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Curiosità su I vampiri - Film (1957)

CURIOSITÀ

6 post
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  • Undying • 30/10/07 16:47
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Ufficialmente è riconosciuto come primo horror italiano, anche se esistono sporadici precedenti tipo Dante's Inferno, ricollocato addirittura al 1912 e attribuito al regista Giuseppe De Liguoro. In Dante's Inferno (1912) si cerca per la prima volta nel cinema italiano di rappresentare demoni, diavoli, fiamme ardenti e ricostruire il luciferino viaggio di Dante Alighieri.

    Altro precendente al film di Freda può essere Malombra di Carmine Gallone, pellicola del 1917 tratta dalla novella di Antonio Fogazzaro. Ambientato in un Castello e permeato da un profondo senso d'inquietudine (atmosfera vagamente rassomigliante a quelle dei racconti di Poe). Nel film si mettono in luce problemi di psicopatia mentale che attanagliano la protagonista che condurranno ad un orribile delitto...

    Ci sono poi Il Mostro di Frankenstein girato nel 1920 da Eugenio Malatesta, seguito da Il Caso Eller , di Alessandro Blasetti (1932).

    Queste pellicole, però, non si possono definire horror in senso stretto, e non hanno dato vita immediata nè a seguiti, nè a filoni.

    Per arrivare al primo "vero" horror italiano bisogna aspettare I Vampiri, (quindi un buco di cinquant'anni).

    Riccardo Freda gioca d'anticipo: consapevole che Terence Fisher stava girando il celebre Dracula (da noi distribuito nel 1959) con Cristopher Lee, ebbe l'intuito di anticiparne l'uscita, con un film solo in parte horror, intitolato I Vampiri (con Gianna Maria Canale nei panni dell'ambigua contessa) a causa dei dubbi instillati dai produttori che imposero anche una linea più classica (di indagine e poliziesca).

    La genesi del film ha del romanzesco: il regista, mentre discute con alcuni produttori, si dice pronto a girare un film in soli 12 giorni. Il celebre distributore Lombardo mise alla prova quanto detto da Freda: Pietro Regnoli stilò velocemente una sceneggiatura e così, nel breve lasso di tempo, venne realizzato il film...

    Fonte: Gli Artigiani dell'Orrore, di Paolo Fazzini (Edizioni Un Mondo a Parte).
  • Undying • 27/05/09 20:50
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    L'incredibile effetto d'invecchiamento, operato sul volto della Contessa DuGrand, fu realizzato da Mario Bava, utilizzando faretti rossi e blu, in grado di valorizzare, su pellicola in B/N, le rughe appositamente disegnate con tonalità blu sul volto dell'attrice.
  • Undying • 9/08/09 11:24
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Parola di Paul Muller

    "I vampiri non l'ho mai rivisto.
    E' fatto molto bene, è fotografato in una maniera straordinaria. Gli operatori di oggi non potrebbero più fare queste fotografie in bianco e nero.
    Gli horror non mi piacciono tanto.
    Ne ho fatti diversi con un regista spagnolo, con Jesus Franco, era piacevole lavorare con lui.
    La cosa era sempre la stessa, telefonava: "Sei libero? Ti aspetto a Madrid."
    Poi a Madrid cominciavano le sue telefonate, perché doveva trovare chi gli dava i soldi per continuare... ed era sempre tra Madrid, Barcellona, Parigi e Berlino.
    Si sapeva dove si arrivava ma non si sapeva mai dove si finiva.
    Jess era una persona molto colta, molto piacevole, era sempre un piacere lavorare con lui.
    L'unica mania che aveva era di fare scene, cosiddette pornografiche, tra donne: allora quando succedeva questo io dicevo: "Beh, me ne ritorno in albergo."
    Soledad era una vera zingara e non gli piacevano le cose che faceva. Le faceva perché voleva fare carriera. Era una persona molto, molto gentile, e molto bella."

    Fonte: Stracult light / 3 agosto 2009
  • Undying • 7/10/09 12:39
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Al box office il film di Freda ebbe tiepida accoglienza, in particolare il pubblico lamentava il fatto che si trattava di un horror... diretto e interpretato da attori italiani, tra i quali Gianna Maria Canale, moglie dello stesso regista che solo qualche anno più tardi fu costretta a ritirarsi dalle scene a causa di un grave incidente che le sfigurò il volto.

    Dal successivo lavoro (Caltiki - il mostro immortale, 1969), quindi, il cineasta pensa di utilizzare nomi anglicizzati (cast tecnico compreso) lanciando la moda degli pseudonimi in stile americano/inglese ed utilizzando, per la prima volta, l'alias Robert Hampton.
  • Ciavazzaro • 28/10/09 16:03
    Scrivano - 5583 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Lydia Simoneschi: Gianna Maria Canale
    Pino Locchi: Dario Michaelis
    Emilio Cigoli: Carlo D'angelo
    Fiorella Betti: Wandisa Guida
    Nando Gazzolo: Paul Muller
    Dhia Cristiani: Ronny Holiday

    Il padre di Laurette è doppiato da Gualtiero De Angelis
    Il venditore di quadri è doppiato da Amilcare Pettinelli
    Il dottore è doppiato da Bruno Persa
    Il capo di Pierre è doppiato da Giuseppe Rinaldi
  • B. Legnani • 5/01/11 11:52
    Pianificazione e progetti - 15279 interventi
    Una stranezza. Il quadro che la Canale (nomen omen...) compra viene definito come opera di Francesco Guardi, ma in realtà è un soggetto del Canaletto: Il Canal Grande, con la Chiesa della Salute e la Dogana, da Campo Santa Maria Zobenigo.

    http://www.canalettogallery.org/View-of-the-Grand-Canal--Santa-Maria-della-Salute-and-the-Dogana-from-Campo-Santa-Maria-Zobenigo,-early-1730s.html