È il viaggio in treno che lega le tre storie dirette dai famosi registi. Si passa da un amore platonico e impossibile di un anziano per una giovane donna, diretto da Olmi, quindi al rapporto arrogante tra una matura vedova e il giovane che l'assiste per espletare il servizio sociale, per finire con Loach e i tre tifosi scozzesi e la loro buona azione. L'episodio di Loach sembra l'unico ad avere un senso compiuto, ma in effetti gli altri due sono preparatori alla vicenda della famiglia albanese, che diventa così il tema centrale del film.
Interessante film a episodi, meno spezzettato del solito, visto che il filo rosso che unisce le vicende sarà svelato alla fine. Un cast decisamente notevole, soprattutto nell'episodio centrale di Kiarostami, accattivante e realistico con i suoi dialoghi sparsi e i silenzi. Divertente e realisticamente toccante quello finale di Loach (tre ragazzi scozzesi che si sacrificano per una buona azione, venendo poi in qualche modo ripagati). Non un capolavoro di messa in scena, ma una pellicola che si lascia vedere tranquillamente.
Un treno che percorre le linee italiane con destinazione finale Roma, fa da sfondo a tre vicende realizzate da tre registi ben diversi. Olmi tratteggia la figura di un maturo professore ed il suo amore platonico, abbastanza noioso e lento. Kiarostami descrive l'arroganza collerica di una vedova che verrà giustamente ripagata con egual moneta, Loach col suo amore verso i lavoratori inglesi narra le vicende di tre tifosi in trasferta e il loro gesto "nobile" verso dei profughi albanesi. Dignitoso.
Tre episodi ferroviari. Patetico Olmi tra misero buonismo e riflessione dell’anziano innamorato sull’età che avanza. Inutile Kiarostami che racconta l’arroganza di una vedova. Solo Loach riesce a risvegliare l’attenzione e a interpretare meglio il senso del viaggio come incontro e come evoluzione, con i tre tifosi scozzesi di fronte alla famiglia albanese. Ma il film è proprio un’accozzaglia concepita male e tirata via peggio, come dimostrano i tanti errori: geografici, logici e narrativi (gli albanesi che prima sono sul treno, poi no, poi sì).
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DiscussioneZender • 31/08/12 20:09 Capo scrivano - 49277 interventi
In questo caso la cosa è molto curiosa, se non altro. A mancare è stato solo il supervisore...
DiscussioneRaremirko • 30/06/15 23:45 Call center Davinotti - 3863 interventi
Più che altro almeno i primi 2 episodi mi hanno trasmesso una sensazione elevata di stranezze; mi è parso un film bizzarro che si compiace delle proprie diversità .