Money shot: La storia di Pornhub - Documentario (2023)

Celebre sito per adulti, PornHub è stato oggetto di varie controversie nel corso degli anni, legate alle accuse di mostrare materiale senza l'autorizzazione dei soggetti presenti nei filmati, e di materiale pedopornografico. Il documentario, che ricostruisce sinteticamente la storia del portale, si occupa anche di questo ma l'aspetto più rilevante è la dimostrazione della capacità dei "gestori" di avere "sdoganato" (con grande senso del marketing) il sito, diventato (anche) un fenomeno di costume al di là delle sue caratteristiche. Forse sintetico ma interessante.

Fondata in Canada nel 2008, nel giro di pochi anni la piattaforma di condivisione Pornhub è diventata uno dei siti più frequentati al mondo garantendo enormi profitti ai suoi gestori. Il documentario ne illustra gli aspetti positivi per quanto riguarda la possibilità dei performers di lavorare in piena autonomia ma anche le criticità legate alla pedopornografia oppure alla presenza di video girati illegalmente o diffusi senza il consenso degli interessati. L'ambizione è probabilmente quella di offrire un quadro equilibrato, ma si traduce in un cerchiobottismo che lascia perplessi.

Scavalcata la breve distanza della manciata di minuti che devono assolvere alle fisiologiche funzioni/esigenze che sappiamo, la pornografia è noiosa, sì che quasi ogni speculazione psicosociologica e/o filosofica sui suoi oggetti e soggetti diventa facilmente meglio dei soggetti ed oggetti in sé. Siamo qui pienamente dentro il recinto di quel quasi: l'interesse di un report sulle controversie legali e massmediali di una piattaforma e di chi ci opera, scandito per il suo 90% a carriolate di screenshots e videochat, si traduce e sintetizza in pochi attimi in uno sbadiglio lungo 95'.