Buiomega71 • 15/05/19 18:01
Consigliere - 26032 interventi La
Findlay non solo
non amava per nulla i suoi horror realizzati nell'ultima parte della sua carriera registica, giudicandoli "immondizia" (parole sue) e girati solo per mero bisogno di pecunia.
Ma la cosa più curiosa è che la regista, una volta ritiratasi dal cinema, non voleva più saperne di nulla, rifiutando interviste dopo la "riscoperta" dei suoi film e, soprattutto, stando il più possibile lontano dai fan e da inviti nei festival specializzati.
Solo quando la Shriek Show decise di pubblicare in Dvd i suoi lavori, come "L'oracolo" o "Nel nome del maligno", la Findlay consentì di rilasciare il commento audio sulla lavorazione delle sue opere.
Ma la cosa ancor più curiosa è che non voleva saperne assolutamente di incontrare i fan dei suoi film (o di partecipare a retrospettive in suo onore), per una semplice ragione: secondo la Findlay chi amava il suo lavoro (e quello di suo marito Michael) non era propriamente sano mentalmente e potenzialmente pericoloso.
Fonte: Rudy Salvagnini, "Il cinema dell'eccesso - secondo volume"
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