L'assommoir - Corto (1908)

Mediometraggio (oltre 35') tratto da "L'ammazzatoio", di Émile Zola. Ne sfronda sensibilmente la trama, come è ovvio, ma ne conserva intera la cupezza, per via dell'ambiente degradato che ne è pieno scenario, ricco di sfruttamenti, tradimenti, fughe, cattiverie, alcolismo, morte. Il tutto con presenza dell'assenzio, bevanda all'epoca (per lungo tempo e ancor oggi) al centro di grandi polemiche. Bene recitato, bene messo in scena, esprime una capacità narrativa e una gestione complessiva davvero notevole (siamo nel 1908). Senz'altro fra gli esiti migliori di Albert Capellani.

Il romanzo di Zola in pillole, anzi in una reinterpretazione che riscrive la trama nel senso di uno scontro tra la protagonista e la sua vendicativa antagonista, e d’altra parte ci accompagna negli ambienti popolari della storia con acuta capacità descrittiva. Nonostante la breve durata (35 minuti) il piglio è quello del romanzone mélo, che si dipana dall’officina alla taverna, dal giardino della festa all’abitazione decorosamente misera. Con un Arquillière in crescendo interpretativo fino alla virtuosistica e un po’ gigiona lunghissima agonia.