Le bourreau turc - Corto (1903)

In questo cortometraggio si possono apprezzare le due anime – macabra e scherzosa – del cinema fantastico di Méliès: un boia turco mozza le teste dei condannati con un colpo di scimitarra, ma poi queste riprendono vita e vanno a ricongiungersi ai corpi, che quindi si vendicheranno del loro carnefice, a sua volta anche lui tagliato a metà e poi ricomposto... Più che buoni gli effetti speciali e l’ambientazione, che evoca il Medio Oriente con costumi, palme e bazar.

Il boia decapita quattro condannati, ma le teste ritornano al loro posto. Corto di ambientazione esotica (e perciò più truce, trattandosi dei proverbialmente temibili turchi) e di atmosfera vagamente horror. Nella sua semplice linearità, la storia è molto ben godibile e impressionante, sia pure con l'inevitabile gusto grottesco (non male la grossa scimitarra impugnata dall'esecutore, il quale, francamente, sembra fregarsene del suo ruolo) che accompagna queste pellicole di Méliès.

Ebbeni sì, potremmo pensare in un primo momento di assistere a un vero e proprio horror fatto di decapitazioni, senonchè il genio di Méliès trasforma questa situazione in un divertentissimo corto fatto di sciabolate e inseguimenti. Belli gli effetti speciali che migliorano nell'effetto visivo e quindi in qualità. Il ribaltamento di situazione è efficace e funzionale alla vicenda. Da gustare.

Georges Méliès dirige un cortometraggio dall'insolita ambientazione orientale (siamo in Turchia come da titolo). Nel taglio delle teste compiuto dal protagonista a danno di un gruppo di malcapitati si intravede una natura un pò "gore" del prodotto nel quale poi si innestano gli elementi spettacolari e fantasiosi tipici del cinema dell'artista francese. Godibile.

Notevole corto (poco meno di due minuti) di Méliès, nel quale il meccanismo illusionistico, davvero notevole, è inserito in una narrazione di ambiente esotico, con risvolti che, inizialmente macabri, si trasformano via via in giocosi. Molto interessante: ***

Notevole corto (circa 2 minuti) diretto, con la consueta fantasia, da Méliès. I "soliti" effetti speciali del regista sono ben inseriti all'interno di una storia ben articolata e divertente. Simpatica la trovata dell'enorme sciabola con cui il boia riesce a tagliare quattro teste in un colpo solo (e che poi verrà usata proprio contro il suo proprietario). Una storiella di fantasia ben condotta e (per i tempi) ottimamente realizzata.