Scusi, dov'è il west? - Film (1979)

Scusi, dov'è il west?
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Frisco Kid
Anno: 1979
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Scusi dov'è il west?"

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Aldrich al penultimo film piazza un rabbino nel far west e azzarda una strana commedia che ben poco diverte. Si lancia nell'avventura e sceglie come vero protagonista un personaggio davvero insolito cui Gene Wilder contribuisce a donare un'aria stralunata e fuori dal tempo che permette di cambiare il punto di vista rispetto a un genere codificato come pochi (e che anche per questo, va detto, è stato oggetto di parodie e rivisitazioni di ogni tipo). Partito dalla Polonia per raggiungere il "villaggio" di San Francisco dove insediarsi come rabbino e sposare una donna di cui ha solo un ritratto, Abramo Belinksi, che mai si separa dal suo cappello nero e dalla Torah, sbarca nella...Leggi tutto Filadelfia del 1850. Perde però il treno per Frisco, partito il giorno prima (c'è la febbre dell'oro laggiù!), e s'accoda a due loschi figuri che per 50 dollari accettano di accompagnarlo fin lì col loro carro. Poco dopo esser partiti, però, sbatton giù il poveretto e si tengono tutto il suo denaro, abbandonandolo nelle campagne solo e sperduto. L'incontro con Tommy (Fors), un bandito dal cuore tenero, lo salverà da più di un impiccio e i due faranno coppia fissa a lungo, traversando deserti e lande desolate a cavallo, fuggendo da chi li insegue dopo la prima rapina in banca e finendo catturati dagli indiani. Ma è l'atteggiamento risoluto e ostinato del rabbino a colpire: non cavalca il sabato, si rifiuta di usare le armi, predica la non violenza sempre e comunque, non capisce comportamenti che noi diamo per consolidati e naturali, nel Far West, facendo imbestialire Tommy il quale però, chissà perché, non lo abbandona mai al suo destino. Una coppia bizzarra, non c'è dubbio, ma che per riuscire a rendersi davvero simpatica avrebbe avuto bisogno di una sceneggiatura più brillante. Invece quel che accade sembra ripetersi con minime varianti dovute semplicemente alla diversità dei loro interlocutori. Troppo poco per giustificare ritmi catatonici da western quasi d'autore (non che Aldrich non lo sia) applicati a un genere che poco li accetta per natura. Tanto che forse lo spasso maggiore ce lo regala Oreste Lionello col suo virtuosistico doppiaggio di un Gene Wilder dall'accento straniero spesso in difficoltà con la lingua. Ford fa sostanzialmente da spalla: rappresenta la tradizione, l'aggancio al western che, col suo comportamento da cowboy tipicizzato, permette di far risaltare i contrasti con l'approccio bizzarro del rabbino. I due insieme suscitano tenerezza e lo sanno (si veda quando Tommy abbraccia l'amico per scaldarsi di notte), la regia provvede a muoverli in ambienti sempre ben ripresi (anche se la ricostruzione storica talvolta suona fasulla) ma non riesce ad appassionare nemmeno in presenza di scene sulla carta spettacolari (il doppio salto dalla rupe col cavallo). E il finale, con l'accenno all'immancabile duello, chiude senza gloria un film tronfio che non ingrana mai e che troppo di rado regala qualche sana risata liberatoria. La recitazione è di qualità, la confezione anche meglio, ma tutto è condotto sottotraccia, con l'ambizione di fare del cinema di qualità dimenticando che una commedia ha i suoi tempi, da rispettare. Anonima pure la colonna sonora.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/03/07 DAL BENEMERITO SADAKO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/12/20
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Sadako 17/03/07 16:03 - 177 commenti

I gusti di Sadako

Vecchio West, 1850... un rabbino (Wilder), partito dalla Polonia alla volta di San Francisco, subisce ogni sorta di disavventura. Solo un bandito (Ford) troverà il "coraggio" di aiutarlo, portandolo praticamente per mano attraverso il deserto, contro gli indiani (un grande Bisoglio a capo della tribù) e contro banditi molto più cattivi di lui. Una regia esperta, un ottimo doppiaggio e le splendide ambientazioni, che nulla hanno da invidiare ai "veri" western, lo rendono un film da non perdere.

Pigro 2/04/09 08:53 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Rabbino polacco in viaggio verso San Francisco incontra un avventuriero: ne esce fuori una strana coppia che ben rappresenta l'humus originario dell'America, e cioè la spinta religiosa da una parte e lo spirito di conquista dall'altra. Aldrich costruisce un curioso film di partecipata parodia del genere western, riuscendo a mettere a segno alcune divertenti situazioni, basate soprattutto sul confronto tra i precetti ebraici e la dura realtà del Far West. Esilarante Wilder, ma il film ha qualche momento di stanca.

