Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su L'estate addosso - Film (2016) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

29 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Zender • 19/09/16 17:45
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Scusa Josephtura, scrivi:

    Film che non può essere catalogato altro che come "commerciale": praticamente 90 minuti di slogan pubblicitari. Un film inesistente, un elenco di situazioni fasulle come la lingua inglese parlata dai protagonisti di Los Angeles: un inglese "Oxford" che fa del film un'ottima occasione per il ripasso della lingua. Peccato per i sottotitoli in traduzione.

    I protagonisti stan tutti a San Francisco, non a Los Angeles, mi pare...

    Cosa intendi con 90 minuti di slogan pubblicitari?
  • Ruber • 19/09/16 19:50
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Mi sorprendo non poco del giudizio del Marcel, dare tre pallini ad un opera cosi scadente, lascia stupiti anche quelli che come me concordano il più delle volte con i suoi giudizi. Mi sa che che a Cà Davinotti il vino abbonda..., fortunatamente ci siamo noi popolo ad aggiustare il giudizio, infatti mi sa che becca poco dai primi giudizi autenticati.
    Ultima modifica: 19/09/16 19:51 da Ruber
  • Zender • 20/09/16 09:50
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Se è chiamato il correggibile ci sarà un perché :) Quanto allo scadente non so a cosa ti riferisci in particolar modo. In ogni caso tre pallini è semplicemente un buon film, niente di così eclatante.
  • Ruber • 20/09/16 12:08
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Se è chiamato il correggibile ci sarà un perché :) Quanto allo scadente non so a cosa ti riferisci in particolar modo. In ogni caso tre pallini è semplicemente un buon film, niente di così eclatante.

    Alla faccia gli dà tre pallini! ma questo nè meriterebbe zero, nel vero senso della parola e un film terribile. E vero che sono correggibili e menomale :)
  • Josephtura • 20/09/16 14:10
    Galoppino - 2 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Scusa Josephtura, scrivi:

    Film che non può essere catalogato altro che come "commerciale": praticamente 90 minuti di slogan pubblicitari. Un film inesistente, un elenco di situazioni fasulle come la lingua inglese parlata dai protagonisti di Los Angeles: un inglese "Oxford" che fa del film un'ottima occasione per il ripasso della lingua. Peccato per i sottotitoli in traduzione.

    I protagonisti stan tutti a San Francisco, non a Los Angeles, mi pare...

    Cosa intendi con 90 minuti di slogan pubblicitari?


    Ciao,
    intendo con luoghi comuni,
    immagini, pensate, direi, per rappresentare un prodotto, che poi viene omesso.
    Tutto è in qualche modo stereotipato, come l'inglese.
    In questo senso intendevo slogan pubblicitari, forse era meglio scrivere con sambientazioni da slogan pubblicitari.
  • Zender • 20/09/16 16:24
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Ok Ruber, devo ancora capire se l'hai visto ma fa niente. Ho preso fatalità lunedì filmtv e non direi che l'han massacrato, Mymovies gli dà duemmezzo, il nostro Markus idem; forse saran tutti pagati... Come che sia ognuno la pensa come vuole, come sempre e se il Marcel gli avesse dato anche 5 affari suoi. Se dovessimo stare a preoccuparci perché a uno è piaciuto e all'altro no...


    Ok, ho capito Josephtura, grazie della risposta. Forse è meglio aggiungere quello che hai detto se no pare sia fatto di pubblicità ovunque e non mi pare sia così. Mi incuriosisce la storia dell'inglese: in che senso stereotipato? A me sembrava ben parlato, semplicemente.
    Poi volevo capire la cosa di Los Angeles: dove l'hai vista Los Angeles? loro vengono da Los Angeles forse? Io ricordo solo San Francisco, New Orleans e Cuba...
  • Ruber • 20/09/16 18:25
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok Ruber, devo ancora capire se l'hai visto ma fa niente. Ho preso fatalità lunedì filmtv e non direi che l'han massacrato, Mymovies gli dà duemmezzo, il nostro Markus idem; forse saran tutti pagati... Come che sia ognuno la pensa come vuole, come sempre e se il Marcel gli avesse dato anche 5 affari suoi. Se dovessimo stare a preoccuparci perché a uno è piaciuto e all'altro no...

