Curiosità su Gran bollito - Film (1977)

CURIOSITÀ

6 post
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  • Undying • 13/06/08 01:24
    Risorse umane - 7574 interventi
    * La prima stesura della sceneggiatura, ispirata ai diari della Cianciulli, avrebbe dovuto essere intitolata Black Journal mentre, per la regia, si era pensato a Roman Polanski. Poi si era pensato a Bellocchio e a titoli come La signora dell'orrore o La signora degli orrori.

    ** nel film si parla di 11 parti prematuri, con conseguente mortalità infantile, mentre la realtà supera, di gran lunga, l'immaginazione. Comunque questa reiterata maternità mancata è alla base della follia omicida della Cianciulli, peraltro sospinta da circostanze che hanno del diabolico, come quella che vede la donna subire una profezia (da parte d'una zingara) di questo calibro:
    "Ti mariterai, avrai figliolanza, ma tutti moriranno i figli tuoi".
    ... e ancora:
    "Vedo nella tua mano destra il carcere, nella sinistra il manicomio."

    *** per dare l'idea di tre donne sterili (le vittime della "saponificatrice") si è pensato di fare interpretare il ruolo di vittima a tre attori maschili, truccati da femmina: questo accentua il registro grottesco del film, ma amplifica anche l'effetto macabro.

    **** i personaggi che appaiono sul finale (il banchiere, un carabiniere e l'ispettore) sono interpretati sempre da Sydow, Pozzetto e Lionello: questo unico elemento di fantasia rende ancora più fatalistico e quasi filosofico (per trapasso nemesiaco dell'assassina) il finale drammatico della protagonista;

    ***** inizialmente, durante i primi giorni di ripresa, il set fu teatro di fatti inspiegabili, al limite della tragedia: questo ha creato, attorno al film, il classico alone di "pellicola maledetta";

    ****** oltre 20 anni dopo, una rappresentazione teatrale basata sullo stesso soggetto e per la quale venne interessato lo stesso sceneggiatore (Nicola Badalucco) fu nuovamente anticipata da una catena di eventi nèfasti...
  • Gugly • 14/06/08 18:02
    Portaborse - 4710 interventi
    Tutte le informazioni che riporto sono tratte da articoli dell'Europeo ripubblicati qualche tempo fa in un numero monografico dedicato ai casi celebri di cronaca nera, nonchè dal libro di Cinzia Tani " Assassine" Mondadori editore.

    Completo quanto riferito da Undying per dire che la Cianciulli ebbe un impressionante numero di parti conclusisi o con aborti o con morti premature dei figlioletti tranne gli ultimi due...a detta della donna questo sarebbe dipeso dalla maledizione che le lanciò la madre quando la figlia decise di sposare un altro e non il cugino che le era stato destinato; a questo punto la Cianciulli sostiene che le apparve in sogno la Madonna la quale chiese dei sacrifici umani per salvare la progenie sopravissuta; tutto questo fu raccontanto nell'autobiografia intitolata "confessioni di un'anima amareggiata".

    E' difficile rimanere impassibili di fronte a certe inquietanti dicerie, riporto per brevità le due più terribili e strane:

    1) I giudici del processo non riuscivano a capacitarsi di come la Cianciulli fosse riuscita da sola a fare a pezzi i corpi..leggenda vuole che in segretezza la donna fu condotta in obitorio dove con un cadavere ed una sega dimostrò in pochi minuti la sua perizia.

    2) La Cianciulli morì nel 1970 nel manicomio di Aversa per un colpo apoplettico; pare che qualche mese prima avesse dichiarato: " le carte mi dicono che tra poco sarò libera".


    Una trasposizione teatrale fu allestita nel famoso Teatro tenda di Roma per la regia di Lina Wertmuller con Isa Danieli, con il titolo di " Amore e magia nella cucina di mamma".
  • Gugly • 22/06/08 21:13
    Portaborse - 4710 interventi
    Nella scena del ballo Stella ( Pozzetto) canta un po' rimaneggiata la canzone "Libe- libelà", resa famosa ai tempi dell'accoppiata con Cochi Ponzoni ( specie nel programma televisivo "il poeta e il contadino").
  • Ciavazzaro • 27/09/09 12:14
    Scrivano - 5591 interventi
    Shelley Winters è doppiata da Regina Bianchi.

    Doppiaggio: CVD
  • Nando • 14/12/10 00:58
    Risorse umane - 1427 interventi
    Il ruolo del figlio di Lea è interpretato da Antonio Marsina, prestante attore poco espressivo che si ricorda nel ruolo dell'avvocato ne "Il grande Racket" di Enzo G. Castellari e protagonista di altre pellicole come "Vai Gorilla", "Keoma" e "La Montagna del Dio cannibale".
  • Zender • 17/11/11 11:42
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Curioso notare come nel cast siano presenti insieme le due Pine di fantozziana memoria (Liù Bosisio è una vicina scaltra, Milena Vukotic la governante ritardata e semimuta), proprio nel periodo in cui Villaggio passò da Liù Bosisio (Il secondo tragico Fantozzi è del 1976) a Milena Vukotic (Fantozzi contro tutti del 1980). Ancora più curioso il fatto che la Pina in pectore (Vukotic) si chiami nel film Tina (inizialmente sembra che la Winters dica proprio Pina...).