Rufus68 • 31/07/17 23:16
Contatti col mondo - 220 interventi La poesia infantile citata varie volte nel film è una favola di
Jean de La Fontaine,
"Gli animali malati di peste". Ecco un estratto:
"Nessuno ormai volea
curarsi d'una vita orrida troppo;
ogni cibo facea fastidio e groppo,
e lupi e volpi ciaschedun vivea
le mani e i piedi in mano;
fuggian le tortorelle per dispetto,
fuggia l'Amor lontano
e fuggia coll'Amor ogni diletto.
Allor tenne il Leone un gran consiglio,
e disse: - Amici miei,
poiché davanti al Ciel tutti siam rei
di colpe, ed è perciò che ne castiga,
per toglierci di briga, ecco, direi
che quei che ha più peccato
nella sua vita, sia sacrificato".
Il Gobbo
Tarabas, Faggi, Myvincent
Daidae, Beffardo57, Berto88fi, Daniela, Nicola81
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