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Discussioni su Assassinio a Venezia - Film (2023)

DISCUSSIONE GENERALE

11 post
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  • Cotola • 18/09/23 19:24
    Consigliere avanzato - 3912 interventi
    Noto che non solo io ma anche il Marcel è trasecolato nel vedere una Venezia pienamente halloweeniana nel 1947. 
  • Zender • 18/09/23 19:38
    Capo scrivano - 49063 interventi
    Credo tutti francamente...
  • Nicola81 • 19/09/23 12:55
    Contratto a progetto - 693 interventi
    L'ho messo in Watchlist ma confesso che questa cosa di Halloween mi ha abbastanza smorzato la curiosità di vederlo. Sarò fatto male io, ma certe corbellerie (non so come altrimenti definirle) mi predispongono negativamente già in partenza… 
  • Zender • 19/09/23 14:02
    Capo scrivano - 49063 interventi
    Mi pare un po' esagerato (in fondo non è una cosa che si avverte troppo), ma ognuno ha diritto a pensarla come vuole ovviamente. Son pur sempre film, qualche diritto a inventarsi un po' la realtà ce l'hanno sempre.
  • B. Legnani • 19/09/23 14:05
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Noto che non solo io ma anche il Marcel è trasecolato nel vedere una Venezia pienamente halloweeniana nel 1947. 

    Alla faccia dell'anacronismo...
  • Von Leppe • 19/09/23 15:04
    Call center Davinotti - 1129 interventi
    Che poi le maschere sono quelle tipiche veneziane e l'atmosfera è più invernale che autunnale, tutti hanno il cappotto 
  • Cotola • 19/09/23 19:10
    Consigliere avanzato - 3912 interventi
    Come detto da Zender non è una cosa poi così importante: resta abbastanza sullo sfondo ma l'ho trovata parecchio bizzarra.
    Il film è bel lontano dall'essere eccezionale, soprattutto dal punto di vista squisitamente giallo. Vale piuttosto per le belle atmosfere, ottimamente rese, e per una Venezia che ha sempre il suo fascino. 
  • Von Leppe • 19/09/23 19:20
    Call center Davinotti - 1129 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Come detto da Zender non è una cosa poi così importante: resta abbastanza sullo sfondo ma l'ho trovata parecchio bizzarra.
    Il film è bel lontano dall'essere eccezionale, soprattutto dal punto di vista squisitamente giallo. Vale piuttosto per le belle atmosfere, ottimamente rese, e per una Venezia che ha sempre il suo fascino. 
    Anche perché i protagonisti non sono italiani quindi in parte è scusabile

  • Caesars • 2/11/23 10:19
    Scrivano - 17011 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    Come detto da Zender non è una cosa poi così importante: resta abbastanza sullo sfondo ma l'ho trovata parecchio bizzarra.
    Il film è bel lontano dall'essere eccezionale, soprattutto dal punto di vista squisitamente giallo. Vale piuttosto per le belle atmosfere, ottimamente rese, e per una Venezia che ha sempre il suo fascino. 
    Anche perché i protagonisti non sono italiani quindi in parte è scusabile

    Anche a me il fatto di Halloween a Venezia nel 1947 ha fatto parecchia specie. E' vero che che essendo i personaggi tutti stranieri, potrebbe anche essere un poco scusabile, ma ad inizio pellicola si vedono persone mascherate per la città.

  • Buiomega71 • 22/12/24 00:48
    Consigliere - 27259 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Noto che non solo io ma anche il Marcel è trasecolato nel vedere una Venezia pienamente halloweeniana nel 1947. 

    Trovo più anacronistico e fastidioso (in pieno movimento woke) infilarci (forzatamente) bambine di colore nella Venezia del 1947
  • Buiomega71 • 22/12/24 11:00
    Consigliere - 27259 interventi
    Il Branagh più smaccatamente teatrale, con richiami al Bardo (Desdemona, la bellissima Emma Laird da tenere assolutamente d'occhio), che si muove tra l'amata tragedia shakespeariana (le mele, il miele avvelenato, il lugubre palazzo veneziano come il maniero di Macbeth, tra visioni di morte, fantasmi veri e presunti) e scampoli horror (la possessione della medium, la lanterna magica degli orfanelli colpiti dalla peste, infilzata alla statua come nella Chiesa, l'atmosfera lugubre e mortifera, i sospiri, i "giro giro tondo" infantili, lo spettro "vendicativo" di Alicia, gli scheletrini nelle segrete) tornando a bazzicare i fasti del suo Frankenstein.

    La maschera di Pierrot, il giardino segreto, l'agghiacciante racconto del dottor Ferrier sulla liberazione del campo di sterminio di Bergen-Belsen, il ragazzino di Belfast che legge i racconti di Poe, un suicidio indotto che ricorda L'amore e il sangue,  la commovente rivelazione su  Incontriamoci a Saint-Louis, le classiche "pene d'amor perdute" branaghiane, innesti "fiabeschi" (la fine che aspetta all'assassino) e un movente morbosetto e che rimanda -con le dovute differenze alla:
    SPOILER
     sindrome di Münchhausen per procura di shyamalaniana memoria.
    FINE SPOILER

    Tra una Venezia decadente e misteriosa (parzialmente ricostruita in CG, per quanto riguarda alcuni esterni), i classici flashback in bianco e nero alla L'altro delitto (ormai un vero e proprio marchio di fabbrica branaghiano) qui usati magistralmente, per quanto riguarda il triste destino della giovanissima Alicia, un Poirot prima raziocinante e inflessibilmente terreno, poi coinvolto in fenomeni paranormali più o meno (in)controllabili da fantasmi di ragazzine, vocine e farlocche sedute spiritiche, l'intreccio si risolve non con qualche piacevole sorpresa e un pizzico di crudeltà.

    Branagh sposta l'asse dalla Christie alla notte d'incubo di villa Diodati  facendosi perdonare, in parte, le stucchevolezze e la pomposità finto/ glamour del Nilo, nella sua più personale e intima " detective story" della trilogia agathachristieiana.




    Ultima modifica: 22/12/24 14:39 da Buiomega71