    Audio italiano-inglese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.66:1 anamorfico
    Durata 1h19m48s
    Extra Trailer, presentazione di Luigi Cozzi, Filmato "The curse of Frankenstein" sott. in italiano

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 45:38)

    Ultima modifica: 3/01/14 17:55 da Zender