Discussioni su Gli angeli dell'odio - Film (1987)

RASSEGNA ESTIVA: L'ESTATE AVVENTUROSA DEGLI INEDITI DAVINOTTABILI

Futuro prossimo venturo, dopo le guerre nucleari che hanno devastato il nostro pianeta. L'acqua è il bene più prezioso, e mentre le città vivono nel caos e nella perdizione, in mezzo al deserto, vive una comunità di persone pacifiche (che vivono nella carcasse delle automobili) detentrici di una preziosa sorgente d'acqua. Un giorno, a rompere questo idilliaco equilibrio, arriva Derek (Adam Ant), un omosessuale psicopatico e narcisista, nonchè pazzo e spietato (che vive secondo i dettami del breviario di Charles Manson!), che , con la sua banda di "angeli" tutti vestiti rigorosamente di bianco, caccia giovani efebici , da inserire nel suo "regno" e vuole impossessarsi dell'acqua. Derek massacra gli abitanti del piccolo villaggio e ne rapisce donne e ragazzi. Ethan (Bruce Dern), una specie di hippie/guru/mercenario, parte così alla ricerca di quattro mercenari per difendere la sua oasi e annientare la tirannia di Derek.

Post atomico piuttosto poveristico, sulla falsariga madmaxesca, con tutti i clichè che il genere richiede

Ci sono, però, delle idee di fondo nemmeno malaccio (il cattivo impersonato dal cantante Adam Ant, sorta di "angelo della morte", psicotico gay, con la sua "family" di giovani ragazzi tutti vestiti di bianco, che indottrina con gli scritti di Charles Manson e caccia giovani efebici), qualche puntata nello splatter (il "frisbee" tranciagole, teste esplose a colpi di pistola-cura il reparto SXF Rob Burman-), momenti di inaspettata ferocia (Alan Autry castrato e appeso a testa in giù come nei "cannibal movie"), la fossa piena di crotali e scorpioni.

Quella vecchia volpe di Lee H. Katzin, poi, impacchetta il tutto come se fosse un western, con un occhio a MAD MAX e l'altro ai MAGNIFICI SETTE, si autocita quando mostra la foto di Steve McQueen (che lavorò per lui in LE 24 ORE DI LE MANS) e , da scafato professionista, gira bene le scene action

Purtroppo, però, ci sono parecchie buffonerie di troppo (il nero Nitro, il cannibale Ten, il cowboy Exline, il personaggio fricchettone e simil filosofo di Bruce Dern, battute e situazioni , che si vogliono ironiche, completamente fuori luogo) e pagliacciate frequenti (tutta la carnevalesca parte nel locale, tra prostitute ciccione, nani e derelitti, nella sfida western col cowboy Exline per avere in premio i barattoli di acqua, il cannibale Ten che fà il cretino per tutto il film)

Non mancano, poi, i cannibali mutanti simil zombi, che corrono semi nudi nel deserto, più risibili che altro

Poi, verso la fine, arrivano i soliti scontri a fuoco tra quello che resta tra gli abitanti del villaggio, i tre mercenari e i sudditi di Derek in motocicletta, che trasformano il film nel solito action-movie da bancarella

Peccato, perchè alcune intuizioni (e cattiverie) vanno a segno, ma poi, Katzin, la butta spesso in caciara e gira il gran finale (con eliminazione del tiranno Derek) in fretta e furia.

Insomma, se LA TERZA FOSSA era un piacevole "thriller/geriatric" alla stregua aldrichiana, questo suo post-atomico di fine carriera si accoda alla moda del (de)genere, ne più ne meno come quelli diretti da Cirio H.Santiago (anche se la tecnica di Katzin e mille volte superiore)

Bella la fotografia di Don Burgess e immenso Alan Autry (uno dei mie caratteristi preferiti) nel ruolo del mercenario rozzo, violento, stupratore e opportunista (che non farà una bella fine)

Comunque, gli amanti del genere (rigorosamente b-movie), se non troppo schizzinosi, sapranno apprezzare.

Orrendi i titoli di testa, con bruttissime immagini sfuocate su quello che resta dell'umanità.

No, dico, ma perchè non fai un libro con tutte queste belle recensioni (peraltro introvabili in italia per certi b-movie)?

Digital ebbe a dire:
No, dico, ma perchè non fai un libro con tutte queste belle recensioni (peraltro introvabili in italia per certi b-movie)?

Bisognerebbe trovare il folle che lo editerebbe :)

Troppo buono Digital! ;)