    Ma che c'entrsa il pagare o meno? I giudizi son giudizi. Inanzitutto il giudizio di Markus noe ancora visionabile quindi enssuno puo ancora leggerlo a parte te, per capire su quali basi abbia dato 2.5, che anche se fosse sarebbe sempre meno del Marcel, che gli da tre pallini quindi lo giudica "un buon film", i commenti fin ora qui visionabili gli danno entrambi 1.5 direi che sta verso il mediocre e la vaccata. Ma al di la di questo, vorrei sapere perchè il Marcel che con Muccino sr non e mai andato molto d'accordo ora gli da tre a codesta pellicola? Va bene che se uno ha fatto per gran parte vaccate nella sua carriera (oltre il bell'esordio con il fratello, e in parte "La ricerca della felicità") non e detto che faccia tutto male nella sua filmografia, ma gran parte delle sue opere le giudico tra il mediocre e l'appena sufficiente.
  • Gugly • 20/09/16 18:28
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Scusa Ruber, ok la critica, vaccata mi sembra un termine un po' forte...
  • Zender • 20/09/16 18:49
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Scusa Ruber, se vuoi sapere perché il Marcel gli ha dato 3 non hai che da leggere il papiro, mi pare. Non è manco scritto a mano... Copio a caso tra le righe:

    Naturalmente non mancano quelle frasi da Baci Perugina che la critica si affretterà a stigmatizzare, quel ricorso a un'estetica tipicamente mucciniana da Cuore di panna che disgusterà molti, ma dietro a tutto c'è anche un bel talento nel disegno dei personaggi, nella scelta delle facce giuste e nel saperle riprendere, nel saper comunicare l'ingenua sincerità che traspare negli occhi dei due giovani italiani

    Poi una cosa: il Marcel è sempre stato uno che non è mai andato "a regista" ma a film. Vale a dire che un buon regista può fare un brutto film e viceversa. Si tratta di azzeccare determinate cose. Peraltro non ho capito se il film l'hai visto o no... Siccome mi pare di no aspetta almeno a vederlo, prima di dare dell'ubriacone al povero Marcel. Poi ti farà schifo, benissimo, non c'è problema. Lo scriverai, se ne avrai voglia, e nessuno si stupirà.
  • Ruber • 21/09/16 00:12
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Scusa Ruber, se vuoi sapere perché il Marcel gli ha dato 3 non hai che da leggere il papiro, mi pare. Non è manco scritto a mano... Copio a caso tra le righe:

    Naturalmente non mancano quelle frasi da Baci Perugina che la critica si affretterà a stigmatizzare, quel ricorso a un'estetica tipicamente mucciniana da Cuore di panna che disgusterà molti, ma dietro a tutto c'è anche un bel talento nel disegno dei personaggi, nella scelta delle facce giuste e nel saperle riprendere, nel saper comunicare l'ingenua sincerità che traspare negli occhi dei due giovani italiani

    Poi una cosa: il Marcel è sempre stato uno che non è mai andato "a regista" ma a film. Vale a dire che un buon regista può fare un brutto film e viceversa. Si tratta di azzeccare determinate cose. Peraltro non ho capito se il film l'hai visto o no... Siccome mi pare di no aspetta almeno a vederlo, prima di dare dell'ubriacone al povero Marcel. Poi ti farà schifo, benissimo, non c'è problema. Lo scriverai, se ne avrai voglia, e nessuno si stupirà.


