Film unico e quasi indescrivibile di Robles Godoy. Il protagonista prende possesso di una hacienda avuta in eredità, situata nel deserto peruviano. Godoy riesce a ben restituire con grande inventiva un discorso anche socioeconomico su di un paese in via di sviluppo, quale il Perù degli anni '70, con un racconto di allucinazioni e sogni, sempre in bilico con l'onirismo e certo gusto surreale per le immagini fantastiche, quasi da farne una via peruviana a Jodorowsky, o a Moctezuma. La capacità di Robles Godoy nel trasmettere mistero attraverso i paesaggi e la natura, è però unica.
MEMORABILE: I paesaggi della città antica di Ica, nel deserto; I contrasti dell'ambientazione ocra e fuori dal tempo del deserto e quelli di Lima, la metropoli.
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CuriositàZender • 18/04/23 07:29 Capo scrivano - 48908 interventi
Scrive Max dembo nelle note, ma riporto qui:
A tutto il 2022, l'unico film peruviano ad aver ottenuto la candidatura per Miglior film straniero, ai Golden Globe 1973. Nell'anno della vittoria come Miglior film americano per Il Padrino, si batté contro Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel e Sussurri e grida di Ingmar Bergman. Avanzata la candidatura agli Oscar 1973, in rappresentanza del Perù.