Curiosità su Nuova Guinea: L'isola dei cannibali - Documentario (1974)

di Akira Ide con (n.d.)

CURIOSITÀ

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  • Zender • 7/05/11 13:08
    Capo scrivano - 47814 interventi
    VIRUS E L'ISOLA DEI CANNIBALI
    E' noto che Mattei e Fragasso hanno utilizzato all'interno del film Virus (1981) scene di questo film (tanto che per molti Nuova Guinea è più famoso per questa particolarità che per altro). Incuriosito dalla cosa ho voluto andare a vedere cosa esattamente è stato preso di peso e inserito in Virus. Quindi vediamo:

    Le prime immagini della Nuova Guinea che vediamo in Virus sono quelle che ci mostrano questi scheletri incestati e addossati alle rocce. Nel documentario giapponese sono cadaveri messi ad affumicare come da tradizione di una tribù locale, per essere conservati al meglio, diciamo "mummificati":



    Quando ci vengono mostrati gli indigeni squartare, divorare le interiora... è ciò che nel documentario è lo smembramento di un coccodrillo (unico animale feroce del posto), semplice cibo di tutti i giorni.



    Ancora altre scene prese dalla descrizione del culto dei morti fatta nel documentario: qui ci viene spiegato come i parenti del defunto si cospargano dei liquami ancora presenti nel cadavere:



    Qui invece come l'amata del morto si divori i vermi che brulicano sul teschio (ma che bellezza...). Tutte scene che nel film di Mattei ci vengono mostrate senza alcuna spiegazione e quindi di difficile comprensione.



    Anche scene apparentemente appartenenti al film di Mattei sono invece prese da questo documentario giapponese. Ad esempio queste appartengono al finale del documentario, e vengono persino ridoppiate per l'occasione...




    Altre scene veloci sono prese dal documentario (danze tribali soprattutto), ma altre ancora (con elefanti, scimmie che saltano e altro) appartengono invece ad altri documentari di cui si disponeva, evidentemente...

    Curioso che le pochissime scene relative al cannibalismo presenti nel documentario giapponese siano state del tutto ignorate (forse perché ben poco mostravano...) dal film di Mattei.