    Il film sono stato "costretto" a vederlo causa amico rimpiballe con Muccino&C, ma dopo i primi dicei minuti volevo andar via e lasciarlo tra i suoi fumi Muccinosi :) a stento e con molta fantasia (con un occho alla scher o e l'altro sull 'ipad o meglio sul forum ;) il bello e che almeno non ho scucuto un euro per tale squattrinata pellicola, visto che aveva un biglietto omaggio per via di un concorso vinto. All'uscita volevo gridare come Maciste quando si ibera dalle catene e correre per le vie della città volteggiando su me stesso :).

    Tornando a noi, ho letto ben due e dico 2 volte il commento del Marcel e proprio perchè l'ho letto due volte non capisco tale concetto da te scritto poco sopra:ma dietro a tutto c'è anche un bel talento nel disegno dei personaggi, nella scelta delle facce giuste e nel saperle riprendere, nel saper comunicare l'ingenua sincerità che traspare negli occhi dei due giovani italiani. Spero ora in un tuo commento, per verificare se sia uguale o meno a quello del Marcel, che credo a mio giudizio abbia questa volta toppato di brutto.

    Gugly il termine vaccata non l'ho messo io come termine per giudicare un film ma proprio il buon Zender per definire un film al di sotto di qualsiasi lucida ragione per cui esso sia stato concepito :))
    Ultima modifica: 21/09/16 00:15 da Ruber
  • Zender • 21/09/16 07:57
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Ruber, cosa c'è da capire? Significa che i personaggi a parere del Marcel son disegnati bene, hanno una bella profondità, hanno le facce giuste, sono ben ripresi e comunicano l'ingenura sincerità dei personaggi che rappresentano. Non sei d'accordo? Benissimo. Per te ha toppato? Non sarà certo la prima volta e chissà quante altre ne verranno, ma non mi pare così complesso da capire il tutto...

    Sì, il termine vaccata è scritto solo nella legenda del voto ed è da intendersi in modo scherzoso (anche perché associato all'aggettivo "inaccettabile") come tutte le legende di quel tipo. Estrapolato da lì per carità, si può fare, però è meglio evitare.
    Ultima modifica: 21/09/16 08:01 da Zender
  • Markus • 21/09/16 13:02
    Scrivano - 4772 interventi
    Pur con i limiti che posso avere nel conoscere e capire i diciottenni di oggi (non li frequento, non ho figli e, ahimè, non mi capita mai di parlarci) devo dire che il film di Gabriele Muccino, a naso, ha colto il segno ed ha mostrato degli aspetti realistici e senza troppi cliché (mi spiace per il buon Hackett che sostiene il contrario). Alcune caratteristiche mi hanno portato indietro nel tempo e le ho anche provate. Muccino, a torto o a ragione, paga un certo prezzo del pregiudizio. Andiamo oltre (io l'ho fatto!).
    Voto by Markus: ** 1/2
  • Josephtura • 21/09/16 14:14
    Galoppino - 2 interventi
    Per quanto riguarda l'inglese
    il senso è questo:
    viene parlata una lingua inesistente.
    Un mio amico inglese mi ha confessato che lo scorso anno era a New York e ha fatto fatica a capirsi con gli americani.
    Ci sono espressioni slang, che sono completamente diverse tra la costa est e ovest.
    Invece qui, nel film, tutti hanno la stessa lingua, lo stesso accento.
    Uno viene dall'Oklaoma, l'altro dalla Luisiana ma parlano lo stesso inglese di due pischelli che l'hanno studiato al liceo...

    Come in Indipendece day 1, quando mettono un dischetto "terrestre" nel computer alieno.
    Ma se io non riesco a leggere una chiave USB da un pc con un'altro!!

