Oxford contre Martigues - Corto (1912)

Una partita di rugby si propaga ben presto al di fuori del campo, portando scompiglio in vari luoghi. L'idea di partenza sarebbe anche simpatica, ma è mal realizzata e il divertimento latita non poco. Difficile ridere o sorridere di questo guazzabuglio caotico che ha però almeno il "pregio" di durate solo quattro minuti. Si salva dalla monopalla per il dinamismo e lo spunto iniziale.

Si presume che la partita di rugby citata nel titolo si giochi a Martigues, città sulla Costa Azzurra, visto il finale del film, ambientato sulla costa. Quest'ultimo è un tocco discreto per un film sostanzialmente brutto, che si basa su un'unica idea. Una volta che la palla finisce fuori dal campo, non si continua con un'altra, forse perché non c'è, per cui tutti si lanciano a inseguirla, causando danni assortiti, ma prevedibili. Per cui il film non diverte, tranne che - e pure poco - in casi rarissimi, come la discesa per il ripido pendìo.

La partita di rugby tra Oxford e la cittadina francese sulla Costa Azzurra parte male e finisce peggio. Lo spunto di partenza è spiritoso, e qua e là ci sono anche situazioni divertenti, come l’assurda mischia iniziale o il rotolare collettivo giù dalla collina, e perfino il finale marino. Il problema è, al solito, l’attrazione del regista per le scene di distruzione delle scenografie, come sempre gratuite, che rendono il corpo centrale della pellicola piuttosto caotico e che comunque non fa proprio ridere.

Uno spunto simpatico (l’inseguimento di una palla ovale attraverso gli scenari più disparati) che si traduce in una sequenza di situazioni ripetitive e fracassone che stancano ben presto e di cui l’unico aspetto veramente apprezzabile è la coordinazione delle acrobazie degli attori-atleti. Teoricamente potrebbe durare (e tediare) all’infinito, invece molto saggiamente il tutto viene limitato in quattro minuti.

Quella che dovrebbe essere un'intrigante e avvincente partita di rugby tra Oxford e Martigues diventa ben presto una situazione grottesca fatta di inseguimenti e distruzioni a causa della palla che finisce fuori dal rettangolo di gioco. Durand è un vero e proprio specialista di opere di questo genere. Qualsiasi siano i protagonisti e qualsiasi sia la trama alla fine spesso tutto si trasforma in una baraonda infinita in cui le scenografie vengono tritate senza ritegno e dove la confusione diventa la vera e propria protagonista della vicenda a prescindere dagli attori in carne e ossa.