The painted lady - Corto (1912)

Giovane timorata è concupita da giovanotto, invero interessato agli averi del di lei babbo. Scoperto il lestofante, di cui causa accidentalmente la morte, la ragazza perde il senno. Griffith concentra il materiale narrativo fin a saturarlo, menando un colpo al cerchio (le giovani acqua e sapone?) e uno alla botte (la sorella spregiudicata e ribelle agli obblighi del padre). Ma il corto vale per la prova naturalistica della Sweet, in grado di restituir sommessamente il trauma del suo personaggio. Nell'ice cream festival si riconoscon Barrymore e le Gish.

La figlia devota e morigerata non ha tanti spasimanti quanti quella tutta trucco e cipria, e quindi quando arriva il primo galantuomo, lei ci casca: peccato sia un lestofante. Melodrammone che al moralismo aggiunge un tocco noir prima di approdare a una seconda parte psicologica, che mette al centro l’eccellente Blanche Sweet in una gran prova di follia tutta interiore e contenuta, espressa attraverso piccoli slittamenti del volto e dello sguardo. Ritmo incalzante e un buon uso – funzionale alla narrazione – degli ambienti.