Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
Da mercoledì 13 luglio al cinema. Il capitolo finale di una saga durata dieci anni, sia al cinema (2001-2011) che in libreria (1997-2007). Per molti, compreso il sottoscritto, rappresenterà l'eclissarsi simbolico e definitivo dell'infanzia e/o dell'adolescenza.
Harrys ebbe a dire: Da mercoledì 13 luglio al cinema. Il capitolo finale di una saga durata dieci anni, sia al cinema (2001-2011) che in libreria (1997-2007). Per molti, compreso il sottoscritto, rappresenterà l'eclissarsi simbolico e definitivo dell'infanzia e/o dell'adolescenza.
Pur facendo parte di quella generazione,la saga non mi ha mai colpito.Sarò obbligato ad andare al cinema a vederlo...Zender lo sa!!
Sono anni che si dice che il prossimo film di Potter sarà diverso dai precedenti, finora mi sono sempre sembrati tutti alquanto simili... Abili strategie di marketing.
Non parlo in base ai dettàmi e alle press-conference della Warner Bros, Galbo, ma con cognizione di causa! Detto che, a parer mio, Harry Potter non è una saga che necessita di particolari strategie di marketing (possiede uno zoccolo duro di fan mica da ridere), la seconda parte del libro cui è tratto questo film è interamente o quasi composta dalla battaglia di Hogwarts, ergo, conoscendo l'andazzo del blockbuster-movie attuale, dopo aver visionato i vari trailer, spot, featurette e quant'altro, è ragionevole pensare che l'episodio sia meno "introspettivo" dei due precedenti, e che l'azione la faccia da padrone. Liberissimo di pensarla diversamente, naturalmente.
Il problema è che queste operazioni seriali non mi fanno impazzire.Resta il fatto che dal punta realizzativo e recitativo non c'è nulla da dire.Andrò a vederlo e mi farò raccontare l'evolversi della vicenda (perchè sono rimasto al secondo).Ogni tanto,pure io,devo subire le volontà altrui...
Galbo ebbe a dire: Sono anni che si dice che il prossimo film di Potter sarà diverso dai precedenti, finora mi sono sempre sembrati tutti alquanto simili... Abili strategie di marketing.
Concordo al 300%!
Questo è un problema (comprensibilissimo) che riguarda un po' tutte le saghe, da quella di Matrix sino a quella di Star Wars.
Un distinguo lo farei: lo reputo necessario. Matrix e Star Wars, ad esempio, sono saghe prettamente cinematografiche; Harry Potter (come Il Signore degli Anelli, Le Cronache di Narnia ecc.) ha una base letteraria. A mio avviso, un dettaglio mica di poco conto, specie se in relazione alle citate strategie di marketing. Le saghe di base letteraria possono contare su un bacino d'utenza comunque superiore ad un film di successo.
Il marketing conta più di tutto,però.Dividere in due parti questo film e dividere in due parti pure Breaking Dawn fa capire molto cose...Essendo i capitoli finali li hanno divisi in due parti per fare doppio incasso,perchè chi è appassionato della serie sicuramente se li vedrà tutti e due.Sono queste operazioni che mi fanno girare le scatole.
Didda23 ebbe a dire: Il marketing conta più di tutto,però.Dividere in due parti questo film e dividere in due parti pure Breaking Dawn fa capire molto cose...Essendo i capitoli finali li hanno divisi in due parti per fare doppio incasso,perchè chi è appassionato della serie sicuramente se li vedrà tutti e due.Sono queste operazioni che mi fanno girare le scatole.
anche a me e sul valore letterario avrei molto da dire, ho letto a fatica il primo libro della serie e l'ho trovato poco "digeribile", per me il successo planetario dell'opera letteraria è incomprensibile....
Didda23 ebbe a dire: Il marketing conta più di tutto,però.Dividere in due parti questo film e dividere in due parti pure Breaking Dawn fa capire molto cose...Essendo i capitoli finali li hanno divisi in due parti per fare doppio incasso,perchè chi è appassionato della serie sicuramente se li vedrà tutti e due.Sono queste operazioni che mi fanno girare le scatole.
Il marketing è fondamentale. Inutile negarlo. Così come è inutile ricordarlo, trattandosi di blockbuster che tirano su cifre indicibili, per la fortuna delle major (brave comunque ad investire...). Va ricordato e riconosciuto, però, che chi si è occupato della trasposizione cinematografica di questa specifica saga s'è impegnato, in perfetto stile british, ad assumere un atteggiamento estremamente rispettoso nei confronti del materiale di partenza e, soprattutto, della sua autrice. E non è un dato confutabile, tanto che cast e crew sono interamente composti da britannici (a parte l'eccezione Cuaron... grande eccezione). E' proprio grazie a questi dettagli che non va denigrata bollandola aprioristicamente come mera operazione di marketing la "scissione". Se qualcuno ha letto il libro in questione sa infatti a cosa mi riferisco. Semplicemente impossibile da condensare in due ore e mezza. La produzione ha capito sin da subito che, bene o male, questa "politica d'austerity" non poteva che giovare al proseguio della saga. Dove voglio arrivare? C'è saga e saga ragazzi. Ed io credo che quella di Harry Potter rappresenti la giusta via di mezzo tra macchina mangiasoldi e doverosa "carne al fuoco".
