Discussioni su Irreversible - Film (2002) | Pagina 3

DISCUSSIONE GENERALE

89 post
  • Buiomega71 • 3/09/12 11:28
    Consigliere - 26031 interventi
    Anch'io non ho ancora visto A Serbian film (ma ho il dvd inglese della Revolver).

    Sinceramente, a volte, l'estremo a tutti i costi mi annoia, e scade nel grottesco e nel ridicolo involontario (non so se è il caso del film serbo in questione).

    A volte basta davvero poco per essere davvero estremi e disturbanti.

    Esempio Claude Miller con Guardato a vista, che con raffinatezza e pudore (senza urlare o sbragare) mostra i cadaverini delle bambine vittime del mostro...E quei flash non te li togli più dalla testa.
    Ultima modifica: 3/09/12 11:30 da Buiomega71
  • Rebis • 3/09/12 11:34
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    E' che in me si cela un'anima candida, facilmente suscettibile alla violenza :)

    Scherzi a parte, direi di sì, non amo la rappresentazione della violenza a fini esplicitamente provocatori: in generale mi sembra una chiave troppo facile e scontata, ma poi dipende sempre dai singoli casi. Per dire, anche Salò (che comunque dovrò sforzarmi di rivedere) è al limite dell'ovvio, non fosse che lì si avverte un turbamento autoriale che ha il sopravvento su quanto le immagini esplicitano. Funny Games è un film ultraviolento che riesce a non mostrare niente, e infatti è magistrale.

    Paradossalmente mi è più facile digerire la violenza quando è fine a se stessa, come nella stragrande maggioranza del cinema horror. Comunque, vi farò sapere gli esiti...
  • Buiomega71 • 3/09/12 11:40
    Consigliere - 26031 interventi
    Ti straquoto, Rebis. Ne parlavo giusto con Pigro al raduno davinottico romano. E il contesto che disturba (non ha caso una delle scene che più mi ha turbato in Salò e il pianto di Renata Moar per la morte della madre, e i signorotti che la scherniscono), più che la rappresentazione dell'estremo fine a se stesso.
    Ultima modifica: 3/09/12 11:45 da Buiomega71
  • Brainiac • 3/09/12 12:28
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    tenete ragione,
    la parte che più mi ha inquietato nel Serbiano è tutta quella pre-violenze, l'avvicinamento dell'organizzazione al protagonista, quando ancora non si capisce a cosa vada incontro l'ex pornodivo.
  • Schramm • 3/09/12 13:24
    Scrivano - 7694 interventi
    plus, penso che affrontarlo conoscendone bene la sinossi (che pure, a uno sguardo virgineo, è intercettabile dai primi 5 minuti) e il perché sia stato oggetto di clamori e indignazioni sia un po' come tagliarsi le vene con un cotton-fioc...non so se è il caso di Rebis, certo è che piaccia o non piaccia non se ne esce proprio pimpanti come Heidi...
  • Gestarsh99 • 3/09/12 13:30
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Nel mentre scopro che anche il sommo Marcel ha visto il film serbo senza troppo gradire... Sempre più curioso a questo punto.

    Gest, farò ammenda del tuo consiglio, ma considera che sto già andando verso A serbian film con il freno a mano tirato... e non sono certo un patito dell'ultra violenza :)



    Ragà, ma perchè non vi fidate mai di me...
    Al centro di The life and death of a porno gang non c'è mera e semplice ultraviuleeenza, c'è tutta una filosofia kusturiciana deviata nei binari morti dell'autodistruzione.

    Adesso vado a piangere nel mio cantoncino :(
  • Schramm • 3/09/12 14:05
    Scrivano - 7694 interventi
    ...se può idratarti un par di lagrime, a me piacque assai, lo ricordo di gran lunga più sottile allegoricamente parlando, mi sembrò quasi un joint-a-deux tra Kusturica e certo Makavejev.
    Ultima modifica: 3/09/12 14:05 da Schramm
  • Schramm • 20/10/14 23:47
    Scrivano - 7694 interventi
    finalmente rivistolo in lingua dopo la prima visione in sala all'epoca. se la prima volta mi piacque senza entuasiasmarmi, questa seconda volta mi ha proprio entusiasmato. diciamo che mi trovo in linea con la sintesi che ne ha fatto buio, ma senza le riserve tecniche.

    e ora per la gioia di rebis lo quadripallo e mi sparo anche i numerosi extra!!
  • Herrkinski • 21/10/14 02:57
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    finalmente rivistolo in lingua dopo la prima visione in sala all'epoca. se la prima volta mi piacque senza entuasiasmarmi, questa seconda volta mi ha proprio entusiasmato. diciamo che mi trovo in linea con la sintesi che ne ha fatto buio, ma senza le riserve tecniche.

    e ora per la gioia di rebis lo quadripallo e mi sparo anche i numerosi extra!!

