Su DiCaprio sono totalmente d'accordo, merita il premio che io gli avrei comunque dato per il film di Scorsese; anche Hardy è bravissimo ed è candidato come non protagonista per cui l'Oscar potrebbero vincerlo entrambi. Come scrivevo prima, la durata non mi è assolutamente parsa eccessiva, anzi mi sembra che visto il tema del film fosse addirittura necessario un film più lungo della media....
Tutto vero, ma temo non vincerà neanche questa volta. L'Academy non ama essere presa di petto. Inoltre le prove precedenti di DiCaprio secondo me sono state superiori a questa, che si fa notare soprattutto per il tour de force fisico, mentre, per dire, in Wolf of Wall Street aveva dimostrato maggiore finezza psicologica. Chiaro, il limite in questo caso non è in DiCaprio che è eccellente, ma nel personaggio che interpreta.
Anche io glielo avrei già dato per altre prove dove il suo ruolo era pefettamente cucito addosso, da The Wolf of WS (senza dimenticare la mano di Scorsese gli ottimi comprimari) al Grande Gatsby dove veramente l'essenza del film è lui. E si potrebbe continuare.
In Revenant il ruolo che lui svolge con bravura (anche perchè gli hai tolto parola e charme) non lo identifico completamente con LdC, nel senso che poteva essere svolto anche da altri (non so poi con quali risultati).
Che l'Academy possa prenderlo di petto e che il troppo "sponsorizzarlo" sia controproducente è verissimo Rebis. Però stavolta una vocina mi dice che glielo danno.
Zender ebbe a dire: Inquietante parallelo del film con topoi tarkovskiani (riciclaggio?)
Stupendo. Inarritu ha citato pedissequamente Tarkovsky riuscendo alla stesso tempo a portare le immagini su un altro livello di rappresentazione. Questo giustifica meglio il vs che molta critica sta facendo con il film di Tarantino, altro film che vive di riproduzione di stilemi altrui.
Stupendo. Inarritu ha citato pedissequamente Tarkovsky riuscendo alla stesso tempo a portare le immagini su un altro livello di rappresentazione. Questo giustifica meglio il vs che molta critica sta facendo con il film di Tarantino, altro film che vive di riproduzione di stilemi altrui.
Vero, però mi pare che Tarantino lo faccia scopertamente, come "tecnica" (il pulp è rielaborazione, in fondo), Inarritu molto meno perché ha altro tipo di ambizioni.
Tarantino eleva modelli "bassi", Inarritu abbassa (o al massimo parifica direi) modelli "alti" (visivamente parlando, almeno).
Si, verissimo, è quello che accade in Revenant, svuota i modelli alti portandoli ad un livello puramente emozionale, epidermico... il contrario di quello che ha fatto al suo esordio, con Amoresperros, dove ha portato il pulp ad un livello esistenziale... ma anche Tarantino ha alzato il tiro ultimamente, introducendo elementi politici nei suoi film.
Zender • 5/02/16 14:13 Capo scrivano - 49353 interventi
Sì, indubbio. Volevo solo dire che rispeto a Revenant, Tarantino gioca più a carte scoperte, da sempre.
Zender, in effetti ho sbagliato. Non si tratta certo di un sequel quanto, piuttosto, di un remake (entrambi i film si basano sulla stessa storia, vera). Comunque la nota mette le cose a posto.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/02/16
Siregon
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Azel, Yamagong