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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/03/22 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 20/03/22 15:00 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Inizia con una Quentin-speech su Mann (e non sarà un caso se da lì la ost prenderà crespe tangerinedreamy), prosegue con la locked-in syndrome, in sommesso millenovecentodiciassettesimo. Dalla terra all'asfalto, Fingleton sembra più interessato a urlarci “Guarda ciccio, senza mani!” che non ad affogarci nell'adrenalina. L'anima della festa è la mdp, che copula con uno script più virtuosistico che virtuoso in un survival singolarmente anemico ma astuto come il suo protagonista. Quelle manovre così precise perfette pulite che strappano l'applauso rischiando grossi dosaggi d'antipatia.
MEMORABILE: Troy; Ost; Finale.

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  • Discussione Schramm • 20/03/22 15:08
    Scrivano - 7694 interventi
    il covid ha imposto nuovi sistemi di rappresentazione e singleton accetta la sfida di un survival al 95% ambientato in una locartion. un esercizio di bravura, quasi un locke formato chosen quasi interamente pianosequenziato (ma ovviamente il respiro ipnotico di 1917 è ben altra cosa) che forse non mozza il fiato ma sa sempre come non far scendere la curiosità sotto la soglia e che pur atteggiandosi a primo d'ogni classe non può non strappare l'applauso, anche solo per come si tirano (fin quasi a rischiare di spezzarle) le fila nei 10' finali. molto bella la ost, che rimanda congenialmente e funzionalmente ai tangerine dream del Mann più volte citato in corso d'opera.

    la cosa più curiosa di tutte che lo rende, visto ora, ancor più straniante e tensivo sono i numerosi rimandi ante-bellum a Kiev e all'Ucraina: una di quelle serendipità che speziano più ancora, senza volerlo, l'opera.
    Ultima modifica: 20/03/22 15:13 da Schramm