Frogman - Film (2023)

Un filmmaker trentenne torna nella cittadina natale per trovare Frogman, una creatura leggendaria da lui stesso immortalata da piccolo in un filmino casalingo bollato come falso. Un film nato da un'ambizione sincera, che si sforza di trovare un proprio linguaggio estetico votato alla verosomiglianza, ma che in fondo racconta una storiella semplice, con uno sviluppo quasi ridicolo e con troppi cliché. Impossibile poi non avere la sensazione di già visto: in alcune scene, nel bosco, si ricalca quasi pedissequamente il migliore della sua stirpe, il sempiterno The Blair Witch Project.

Delle mutazioni tecniche estetiche immaginifiche arditamente in atto nell'horror sembra fregare picche a Cousins, ancora fermo ai due eureka di un trentennio prima magari convinto che possano rifare colpo: riacciuffa bel bello tutto quanto di peggio la neo-stregoneria ebbe a propinare in nome di un nuovo mito-brand-trend e devoto al difettario di v/h/s srotola chilometri di nada su nastro magnetico defrogmentando il disco dell'immaginazione e della nostra pazienza. Nel '97 avrebbe monetizzato alla grande, oggi non è difficile figurarsi Kermit che lo cita in giudizio per danni morali.