Una domenica a New York - Film (1963)

In rotta con il fidanzato perché vorrebbe allungare troppo le mani, una provinciale va a New York a cercare consigli dal fratello pilota, a sua volta impegnato ad allungare le mani su una collega hostess con meno scrupoli.. Commedia sentimentale che ruota attorno alla verginità del personaggio interpretato da Fonda: bene prezioso da custodire gelosamente, da tentare di perdere per ripicca, da utilizzare infine per accalappiare un buon marito. Il tutto condito da una girandola di equivoci che non stucca solo grazie alla verve degli interpreti. Piacevole la colonna sonora.

Piacevole commedia sentimentale degli equivoci il cui tema principale (la verginità della protagonista) appare oggi invecchiato. Ma il film può contare su dei buoni ritmi che non fanno mai annoiare lo spettatore e sulla bellezza della Fonda, ma non solo la sua (vedi la Morrow), che lascia praticamente senza fiato. Ci sono, seppure non troppi, momenti e battute azzeccate. Nulla di che, ma sicuramente gradevole ed adatto per passare un centinaio di minuti, o poco più, di svago. 

Un pilota della TWA ha le ore contate tra un volo e l'altro per un ardente incontro, quand'ecco che gli piomba dalla provincia la sorellina bacchettona. Da qui partono i due volani: il giovanotto che tenta di smarcarsi per il rendez-vous, e la ragazza in conflitto col suo onore. Movimentata commedia degli equivoci con qualche assurdità che si lascia guardare senza troppe pretese o trovate particolarmente originali, in attesa del prevedibile finale. Un taglio ai verbosi conflitti morali dell'insensata Eileen avrebbero ridotto il metraggio a una durata più congrua, per una commedia.