Galbo ebbe a dire: anche a me e sul valore letterario avrei molto da dire, ho letto a fatica il primo libro della serie e l'ho trovato poco "digeribile", per me il successo planetario dell'opera letteraria è incomprensibile....
J. K. Rowling non è di certo E. A. Poe. Non so cosa ti aspettassi, Galbo. Harry Potter è un fantasy "post-moderno", che rielabora con la giusta dose di originalità decenni di genere. Oltre ad aver rilanciato un genere oramai praticamente defunto, segnandone di fatto la storia (quanti epigoni sono nati dopo quel che ha scritto la Rowling?). Fondamentale, a mio avviso, anche l'età del lettore. Sopratutto per l'approccio. Il primo capitolo è difatti piuttosto, uhm, "infantile". Da considerare anche la disastrosa traduzione della Salani eh, fatto che non molti conoscono... si perdono innumerevoli sfumature.
Zender • 11/07/11 20:02 Capo scrivano - 49346 interventi
Comunque trovo clamorosamente ridicolo che adesso, dopo valanghe di sequel e remake, si raschi il barile addirittura dimezzando i sequel. Di questo passo arriveremo a Star Wars VIII Il ritorno degli Jedi sepolti 3 - parte 5. Bisognerà pure dare un freno alla cosa...
So di per certo che nella saga di Twilight a Novembre faranno uscire "Breaking Dawn parte 1" e successivamente faranno il 2.Davvero sono senza vergogna.
Torno a ripetere: Harry Potter ha una base letteraria, Star Wars no. A prescindere da come la si pensi riguardo questa paventata mania "scissionista", trovo che sia un dettaglio mica da poco. A buon intenditor...
Harrys ebbe a dire: J. K. Rowling non è di certo E. A. Poe. Non so cosa ti aspettassi, Galbo. Harry Potter è un fantasy "post-moderno", che rielabora con la giusta dose di originalità decenni di genere. Oltre ad aver rilanciato un genere oramai praticamente defunto, segnandone di fatto la storia (quanti epigoni sono nati dopo quel che ha scritto la Rowling?). Fondamentale, a mio avviso, anche l'età del lettore. Sopratutto per l'approccio. Il primo capitolo è difatti piuttosto, uhm, "infantile". Da considerare anche la disastrosa traduzione della Salani eh, fatto che non molti conoscono... si perdono innumerevoli sfumature.
probabilmente hai ragione, ma non ce la faccio comunque ad "imbarcarmi" nella lettura di altri volumi, magari in lingua originale, passo la mano.... :)
Zender • 12/07/11 08:31 Capo scrivano - 49346 interventi
Harrys ebbe a dire: Torno a ripetere: Harry Potter ha una base letteraria, Star Wars no. A prescindere da come la si pensi riguardo questa paventata mania "scissionista", trovo che sia un dettaglio mica da poco. A buon intenditor... D'accordo, capisco che sia un caso, ma perché dici impossibile da sintetizzare in due ore e mezzo? E' davvero grosso il doppio rispetto a tutto gli altri volumi della saga, quest'ultimo?
Mah, sai Zender, oltre a contenere il doppio degli accadimenti (cruciali, per giunta) di tutti e sei i precedenti volumi (con I Doni, in quanto a mole, può competere solamente L'Ordine: la sottile differenza è che in quest'ultimo si fa grande uso diboutade piuttosto fini a sè stesse), è anche una questione prettamente filmica. Yates nel quinto e nel sesto episodio ha beatamente sguazzato nell'ameno, tralasciando fatti che, volente o nolente, prima o poi dovevano saltare fuori. Terzo fattore, a mio avviso non irrilevante, i famosi "nodi al pettine". Si è cercato (perlomeno da quel che sembra!) di donare un'epilogo "degno" alla saga, e per realizzare ciò s'è dovuto per forza di cose donare uno spazio maggiore a determinati personaggi, anche secondari (mi viene in mente Neville, vero e proprio protagonista in ques'ultima parte...), e a determinate sottotrame. Un "soffermarsi" dovuto e necessario, a mio avviso.
Zender • 13/07/11 07:57 Capo scrivano - 49346 interventi
D'accordo, la prendo per buona :) A questo punto speriamo che resti l'unico film spezzato a tocchetti (e purtroppo non lo credo...).
Smoker85, Rigoletto
Harrys, Ryo, Furetto60, Viccrowley, Piero68, Pinhead80
Didda23, Puppigallo, Belfagor, Tyus23, Sabryna, Galbo, 124c, Yamagong, Redeyes, Silvestro, Minitina80, Xamini, Lupus73
Rambo90, Caesars, Magerehein