Night vision - La visione del demonio - Film (1987)

Giovane, aspirante scrittore, si trasferisce dalla provincia del Kansas alla grande città sperando di trovare la vena giusta per scrivere un best-seller. Si piazza nella camera scalcinata di una pensione con la sua ingombrante macchina da scrivere e nel frattempo trova lavoro in una piccola videoteca, dove peraltro si innamora della apparentemente scorbutica ragazza che sta al banco. Una sera, per strada, salva un ladruncolo da mezza tacca dall'aggressione di strani tipi e questi, per ringraziarlo, gli regala un videoregistratore rubato da poco insieme a una vhs horror. Da qui il film, che si manteneva sulle coordinate di un giovanilistico metropolitano abbastanza canonico, pur se dai tempi lenti e...Leggi tutto dominato dallo sguardo perennemente perso del protagonista (verginello sprovveduto dall'aria tenera), si trasforma in un incubo para-lynchiano, in cui non ci si capisce più molto: la tv va avanti da sola e non c'è verso di spegnerla, mostra disturbi alternati a voci sussurrate incomprensibili, dallo schermo cola sangue di gatto (identificato come tale dalla polizia), il romanzo del ragazzo sembra prender vita quasi autonomamente senza che lui si renda nemmeno conto di cosa stia scrivendo, gli incubi seguiti alle nottate passate davanti alla tv disturbata si confondono con la realtà e, almeno quello, la giovane della videoteca si dimostra disponibile e si porta a letto il timidone. Il quale ci fa sesso sì, ma sempre pensando al suo romanzo e a quello che sta succedendo (facendo giustamente imbestialire la partner). Da dove viene il videoregistratore stregato? Pare da una setta di strane persone (identificate dal ladruncolo come hare krishna!) che abita lì nei pressi e di cui ben poco si saprà, mentre il film si avvia al confuso epilogo tra morti enigmatiche e colpevoli che sfuggono (anche al detective che indaga sul caso). Low budget che svela se stesso già dalle prime due scene, poverissimo e con una sceneggiatura abbozzata che si preoccupa di descrivere con una certa cura solo due personaggi: la commessa della videoteca (interpretata anche con bella verve) e il ladruncolo (bello vispo anche lui). Al protagonista non resta che aggirarsi catatonico per il set con lo scopo di dare la sensazione di essere l'ingranaggio di un disegno misterioso di cui non comprende nulla. La scena di sesso dura una vita, il montaggio sembra seguire un copione inesistente, i buchi di sceneggiatura si moltiplicano a dismisura e al povero spettatore non resta che seguire il film magari lasciandosi ammaliare dal clima quasi surreale che il regista Michael Krueger impone, unica speranza per non annoiarsi mortalmente quando presto si capisce che le idee sono due o tre in totale...

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