Inizio energico all’insegna di una divertente commedia favolistica con Mastroianni simpatico ciarlatano che imbroglia gli ingenui abitanti di un piccolo villaggio alla foce del Po; poi preferisce le carezze ai morsi e si accascia su sentimentalismi e lieto fine mettendo la “testa a posto” al picaresco protagonista. Sceneggiatura e location centrano l’obiettivo di ricostruire un immobile mondo rurale, reso più autentico dalla procace bellezza della Schiaffino in versione "campagnola" e dalle facce doc degli abitanti.
MEMORABILE: Mastroianni che cerca di spacciare del normale sale da cucina per un portentoso prodotto.
Niente di particolare per questa commedia, che dopo un bell'inizio perde mordente, ripiegando sul convenzionale. Si possono comunque apprezzare delle belle prove da parte dei protagonisti (in particolare un Mastroianni imbonitore e cialtrone) e un'ottima scelta delle location, anche se non valorizzate pienamente dalla fotografia troppo scura. Una commedia rurale piuttosto simpatica.
MEMORABILE: La vendita del "miracoloso" sale da cucina.
Ancora un'incursione nelle valli del delta del Po, che hanno fatto da sfondo per i film i più diversi, dal noir alla commedia. Questo più che commedia si può definire una favola. Una favola dove ci sono simpatici vecchietti che alle favole credono ancora e un giovane belloccio che riesce ad imbonire il popolino vendendo sale da cucina per polvere miracolosa. Ancora la balera, dove la più bella del reame attira l'attenzione dei due pretendenti, sapendo già chi vuole. La fotografia di un'Italia ottimista che si arrangiava per sbarcare il lunario.
Piccolo truffatore da fiera paesana sul delta del Po vende un pezzo di cielo a dei vecchietti, che così decidono di suicidarsi per andare nella loro proprietà. Assorbiti ben bene i toni felliniani della favola un po’ trasognata, in un ambiente marginale geografico e sociale (e magari un po’ circense), Casadio costruisce la storiella con garbo, ondeggiando tra una vivace e pittoresca rappresentazione degil anziani creduloni e una più banale narrazione dell’immancabile vicenda sentimentale, che attenua le potenzialità più originali del racconto.
Non male. Una fiaba che, purtroppo, ha sfumature melodrammatiche che tolgono quel brio che la trama ha sin dall'inizio. Marcello Mastroianni non è ai suoi migliori livelli, ma comunque si vede che è un "mostro" d'attore. Discrete le musiche di Nino Rota.
Una specie di film felliniano, a partire dall'ambientazione romagnola, passando per lo spunto favolistico, aggiungendo le musiche di Nino Rota e con Marcello Mastroianni che diventerà poi l'alter ego cinematografico del maestro di Rimini. Qui i toni sono molto più bassi, i sogni assai meno suggestivi e le ambizioni latitano, ma la storia è garbata e si vede con piacere.
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HomevideoXtron • 10/12/18 22:09 Servizio caffè - 2232 interventi
Il dvd CECCHI GORI
Audio italiano
Sottotitoli in italiano
Video 1.66:1 anamorfico
Durata 1h26m20s
Extra: "Tra arte e poesia: il cinema di Aglauco Casadio", "Marcello Mastroianni e il divismo alla fine degli anni 50"