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Discussioni su Danika - Film (2006)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/03/10 DAL BENEMERITO UNDYING
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Quello che si dice un buon film:
    Schramm, Il ferrini, Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Undying, Hackett
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Gestarsh99
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Brainiac

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Undying • 13/03/10 15:32
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Strano lavoro questo Danika, che sembra avere sofferto di produzione incerta a giudicare dal segmento finale (un film nel film) e dalla durata della pellicola (meno di 80 minuti).

    Si regge solo sulla presenza della brava Marisa Tomei e non è sbagliato vederci un prodromo del più noto film interpretato l'anno seguente (il 2007) dalla Bullock: Premonition.

    Se amate le pellicole cervellotiche simil Sliding doors e pregne di umori femminili (qua madre-moglie possessiva/ossessiva) dovreste buttargli un occhio...
    Ultima modifica: 13/03/10 15:33 da Undying
  • Buiomega71 • 31/03/25 11:04
    Consigliere - 27156 interventi
    Stordente e perturbante viaggio nella mente distorta uterina e nel complesso di colpa di una madre/moglie paranoica e ossessiva che si preoccupa un pò troppo dei suoi figli (la ragazzina che comincia a leggere romanzetti erotici di dubbia provenienza con domande curiose sul sesso, il figlio più grande che si porta a casa fidanzate ispaniche sfacciate e disinibite) e ha perdonato un marito che, in passato, l'ha tradita con la loro baby-sitter) e comincia ad  avere visioni di morte e catastrofi (la violenta rapina in banca, la bambina  trovata morta, probabilmente vittima di un pedofilo, lo scuolabus preso di mira da un terrorista o da un mad bomber ,untuosi pedofili in camera della figlioletta, la ragazza del figlio, che ammette di avere l'AIDS, che si fa in vena per poi far sesso col ragazzo davanti agli occhi della madre, l'orsacchiotto che butta sangue, la cameretta della figlia che si lorda di sangue che cola dalle pareti).

    Vromen rincara la dose con sprazzi horror/allucinatori (la bimba fantasma con la gola squarciata, la testa mozzata di Macabro nel sacchetto della spesa, la morte argentiana della professoressa d'inglese, l'atmosfera post-atomica che si palesa spettralmente fuori dal negozio di elettrodomestici) creando così un continuo black out narrativo tra realtà, malata fantasia, incubi ad occhi aperti, premonizioni (occhio e attenzione alla barbona all'inizio, vera chiave di svolta) sino allo struggente e crudele finale spiazzante, preso di peso da un recente horror psicologico/femmineo (guarda caso).

    Straordinaria Marisa Tomei, che si sobbarca il malessere psichico per tutto il film, dalla regia dell'israeliano Vromen che ne scruta i lati più oscuri e dolorosi, nel gruppo di famiglia in un inferno quotidiano fatto di stati di allucinazione e sedute psichiatriche.

    Opera con un suo fascino perverso e inquietante, ingiustamente passata sottosilenzio nel mercato degli straight to video all'epoca, ma doverosa di recupero e rivalutazione.

    Curioso come Regina Hall (la psichiatra/baby sitter) e Craig Bierko (l'amorevole marito, fino ad un certo punto), vengano entrambi dagli Scary Movie.
     


    Ultima modifica: 31/03/25 12:10 da Buiomega71