    E' tutto senza senso: a un certo punto l'italiano protagonista ha una Tshirt dei Grateful dead, così perchè sono l'abc della psicadelia a San Francisco, ma non ha senso, nella storia, come se ne avesse indossata nazista, è avulsa da tutto.

    ancora, per darti l'esempio di queste vicende schizzofreniche: partono dall'italia e tralasciamo il modo, ma sull'aereo lui accusa lei di essere come tutte le altre amiche, fatte con lo stampino. Poi però si scopre - 2 battute dopo - che è omofoba, sessualmente repressa... - ma non era fatta con lo stampino?

    E' un film, drammaticamente e involontariamente, immagine dei tempi moderni in cui tutto va bene, senza pensare alla sua storia.
    Il protagonista muore, puoi torna, cambia, senza spiegazioni, ma tutto va bene perchè ogni scena sembra che abbia fatto un "riavvio" della vicenda.

    Zender ebbe a dire:
    Ok Ruber, devo ancora capire se l'hai visto ma fa niente. Ho preso fatalità lunedì filmtv e non direi che l'han massacrato, Mymovies gli dà duemmezzo, il nostro Markus idem; forse saran tutti pagati... Come che sia ognuno la pensa come vuole, come sempre e se il Marcel gli avesse dato anche 5 affari suoi. Se dovessimo stare a preoccuparci perché a uno è piaciuto e all'altro no...


    Ok, ho capito Josephtura, grazie della risposta. Forse è meglio aggiungere quello che hai detto se no pare sia fatto di pubblicità ovunque e non mi pare sia così. Mi incuriosisce la storia dell'inglese: in che senso stereotipato? A me sembrava ben parlato, semplicemente.
    Poi volevo capire la cosa di Los Angeles: dove l'hai vista Los Angeles? loro vengono da Los Angeles forse? Io ricordo solo San Francisco, New Orleans e Cuba...
  • Ruber • 21/09/16 14:16
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Pur con i limiti che posso avere nel conoscere e capire i diciottenni di oggi (non li frequento, non ho figli e, ahimè, non mi capita mai di parlarci) devo dire che il film di Gabriele Muccino, a naso, ha colto il segno ed ha mostrato degli aspetti realistici e senza troppi cliché (mi spiace per il buon Hackett che sostiene il contrario). Alcune caratteristiche mi hanno portato indietro nel tempo e le ho anche provate. Muccino, a torto o a ragione, paga un certo prezzo del pregiudizio. Andiamo oltre (io l'ho fatto!).
    Voto by Markus: ** 1/2


    Caro Markus lo sai quanto ti voglio bene, e proprio per questo ti dico che i tempi dei miei tuoi giovanilistici anni '70/80 sono finiti da tempo ahimè, Muccino ha fatto uno dei migliori esordi come regista che ricordi con l'ottimo "Come te nessuno mai" veramente ben scritto, diretto e con un cast con un allora giovane e che sembrava anche capace fratello minore, poi si è cominciato a perdere in regie e sceneggiature scialbe senza senso, e rinvenuto un pò solo grazie a Smith con "La ricerca della felicità" dove però soggetto e sceneggiatura non sono suoi.

    Questo suo ennesimo teen movie non e niente altro che cercare di rinverdire gli ormai offuscati tempi del suo esordio, non capendo che ormai quel tipo di cinema e talmente inflazionato sopratutto dalle pellicole d'oltreoceano che qualsiasi cosa si scriva abbia già l'aria del già visto.
  • Markus • 21/09/16 15:28
    Scrivano - 4772 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Pur con i limiti che posso avere nel conoscere e capire i diciottenni di oggi (non li frequento, non ho figli e, ahimè, non mi capita mai di parlarci) devo dire che il film di Gabriele Muccino, a naso, ha colto il segno ed ha mostrato degli aspetti realistici e senza troppi cliché (mi spiace per il buon Hackett che sostiene il contrario). Alcune caratteristiche mi hanno portato indietro nel tempo e le ho anche provate. Muccino, a torto o a ragione, paga un certo prezzo del pregiudizio. Andiamo oltre (io l'ho fatto!).
    Voto by Markus: ** 1/2


