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La nostra recensione di Seance

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Horror televisivo giapponese che riesce a eludere le carenze dovute ai limiti di budget attraverso una storia che rielabora un tema legato alle “presenze ultraterrene” (tipico del cinema orientale) per inserirlo in una storia d'impostazione thriller. Una commistione che in parte funziona e azzecca più di un buon momento, mantenendo sempre la narrazione su un piano sospeso che è facile ricondurre a quelle sensazioni che molte ghost-stories giapponesi sanno comunicare con abilità.

Fin da subito entriamo in un clima dominato da lunghi silenzi e da poche frasi che delicatamente lo interrompono. Conosciamo Junko (Fubuki), una sensitiva che cerca di aiutare una...Leggi tutto ragazza incapace di liberarsi – a quanto dice – dello spirito del suo primo compagno defunto. I poteri della donna, per sua stessa ammissione, possono arrivare solo fino a un certo punto, ma non dà comunque l'idea di essere una ciarlatana. Suo marito Sato (Yakusho) lavora in uno studio televisivo dove si occupa soprattutto di scegliere gli effetti audio e per questo, un giorno, si reca in una foresta per registrarne alcuni. Lì non si accorge che una bambina in fuga dall'uomo che l'aveva rapita (scena a cui avevamo assistito poco prima) corre a nascondersi nel grosso baule in cui tiene parte dell'attrezzatura. Chiuso il baule senza sospettare nulla, Sato torna a casa e lo ripone in garage senza pensarci più ma sua moglie, dopo un periodo di tempo indefinito (un giorno? due?) “sente” qualcosa. Ha un fazzoletto che il commissario assegnato alle indagini relative alla scomparsa della piccola le ha portato dopo aver saputo che la donna, con i suoi poteri, poteva forse aiutarli a ritrovarla. E' grazie a quello che Junko scopre la verità: la piccola è nel baule e, apertolo, pare ancora viva, benché priva di sensi.

Marito e moglie pensano di chiamare la polizia, l'ospedale, ma poi lei ha un'idea: se nascondiamo la piccola in un edificio abbandonato e io porto la polizia a scoprire quale, diventerò famosa e saremo finalmente ricchi. Bella pensata, ma la bambina non pare essere troppo d'accordo, e soprattutto non si capisce bene se sia davvero viva o una sorta di... zombi. Subentra definitivamente il soprannaturale - che aveva tuttavia fatto capolino fin dall'inizio con un fantasma materializzatosi nel bar dove Junko lavorava come cameriera - e le tinte si scuriscono, mentre si prosegue col raccontare le indagini, gli incontri tra il commissario e Junko.

Nel frattempo si prosegue con l'inserire spunti che riesce difficile far aderire alla componente più “realistica” della vicenda: come giustificare Sato che vede il suo doppelganger in giardino o ascolta voci misteriose sui nastri registrati? Si resta quindi volutamente in una terra di mezzo mescolando horror e thriller, abbondando con effetti sonori (fievoli fischi, lo sferragliare del treno, il vento...) che regalano al girato una dimensione quasi onirica e lavorando bene sulle immagini nelle scene di maggiore suspense, quando negli angoli della casa si materializza il fantasma (?) della bimba in abito verde. Le note dolenti riguardano soprattutto le deboli fasi interlocutorie, una recitazione fin troppo spenta e una regia che manca decisamente di dinamicità. Nient'affatto disprezzabile, ad ogni modo, pur con i suoi difetti e una lentezza di fondo che ne pregiudica in più momenti la godibilità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/10/23 DAL DAVINOTTI
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Schramm 26/07/24 20:42 - 4020 commenti

I gusti di Schramm

Refrattario a canoni codici automatismi horror, Kurosawa inaridisce subito il terreno di anticrittogamici sociologici filosofici psicologici. La parapsicologia è tale finché resta ipotetica. È sempre tutta da dimostrare e confutare e la realtà ha sempre il peggior meglio in uno schermo-storia zona morta per eccellenza (dato il procedere per torpidi micro-blocchi non è del tutto un complimento). L’idea di una medium assassina suo malgrado del corpo ricercato capitatole per capriccio del caso è da applauso, ma il collezionista di timori e tremori rischia colpi di sonno e imprecazioni.

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