Vai alla scheda Sei nel forum Curiosità di

Curiosità su Cul-de-sac - Film (1966)

CURIOSITÀ

3 post
  • Se vuoi aggiungere una curiosità a questo film, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (se necessario) e se gli eventuali titoli in essa citati hanno il link alla relativa scheda sul Davinotti, verrà spostata in Curiosità.
  • Columbo • 2/11/10 14:24
    Pulizia ai piani - 1097 interventi
    Orso d'Oro al Festival di Berlino.

    Particina d'esordio per la Bisset.
  • Buiomega71 • 14/09/16 23:45
    Consigliere - 27343 interventi
    * Polanski trovò le location per il film a Holy Island, uno specchio di terra a tre miglia dalla costa del Northumberland. Lo avevano scoperto Gerard Brach (amico e fido sceneggiatore di Polanski) e Polanski stesso girando a bordo di un aereo lungo i confini della terra d'Albione. Per fissare qualla particolare luce d'Agosto, Polanski e il direttore della fotografia Gil Taylor furono costretti a girare poche scene al giorno. Un'esperienza simile a quella che Polanski ebbe nel suo lungometraggio d'esordio, Il coltello nell'acqua.

    * Il titolo iniziale del film era Kattelbach?, che indicava l'entità senza volto cui il gangster Dick e il suo socio Albie si rivolgono invano perché venga a trarli in salvo.

    * I grattacapi, però, Polanski, li ebbe con gli attori sul set. Pleasence era furbo ed egocentrico e tendeva ad impossessarsi di ogni scena e a imporre, sia pure con sottile intelligenza, il proprio punto di vista sul suo personaggio a dispetto di ogni discussione con Polanski. Stander era incontrollabile, fingeva malori sul set, strabordava e faceva improvvise scenate minacciando di piantare in asso Polanski. Inoltre i suoi problemi cardiaci si aggravavano, tanto da consigliare una visita di controllo a Newcastle. La Dorleac si presentò sul set con venti valigie e un insopportabile cagnolino chihuahua. Subito vennero fuori le sue nevrosi e le sue angosce. Incapace, da buona cittadina francese, di adattarsi al clima da "pub" che alleggiava sul set, si inimicò tutta la troupe e il cast per il suo carattere diffidente e snob. In più fu obbligata dal copione a girare seminuda durante le riprese ed ebbe un malore tale da destare timori e preoccupazioni.

    Fonte: Cul-de-sac. Cult movie, Ciak, maggio 1996
  • Buiomega71 • 27/02/20 12:39
    Consigliere - 27343 interventi
    Le riprese sulla sperduta isola di Holy Island furono massacranti, snervanti e zeppe di imprevisti (non basterebbe un libro a contenerle tutte) tra il malumore dell'intera troupe, il cibo cattivo, gli scherzi atroci (non mancarano pure le risse), i mezzi di fortuna come giaciglio (lo stesso Polanski alloggiava in una roulette invasa dalle formiche che scacciava, inutilmente, a suon di DDT) e Polanski dovette barcamenarsi tra l'istrionismo eccessivo di Lionel Stander, i capricci di Francoise Dorleac (che rischiò l'ipotermia), la subdola prevaricazione di Donald Pleasence e il tempo che cambiava continuamente, facendo impazzire il direttore della fotografia Gilbert Taylor.

    Gli unici a non perdere le staffe furono Jacqueline Bisset (che ebbe anche un breve flirt con Polanski) e Jack MacGowan, che Polanski prese subito in simpatia, tanto che, insieme a Gerard Brach, ideò, su di lui, nei ritagli di tempo, una parodia sui vampiri (che diventerà Per favore, non mordermi sul collo).

    Come era prevedibile il budget e i tempi di lavorazione sforarono e Polanski era disposto a rinunciare a gran parte del suo compenso per Repulsion (i produttori erano gli stessi) per poter fare di testa sua e tenere la produzione "fuori dalle scatole".

    A riprese ultimate Polanski subì una specie di esaurimento (poi risolto con la cura all'LSD).

    Tanto era il suo entusiasmo iniziale, quando era logorante la lavorazione, che fece balenare al regista polacco l'idea di smetterla con il cinema.

    Da Roman by Polanski, autobiografia di Roman Polanski, Bompiani (1984).