Luz: Il fiore del Male - Film (2019)

Classico esempio di film che può essere divisivo: per stavolta, in medio stat virtus. Da un lato, infatti, possono dare fastidio una certa supponenza (il regista è alla sua opera prima); certe gratuità (i cromatismi modificati al computer) e su tutti uno stile urlato che abusa fastidiosamente della voce fuori campo. Dall'altro va ammesso che visivamente ha delle qualità e soprattutto che risulta riuscita la descrizione di una comunità in cui il fanatismo religioso la fa da padrone con tutte le conseguenze negative del caso. Niente per cui gridare al miracolo ma nemmeno alla ciofeca. 

In una comunità ispanofona post-apocalittica che sopravvive a fatica in un lisergico Eden in Technicolor, un profeta-patriarca chiamato El Señor (Osorio) annuncia il ritorno salvifico del Messia sotto forma di un mutacico bimbo albino (Camacho): è solo l'inizio della fine... Folk horror interamente imperniato sull'equivalenza faustiana fra bene e male e sulla scissione insanabile fra bestiale istinto di sopravvivenza, ambizioni personalistiche e catarsi purificatrice: idea buona, risultato un po' farraginoso, costellato di vicoli ciechi che sarebbe stato invece meritorio imboccare.