Harrys • 24/02/10 15:15
Fotocopista - 649 interventi Zender ebbe a dire:
Tuttavia è proprio la ripresa "in soggettiva" a creare un genere bello chiaro, secondo me.
Dipende cosa intendi per genere, Zender. Inteso "come tradizione vuole", non credo che uno stile registico, per quanto innovativo, possa determinare il concepimento di un vero e proprio genere... Quello si chiama semplicemente estro creativo, per l'appunto prerogativa del regista di turno. Al contrario, trovo che sia di natura estremamente differente il "falso documentario": oltre che uno stile, questo nuovo (ma non troppo) genere presuppone anche "l'impiego" di una struttura ben definita, struttura che rappresenta il fulcro dell'identificazione di un genere (che spesso concilia generi preesistenti). Guarda caso, difatti, questa tipologia di film (Borat, District 9, Zelig...) viene già ampiamente "raccolta" in quel che viene chiamato mockumentary. Al contrario, quest'altre pellicole, definibili finto-amatoriali (Cloverfield, BWP, Paranormal Activity...), non sono state, e non possono rientrare, in una definita prospettiva di gender; semmai possono rappresentare, e far parte, di quel che possiamo definire un "filone". E non è propriamente la stessa cosa. Mi rendo anche conto che, effettivamente, molto spesso il confine tra mockumentary e "falso-amatoriale" è piuttosto labile. Non escludo aprioristicamente, infatti, che possano collidere (citavate Il Quarto Tipo per esempio, che io ancora devo vedere).
Brainiac
Ale56, Metuant
Undying