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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/02/11 DAL BENEMERITO GURU
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Guru 3/02/11 23:45 - 348 commenti

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Non entusiasmante, il film all'epoca ebbe più furor di popolo che di critica. Buona la sceneggiatura (tra gli altri Monicelli e Steno), la fotografia un po' meno. I luoghi nei quali si svolge gran parte della vicenda ricostruiti fedelmente a Nettuno (Forte di Belogorsk) sono freddi e senz'anima. La performance di Gassman nel contesto pecca di troppa teatralità. Il romanzo di Pushkin verrà nuovamente riproposto nel 1958 da Lattuada, con Silvana Mangano nell'interpretazione di Masha, nel film "La tempesta".

Daniela 22/10/16 11:00 - 13010 commenti

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Trasposizione corretta ma un poco anonima del romanzo breve di Puskin, che può contare sull'interpretazione assai convincente di Nazzari nei panni del ribelle Pugacioff. In parte anche Gassman, impegnato in uno dei suoi ruoli da fellone tipici in quegli anni, e gustosa la coppia Almirante-Ninchi. I punti deboli della pellicola sono, oltre ad una certa piattezza figurativa, nonostante la fotografia di Aldo Tonti, i passaggi romantici, affidati ai giovani amorosi Danova e Dilian, il primo troppo impettito, la seconda tremula e sdolcinata.

B. Legnani 26/12/21 22:44 - 5617 commenti

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Decorosissimo adattamento (con non pochi cambi) del romanzo di Puškin. Si ricordano più le diseguali interpretazioni che la trama. Nazzari fa sorridere, con l'affiorante cadenza sarda che mal si sposa ad un cosacco. Gassman (qui nel ruolo del cattivo) convince ben più del rivale in amore, impersonato da Cesare Danova. La Dilián, che veniva dai telefoni bianchi, riesce a cavarsela per l'intensità del ruolo, calando un po' nel finale. Ma a svettare su tutti sono i meno giovani: poderosa la grande Olga Solbelli, insuperabile come zarina, e rigido some si conviene l'inflessibile Tumiati.

Reeves 24/06/23 09:30 - 2672 commenti

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Primo grosso impegno produttivo per Dino de Laurentiis, corretta e a tratti spettacolare trasposizione per immagini di uno dei più famosi romanzi della letteratrura russa. Gli attori sono tutti in parte, ma ciò che colpisce è soprattutto la frequenza di grandi scene di massa, piuttosto inusuali per il cinema dell'epoca, che fanno intravvedere il modo di produrre di De Laurentiis.

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  • Curiosità Daniela • 22/10/16 11:10
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    La figlia del capitano è un romanzo storico dello scrittore russo Aleksàndr Sergéevi
    Puškin, pubblicato nel 1836.
    Portato più volte sullo schermo in Russia, ha avuto particolare fortuna cinematografica nel nostro paese.

    La figlia del capitano di Camerini (1947) e La Tempesta di Lattuada (1958) non hanno in comune solo la fonte letteraria, essendo tratti dal romanzo di Puskin.
    Infatti è lo stesso il direttore della fotografia Aldo Tonti (bn per il primo, colori per il secondo) e compare nel cast di entrambi Vittorio Gassman: nel film di Comencini interpreta il ruolo del mascalzone Svabrin, in quello successivo ricopre il breve ruolo dell'accusatore nel processo per tradimento a cui è sottoposto
    Piotr Grinov.

    Nel 1965 venne trasmesso dalla RAI uno sceneggiato in sei puntate, intitolato La figlia del capitano, diretto da Leonardo Cortese, protagonisti Lucilla Morlacchi e Umberto Orsini.

    Le musiche della fiction furono curate da Piero Piccioni, autore anche della colonna sonora de La Tempesta, mentre il ruolo di Pugacév venne ricoperto da Amedeo Nazzari, che già lo era stato nel 1947 per Camerini.

    L'ultima trasposizione italiana si ha avuta nel 2012 con una miniserie diretta da Giacomo Campiotti e co-prodotta da Edwige Fenech che si è riservata la parte della zarina Caterina II di Russia.
  • Curiosità Reeves • 24/06/23 09:33
    Formatore stagisti - 746 interventi
    De Laurentiis all'epoca era in società con Luigi Rovere e la loro società aveva sede a Torino. Per il film fecero molti sopralluoghi nella zona di Pinorolo, ma poi girarono il film in Lazio. Quei sopralluoghi saranno però utili a de Laurentiis per la realizzazione dieci anni dopo di Guerra e pace, girato proprio nella zona di Pinerolofonte.

    Fonte: intervista a de Laurentriis in Capitani coraggiosi, Electa