La regola d'oro - Film (2020)

Indubbiamente interessante l'idea di raccontare il post sequestro di un soldato italiano in Siria, perseguitato senza pietà dai media. Buona l'interpretazione di Liberati e Pesce, ma il resto non convince: la narrazione segue il solito iter presente-passato-presente e va sfaldandosi inesorabilmente quando sposta l'attenzione sulla figura di Massimo, sino ad arenarsi nella parte finale. Cupo, lacunoso e insoddisfacente.

Un film a metà, che pone sul tavolo quesiti interessanti ma non li sviluppa a dovere. Ne fanno le spese anche gli attori, a iniziare da Liberati il cui personaggio richiede di penetrare a fondo nell'animo tormentato del soldato e del suo rapporto con quanto ha vissuto e quanto trova ad aspettarlo al ritorno in patria. Poteva aiutare l'alchimia con Pesce, che a sua volta deve fare i conti con alcuni cliché legati al circo mediatico e ai problemi familiari ormai di moda in ogni dramma che si rispetti. Lunardelli tenta un approccio poco urlato ma diverse componenti gli scappano di mano.