    Pure io visto in sala all'epoca e lo odiai. Alla luce della visione successiva delle opere precedenti di Noé, Seul Contre Tous e Carne, a mio avviso straordinarie, lo odierei ancor di più. Tuttavia dovrò rivederlo per l'ennesima volta nella disperata ricerca di quel genio del nichilismo che ha partorito uno dei miei film preferiti di una vita. In primis, senza la Bellucci forse farei meno fatica, mi fa l'effetto di Asia Argento..
  • Rebis • 21/10/14 11:02
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    finalmente rivistolo in lingua dopo la prima visione in sala all'epoca. se la prima volta mi piacque senza entuasiasmarmi, questa seconda volta mi ha proprio entusiasmato. diciamo che mi trovo in linea con la sintesi che ne ha fatto buio, ma senza le riserve tecniche.

    e ora per la gioia di rebis lo quadripallo e mi sparo anche i numerosi extra!!


    Direi per la gioia di oltre la metà degli utenti :) una quadripalla simbolica mi sembra perfetta comunque, certo cinema ha talmente scocciato che ormai si può solo parlare di palle, e moltiplicarle ad libitum...
  • Mickes2 • 21/10/14 11:28
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    a mio modesto parere 4 palle sono esagerate, ad ogni modo mi infilo anch'io fra gli estimatori "neutrali" della pellicola.

    colgo anche l'occasione per segnalare un errore nei nomi degli attori, a Nahon manca la n finale.
  • Schramm • 21/10/14 11:44
    Scrivano - 7694 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    In primis, senza la Bellucci forse farei meno fatica, mi fa l'effetto di Asia Argento..

    tra l'altro non capisco tutto questo astio verso la bellucci. non generale, ma in merito a questo film. non che attorialmente sbanchi (in originale è comunque interessante la commistione di italiano, francese e inglese), ma non mi sembra nemmeno così sciaquetta e contro ogni logica attoriale, per quel che è chiamata a rappresentare.

    e poi, dicendo qualcosa di felicemente scorretto, l'uso che ne fa noé devastandola iconicamente dovrebbe fare la gioia di tutti i detrattori.

    plus, non capisco come si possa amare enter the void e odiare questo, che ne è praticamente una prova generale.

    ab extra, davvero interessantissimo il mini-documentario riguardante gli effetti speciali, ove si fa accurata descrizione di quanto stremante sia stata la post-produzione e si evince quanto cinematograficamente parlando noé non sia proprio l'ultimo dei pivellini.

    il quadripalla esagerato? è motivatissimo nel commento, e sta tutto nel modo in cui un giochino che sembra semplice e banale venga reso, specie a una seconda occhiata, enigmatico (non enigmistico) come un geroglifico di una lingua aliena. questo è il dato che più mi appassiona dell'opera. è qui che trovo davvero estremo e potente il film, e non nella violenza parossistica che è a mio avviso specchietto per le allodole.
    Ultima modifica: 21/10/14 11:50 da Schramm
  • Rebis • 21/10/14 12:06
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Ma è proprio il connubio di violenza ed enigmistica sintattica (non enigmatico) che ha stufato. Poi per carità, in quel momento ha svolto pure una funzione rigenerativa per il cinema, ma col senno di poi, fuori dallo shock emotivo e sinaptico, per me ha un valore assai modesto.
    Ultima modifica: 21/10/14 12:08 da Rebis
  • Schramm • 21/10/14 12:13
    Scrivano - 7694 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ma è proprio il connubio di violenza ed enigmistica sintattica che ha stufato. Poi per carità, in quel momento ha svolto pure una funzione rigenerativa per il cinema, ma col senno di poi, fuori dallo shock emotivo e sinaptico, per me ha un valore assai modesto.

    per me no. perché a distanza di 12 anni l'opera resta forte, muta, senza risposte altre da quelle che sei costretto a darti da solo. come se fosse, come dico anche nel commento, un koan, un haiku o un i-ching. peraltro non vedo nemmeno così gratuita la violenza. certo non è riscattata dalla grazia o dall'estetica, ma la trovo vicina alle parole del profeta daniele: tu sei questo: corpo votato al disfacimento. da qui trovo nullo ogni scandalo. e il vero scandalo, se ce n'è uno, è quello della nascita e di ciò che la precede. quel non esserci ancora che chiude il film e lo ricollega al non esserci più che lo apre. è una palindromia perfetta. certo, anche furbescamente architettata, ma a me noé piace anche per il suo essere birbo senza farne alcun mistero e senza ripararsi dietro le dita della teoria.
  • Buiomega71 • 21/10/14 17:27
    Consigliere - 26031 interventi
    Questa volta totalmente dalla parte schrammiana (e lo appoggio in toto anche sul "caso Bellucci")

    Io, forse, le ho dato meno come pallinaggio, ma comunque (nel bene e nel male) e un film che ti resta dentro per un bel pò
    Ultima modifica: 21/10/14 17:27 da Buiomega71
  • Herrkinski • 21/10/14 23:28
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    In primis, senza la Bellucci forse farei meno fatica, mi fa l'effetto di Asia Argento..
    plus, non capisco come si possa amare enter the void e odiare questo, che ne è praticamente una prova generale.

