Shelter - Film (2014)

Notevole esordio alla regia per l'attore Bettany, porta sullo schermo la storia di due senzatetto che trovano insieme le motivazioni per riprendere a vivere. Una storia struggente e straziante narrata con grande mano dal regista che porta una macchina piena di poesia fra le pieghe del dolore in un'America implacabile, vittima delle sue contraddizioni. Il film è intriso di mezzi toni, esaltati da uno script lucido e spietato e dalla prova dei due protagonisti, un efficace Mackie e una spettacolare Connelly (moglie del regista). Una visione non facile, che arriva fin dentro l'anima.

Tahir, nero musulmano dal passato tormentato che sceglie una vita ai margini, incontra Hannah, anch'essa reduce da esperienze drammatiche e ormai dipendente da eroina. Ne nascerà un complice sodalizio che evolverà poi in un legame affettivo problematico e incerto. Bettany cerca di fornire uno spessore sociale alla vicenda (in una New York vista dal basso) con implicazioni politiche, ma non va oltre una patetica e anacronistica storia sentimentaloide di tipo ottocentesco. Non male la messa in scena anche se patinata per un realismo di maniera (l'occupazione della lussuosa dimora).

Un ottimo film di nicchia, potente, che mette in risalto la spietatezza di una megalopoli come NY soprattutto alle prese con i suoi terribili mesi invernali. Una Connelly perfettamente a suo agio nei panni di una clochard. Crudo, realista, oscuro. Il cinema americano, sulla falsariga del neo realismo, ha sempre descritto in maniera eccellente la lotta continua dell'uomo nei confronti della società che gli è ostile, intorno. La ricerca della salvezza, malgrado le condizioni economiche siano al limite della disperazione.