    Caro Markus lo sai quanto ti voglio bene, e proprio per questo ti dico che i tempi dei miei tuoi giovanilistici anni '70/80 sono finiti da tempo ahimè, Muccino ha fatto uno dei migliori esordi come regista che ricordi con l'ottimo "Come te nessuno mai" veramente ben scritto, diretto e con un cast con un allora giovane e che sembrava anche capace fratello minore, poi si è cominciato a perdere in regie e sceneggiature scialbe senza senso, e rinvenuto un pò solo grazie a Smith con "La ricerca della felicità" dove però soggetto e sceneggiatura non sono suoi.

    Questo suo ennesimo teen movie non e niente altro che cercare di rinverdire gli ormai offuscati tempi del suo esordio, non capendo che ormai quel tipo di cinema e talmente inflazionato sopratutto dalle pellicole d'oltreoceano che qualsiasi cosa si scriva abbia già l'aria del già visto.


    Ammetto che questo è il primo film di Gabriele Muccino che vedo, quindi non ho la tua conoscenza (mi pare che tu più o meno lo segua dall'inizio); a mia "discolpa" ti dico che io non giudico mai i film per il regista ma per la singola opera, senza farmi influenzare né in forma negativa né positiva. Ci sono casi dello stesso regista a cui ho dato oltre quattro palle per un suo film e una secca senza pietà alcuna per un altro. Questo per dirti che il mio giudizio su "L'estate addosso" (che si avvicina a quello di Zender) è onesto. Il disegno dei personaggi mi pare piuttosto fedele a una certa realtà. Ovviamente io ho vissuto la giovinezza a cavallo tra gli anni '80 e '90, quindi ahimè un'altra epoca.
  • Zender • 21/09/16 17:32
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Ok Jospephtura, alla terza volta che te lo chiedo e non mi rispondi su Los Angeles cambio il commento e scrivo San Francisco immaginando che tu volessi scriver quello.

    Per l'inglese francamente non vedo perché ognuno debba parlare in modo diverso. In Italia da Napoli alla Val d'Aosta ci si capisce, se si parla italiano, così come si può capire chi viene da fuori e parla un italiano corretto.

    Non capisco perché un ragazzo non possa avere la maglietta dei Grateful Dead, anche solo per averla comprata perché gli piaceva il disegno, il logo o che so io. Io vedo in giro gente con le maglie più assurde, gente che le mette perché vuol fare il figo e fingere di conoscere un certo gruppo.

    Comunque ok, mi hai chiarito la tua posizione. Bene così.

    Il fatto che fosse omofoba mi pare che lo scopra dopo, direi, tanto che forse anche proprio perché diversa da come pensava fosse se ne innamora. Oltretutto si sa che a quell'età i ragazzi per atteggiamento tendono a generalizzare facilmente.
    Ultima modifica: 21/09/16 18:57 da Zender
  • Ruber • 21/09/16 17:45
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Pur con i limiti che posso avere nel conoscere e capire i diciottenni di oggi (non li frequento, non ho figli e, ahimè, non mi capita mai di parlarci) devo dire che il film di Gabriele Muccino, a naso, ha colto il segno ed ha mostrato degli aspetti realistici e senza troppi cliché (mi spiace per il buon Hackett che sostiene il contrario). Alcune caratteristiche mi hanno portato indietro nel tempo e le ho anche provate. Muccino, a torto o a ragione, paga un certo prezzo del pregiudizio. Andiamo oltre (io l'ho fatto!).
    Voto by Markus: ** 1/2


    Caro Markus lo sai quanto ti voglio bene, e proprio per questo ti dico che i tempi dei miei tuoi giovanilistici anni '70/80 sono finiti da tempo ahimè, Muccino ha fatto uno dei migliori esordi come regista che ricordi con l'ottimo "Come te nessuno mai" veramente ben scritto, diretto e con un cast con un allora giovane e che sembrava anche capace fratello minore, poi si è cominciato a perdere in regie e sceneggiature scialbe senza senso, e rinvenuto un pò solo grazie a Smith con "La ricerca della felicità" dove però soggetto e sceneggiatura non sono suoi.