Galbo 6/04/09 06:59 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

Penultimo film del grande Robert Aldrich e suo esordio in un genere a lui estraneo, la commedia. L'ambientazione (la California del 1850) lo portano nel cuore di un'epoca cruciale della nazione americana e nonostante i toni leggeri è palese il tentativo del regista di esaminare la psicologia dell'americano del periodo, tentativo solo in parte riuscito forse per la poca dimestichezza del regista con il genere brillante. L'elemento migliore del film è il rapporto tra i due protagonisti ben interpretati da Ford e Wilder. Brutto il titolo italiano.

Daniela 7/04/09 18:27 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Forse tirato un po' troppo per le lunghe, però un western particolare, godibilissimo, non una parodia in senso stretto in quanto la comicità non nasce dallo stravolgimento dei luoghi comuni del genere ma dalla contrapposizione fra la mite testardaggine del rabbino, ben deciso a seguire i suoi precetti in qualsiasi situazione per quanto pericolosa, e il realismo scalcinato del bandito, che cerca invece di salvare la pelle di entrambi. Wilder e Ford sono una coppia brillante di inaspettato affiatamento e grande simpatia.

Lupoprezzo 6/03/11 22:24 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

Divertente viaggio attraverso l'America pionieristica fatta di differenti razze e culture, vissuto attraverso gli occhi di un rabbino sempliciotto (Gene Wilder) e un cowboy dal cuore grande (Harrison Ford). Una parabola gentile sull'amicizia e sull'ingenuità, discretamente gestita dal regista che indovina più di un passaggio. Buon film, anche se tirato un po' troppo per le lunghe. Convincenti le prove degli attori.

Pinhead80 1/06/12 11:31 - 4759 commenti

I gusti di Pinhead80

Davvero molto divertente questo western road movie diretto da Aldrich che vede come protagonisti il duo Wilder (rabbino polacco) e Ford (rapinatore). Il viaggio da una parte all'altra dell'America è condito dalle avventure/vicissitudini dei due protagonisti, ma è anche il pretesto per una bellissima storia d'amicizia. Unica pecca forse è la durata del film che, soprattutto nell'ultima parte, si trascina un po' senza nulla aggiungere a quanto visto prima.
MEMORABILE: Wilder e Ford ospitati dei monaci votati al silenzio.

Hackett 1/12/19 12:34 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Tra on the road western e storia di amicizia, seguiamo le peripezie di due improbabili amici attraverso l'inospitale west. La scrittura è interessante e riesce a coinvolgere lo spettatore in una storia senza picchi ma che sa rendersi gradevole. La differenza la fa il sempre bravo Gene Wilder, che dà vita a un rabbino poco motivato che resta negli annali del genere. Misurato e propedeutico il giovane Harrison Ford.

Rambo90 1/03/20 22:52 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Un film insolito per Aldrich, che gira praticamente un buddy movie in salsa western, puntando efficacemente l'enfasi sulla diversità culturale dei due protagonisti. Si sorride spesso ma non manca la ruvidità di altri western del regista, con l'America che rimane pur sempre un luogo inospitale e di banditi. Wilder ricopre egregiamente il suo ruolo, ben affiatato con Ford che in pratica rifà Han Solo ma vestito da cowboy. Leggermente lungo, ma una commistione di generi riuscitissima.

Paulaster 9/07/21 10:35 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

Un rabbino polacco e un fuorilegge raggiungono San Francisco per il matrimonio del primo. Una commedia, per larghi tratti, in cui la semplice sceneggiatura (dopotutto i due fan solo pochi incontri) si basa sulla parlata improvvisata del protagonista e su qualche implicazione religiosa. Wilder si trova a suo agio sia nelle facezie che nei ragionamenti politicamente corretti; Ford serve soprattutto per salvargli la pelle e mostrargli la strada. Discrete le location polverose, anche se si poteva fare qualche sforzo in più nella ricostruzione storica dell'anno 1850.
MEMORABILE: Non cavalcare il Sabato; La rapina ai passeggeri sul treno; Il fulmine e la pioggia; L’omicidio in spiaggia.

George DiCenzo HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Incontri ravvicinati del terzo tipoSpazio vuotoLocandina La 9^ configurazioneSpazio vuotoLocandina Ritorno al futuroSpazio vuotoLocandina L'esorcista III
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Ciavazzaro • 10/11/09 09:25
    Scrivano - 5591 interventi
    La parte di Harrison Ford inizialmente doveva andare a John Wayne,che seppur convinto e interessato al ruolo,rifiutò quando scopri' che il suo salario sarebbe stato più basso del solito.

    Fonte:Imdb