Senza pietà - Film (2019)

In una Polonia contemporanea, il regista racconta una storia dal sapore arcaico incentrata su una catena di faide che contrappone due famiglie che possono avere una soluzione o col denaro o con l'uccisione di un componente dell'una o dell'altra fazione. Una narrazione che si avvicina allo stile di Lanthimos dalla forte componente concettuale, in cui la drammaticità delle implicazioni si stempera perdendo qualsiasi forza emotiva e lo sconcerto per la persistenza di un'etica barbarica invece che indignare sprofonda in un'autorialità, magari di denuncia, ma algida e poco realistica.

Siamo nella Polonia contemporanea, ma con leggi di stampo quasi longobardo (le faide sono permesse e, anzi, hanno leggi apposite a regolamentarle). Il problema è che, vista la piega che prendono i fatti, il titolo risulta decisamente poco veritiero. La mancanza di pietà si riscontra soprattutto nei confronti dello spettatore, che risulta costretto a sorbirsi una storia lenta e piuttosto noiosa, povera d'azione e incapace di far trasparire adeguatamente la componente drammatica o di denuncia. Quasi tutto viene trattato in modo piuttosto superficiale. Breve ma pesante: sconsigliato.