Una meravigliosa domenica - Film (1947)

Solo se hai un sogno puoi vincere la miseria e avere un futuro migliore: Kurosawa dedica al suo Giappone prostrato dal conflitto un film carico di speranza. L’inane girovagare di due fidanzati umiliati e senza soldi approda, dopo lo sconforto, a ondate di romantico ottimismo che culminano in due scene di notevole intensità filmica e simbolica: la progettazione di un negozietto fatta sui cumuli di macerie, e l’esortazione a sognare gridata con lo sguardo in macchina. Film importante, ma gravato da troppe dilatazioni che lo affaticano.

Un reduce e la sua fidanzata si incontrano per passare insieme la domenica, ma con i pochi soldi a disposizione non sanno cosa fare: lui è pessimista circa la possiblità di potersi sposare, mentre lei, più fiduciosa, cerca di immaginare come sarà il loro futuro... Disseminato di incontri, alcuni felicemente descritti (l'incontro con l'uomo che affitta la stanza da cui è stato sfrattato, la partita di baseball con i bambini) altri un poco troppo didascalici, un film realistico, a tratti amaro ma nel complesso dolcemente malinconico e con una chiusura che si apre alla speranza.