La giungla degli implacabili - Film (1955)

La giungla degli implacabili
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Titolo originale: The Colditz Story
Anno: 1955
Genere: guerra (bianco e nero)
Note: Soggetto basato sul libro di memorie scritto da Pat Reid, un ufficiale dell'esercito britannico che fu imprigionato nel Castello di Colditz in Sassonia durante la Seconda Guerra Mondiale.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/03/21 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 19/03/21 14:37 - 12814 commenti

I gusti di Daniela

Germania 1940. I tedeschi internano vari ufficiali alleati di differenti nazionalità che hanno già messo in atto tentativi di fuga nel Castello di Colditz, ritenuto a prova di evasione... Una didascalia avverte che i fatti narrati sono reali ma il film paradossalmente pare poco verosimile: quando non giocano a palla nel cortile, i prigionieri passano il tempo a scavare gallerie ed i tedeschi, nonostante i proclami, appaiono piuttosto tolleranti oltre che inetti. Salvo un paio di occasioni, manca quel senso di tensione e pericolo che rende avvincenti film di questo tipo. Deludente.

Cotola 22/04/23 18:20 - 9187 commenti

I gusti di Cotola

Tratto da una storia vera, appare però poco verosimile. Difficile credere che in un campo di prigionia tedesco, tutti se ne possano andare in giro quasi liberamente, facendo e disfacendo un po' quel che vogliono. Così come appaiono troppo "bonaccioni" e quasi "amichevoli" i nazisti. Ciò non è un bene perché smorza la tensione narrativa. Stonate pure le coloriture leggere. Interessanti invece si rivelano le dinamiche del campo legate alla nazionalità. Si lascia guardare piacevolmente, senza annoiare ma senza nemmeno avvincere come ci si aspettarebbe da un film di questo tipo.

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  • Curiosità Daniela • 21/03/21 08:54
    Gran Burattinaio - 5934 interventi
    Tanto inverosimile da essere vero 

    La storia raccontata nel film sembra peccare di verosimiglianza eppure pare che trovi riscontro nei fatti.
    Il medievale castello di Colditz in Sassonia venne adibito dal 1939 al 1945 a campo di prigionia per ufficiali alleati britannici, francesi, olandesi e polacchi.
    Nonostante fosse un campo di massima sicurezza sorvegliatissimo (300 guardie tedeschi per circa 500 prigionieri) tanto da essere definito  da Hermann Göring a "prova di fuga". fu teatro di numerosi tentativi, fra i quali alcuni andati a buon fine.

    I tentativi avvennero generalmente attraverso lo scavo di gallerie, ma vennero usati anche travestimenti di divise tedesche e furti di automezzi. Addirittura due aviatori inglesi provarono a costruire in segreto un aliante, anche se poi non lo utilizzarono,
    Queste vicende rocambolesche, che ridimensionano il mito dell'efficienza tedesca, hanno ispirato non solo il film diretto da Hamilton ma anche vari prodotti televisivi tra film e serie tv, ed inoltre alcuni videogames.

    Chi volesse ulteriori informazioni sul Oflag IV C. (questo il nome in codice del campo) può documentarsi qui in italiano oppure qui più diffusamente in inglese.