    Io non l'ho detto! Ho parlato di Seul Contre Nous e Carne. Stasera comunque cerco di rivedermelo (Irreversible) in modo da rinfrescare eventualmente memoria e discussione, anche se solitamente non ribalto drasticamente i giudizi, di norma al massimo salgo/scendo di una palla.
    Ultima modifica: 21/10/14 23:29 da Herrkinski
  • Herrkinski • 22/10/14 02:11
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Rivisto. Seppur il giudizio cambi ben di poco, se possibile Zender sostituirei il vecchio commento con questo, più corretto, e alzerei il voto a 2 palle. Dopo puoi anche eliminare il post se vuoi, grazie.

    "Noè, giusto per dirla biblicamente, vende la sua primogenitura per un piatto di lenticchie; laddove il cult Seul contre tous colpiva durissimo ma senza sensazionalismi gratuiti, qui il regista sembra voler proseguire il discorso nichilista ma cade nella tentazione dell'autorialità fine a sè stessa; e così, a parte due scene clou (lo stupro e il club omo) il resto è fuffa, tra inquadrature pseudo-artistiche, scene di vita familiare della coppia Cassel-Bellucci e dialoghi fiume del tutto vacui, nella peggior tradizione di certo cinema "alto". "
    Ultima modifica: 22/10/14 04:29 da Herrkinski
  • Ruber • 22/10/14 02:42
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Trovatemi un film che abbia una scena di stupro talmente reale da sembrare vera.
  • Herrkinski • 22/10/14 04:43
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Trovatemi un film che abbia una scena di stupro talmente reale da sembrare vera.
    Beh, puramente a livello di realismo, rispetto ad altri lavori è certamente realizzata "bene"; a livello di brutalità, se fai passare dagli anni '70 ad oggi il genere "rape & revenge" ci sono esempi certamente più truci, a partire da Non violentate Jennifer, così come anche qui da noi in Italia con film come L'ultimo treno della notte.
    Paradossalmente, un film in cui lo stupro, seppur non molto grafico, è parecchio realistico (e oltretutto la protagonista viene sodomizzata come in Irreversible) è Stupro del 1976; la scena tra l'altro è bella lunga, con un effetto non dissimile da Irreversible, tanto che forse Noè dev'essersi ricordato di quel precedente..
    Altri lavori dove gli stupri, oltre ad essere parecchio grafici e brutali, sono piuttosto realistici, sono a mio avviso il remake di Non violentate Jennifer e soprattutto il suo sequel (ancora inedito da noi, I Spit On Your Grave 2), che al momento penso sia in senso assoluto lo zenith del rape & revenge (nel senso che più in là di così non si può andare).
  • Herrkinski • 22/10/14 05:31
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Ok, rivisto e ricommentato. Non che il giudizio sia cambiato molto, sono stato un po' meno severo e ora arrivo alle 2 palle, ma i difetti che avevo riscontrato le scorse volte rimangono gli stessi. M'è piaciuto però l'incipit col protagonista di Seul contre tous, che non ricordavo; in generale, anche considerando il finale, sembra che Noè abbia voluto continuare un discorso sulla disgregazione/degenerazione dei nuclei familiari e dei rapporti affettivi (derivanti anche, specialmente in questo caso, dalla crudeltà e imprevedibilità degli eventi esterni e dal destino), come già accadeva in modo differente in Seul contre tous e Carne. Esemplificativa la frase che compare a fine film, "Il tempo distrugge ogni cosa". Sembra un altro capitolo nel libro di Noè e ora sono curioso di vedere come ha proseguito nel successivo Enter the void.
    Un capitolo forse riuscito a metà, ma che avrebbe senso come anello di congiunzione verso qualcosa di maggiormente compiuto, come spero sia il film successivo (che vedrò domani).
    Di certo non mi ha sconvolto i sensi come Seul contre tous e me ne dispiaccio molto, proprio in virtù della stima che ho per il regista grazie a quell'opera straordinaria. Tuttavia, pur restando fermo nel dire che il film non è riuscito del tutto, ammetto che a quest'ennesima visione qualcosa m'è rimasto, perlomeno quell'aria di desolazione urbana e di vite spezzate che tanto avevo amato nel primo film di Noè.

    PS: Mi manca anche Sodomites, ma credo di capire sia una cosa a parte.
    Ultima modifica: 22/10/14 05:52 da Herrkinski