    Questo suo ennesimo teen movie non e niente altro che cercare di rinverdire gli ormai offuscati tempi del suo esordio, non capendo che ormai quel tipo di cinema e talmente inflazionato sopratutto dalle pellicole d'oltreoceano che qualsiasi cosa si scriva abbia già l'aria del già visto.


    Ammetto che questo è il primo film di Gabriele Muccino che vedo, quindi non ho la tua conoscenza (mi pare che tu più o meno lo segua dall'inizio); a mia "discolpa" ti dico che io non giudico mai i film per il regista ma per la singola opera, senza farmi influenzare né in forma negativa né positiva. Ci sono casi dello stesso regista a cui ho dato oltre quattro palle per un suo film e una secca senza pietà alcuna per un altro. Questo per dirti che il mio giudizio su "L'estate addosso" (che si avvicina a quello di Zender) è onesto. Il disegno dei personaggi mi pare piuttosto fedele a una certa realtà. Ovviamente io ho vissuto la giovinezza a cavallo tra gli anni '80 e '90, quindi ahimè un'altra epoca.


    No no io Muccino non lo amo, e non lo seguo, ne dall'inzio ne dalla fine, era solo che ti facevo una rapida carrellata di quella che era stata la sua filmografia fin qui. Io oltre al primo ho visto quello con Smith e L'ultimo bacio.
  • Capannelle • 26/09/16 21:54
    Scrivano - 3977 interventi
    In attesa di vedere questo devo dire che Muccino sa fare bei pezzi (da L'ultimo bacio alla Ricerca della felicità) ma anche cose imbarazzanti (ho visto Padri e Figlie, ho letto di quello successivo).

    A prescindere da come la si pensi, a prescindere da come uno affronti i suoi film (di pregiudizi ce ne sono..) devo però dire che ammiro qualsiasi regista italiano provi l'avventura di lavorare all'estero: da Garrone e Sorrentino ai vari Faenza, Costanzo o altri come Chiarini, Cremonini, Minervini, Pasolini, Pallaoro che leggo raccolgono lodi per i loro esordi esteri.

    Ripeto Muccino ha fatto film scadenti ma ha anche diretto attori come Smith Crowe Harrelson Thurman Butler e Jane Fonda. Il che comporta anche dei rischi per il regista.
    Ultima modifica: 4/10/16 17:02 da Capannelle
  • Zender • 27/09/16 07:41
    Capo scrivano - 49206 interventi
    Sì, è vero, concordo. Non è certo facile per un italiano trovare la via dell'America, in special modo. Ce l'han fatta davvero in pochi, rispetto al parco registi buoni, anche buonissimi che il nostro paese ha offerto.
  • Redeyes • 6/02/17 07:54
    Segretario - 966 interventi
    Josephtura ebbe a dire:
    Per quanto riguarda l'inglese
    il senso è questo:
    viene parlata una lingua inesistente.
    Un mio amico inglese mi ha confessato che lo scorso anno era a New York e ha fatto fatica a capirsi con gli americani.
    Ci sono espressioni slang, che sono completamente diverse tra la costa est e ovest.
    Invece qui, nel film, tutti hanno la stessa lingua, lo stesso accento.
    Uno viene dall'Oklaoma, l'altro dalla Luisiana ma parlano lo stesso inglese di due pischelli che l'hanno studiato al liceo...


    Onestamente trovo pesante la scelta di recitare qran parte della pellicola in "inglese".
    Gravosa perché fatta di una lingua completamente inesistente, e mi stupisce pensare che un regista che, nel bene e nel male, abbia raggiunto una dimensione internazionale non possa non trovare improponibile tale scelta.