The small town - Film (1997)

Due fratellini in un villaggio sperduto nel cuore della Turchia, mentre le stagioni passano: la scuola, la natura, la casa, i discorsi dei grandi... In un meraviglioso b/n Ceylan ci rapisce con la straordinaria poesia delle sue visioni e l'eccezionale sensibilità con la quale sa penetrare nella profondità dell'animo umano e, contemporaneamente, nella complessità sociale della sua terra. Il paesaggio turco nelle mani del regista si trasforma in un incanto così come i desideri e le frustrazioni che sa raccontare. Rarefatto e splendido.

La vita di una famiglia turca, raccontata attraverso lo sguardo di due bambini. Notevolissimo esordio di Ceylan che colpisce per la freschezza ed il piglio narrativo spedito ed allo stesso tempo contemplativo ma soprattutto per la bellezza di immagini di grande splendore visivo che spesso denotano un lirismo profondo e mai gratuito. Ci sono anche una maturità e una solidità stilistica, che il regista confermerà nelle sue opere successive, invidiabile per essere un'opera prima. Niente svolazzi estetici gratuiti e niente carinerie per compiacere il pubblico. Chapeau!

La goccia d'acqua che dal cappotto intriso di neve si vaporizza sulla stufa porta in sé i presagi dei temporali estivi: le stagioni trascorrono, le nuvole solcano il cielo, le tartarughe fanno capolino dal loro guscio, i laureati tornano al proprio villaggio natale. Curioso film turco, piccolo nelle dimensioni ma non certo nel diapason narrativo, piuttosto ambizioso nel raccontare una storia di formazione generazionale a cavallo fra tentazioni naturalistiche (la lunga riunione attorno al fuoco) e metaforici slanci poetici (la piuma, il fiume). A tratti convoluto, richiede pazienza.