Kept woman - Rapita - Film (2015)

Kept woman - Rapita
Locandina Kept woman - Rapita - Film (2015)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Kept Woman
Anno: 2015
Genere: thriller (colore)

Cast completo di Kept woman - Rapita

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La nostra recensione di Kept woman - Rapita

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Piccolo film che rielabora temi e situazioni fruste per uscirsene a sorpresa vincente, con un andamento piacevole e qualche idea scenografica niente male che dà quel tocco weird in più cui certi film non possono rinunciare se vogliono rimanere in qualche modo impressi nella memoria dello spettatore. In fondo il titolo (quello originale pure di più) già dice tutto: la vittima del rapimento è Jessica Crowder (Ford), grafica con velleità da detective che si trasferisce in una nuova casa assieme al suo fidanzato dopo aver subito un furto. Tutto lindo, tutto bello; persino il vicino (Benson), che si presenta baciando la mano e offrendo una bottiglia di ottimo vino....Leggi tutto D'accordo, sembra un tipo un po' strambo, professore universitario di "studi maschili" ("tecnicamente il mio corso si chiama Uomini e mascolinità") dal look stravagante e l'atteggiamento equivoco, ma magari è solo un po' naif... Invece no: ben presto invita Jessica a casa, la cloroformizza e se la porta giù nel seminterrato, una sorta di rifugio antiatomico arredato in stile America Anni 50 coloratissimo: pareti gialle, mobili rosa e violetti, elementi rossi, porte blindate con apertura a combinazione e laggiù un'altra donna, Robin (Wilson), stonata pure lei e a quanto pare innamoratissima del suo carceriere. Già, perché da lì non si esce, questo è chiaro. L'obiettivo di Simon è far convivere le due donne nel suo harem personale, dove dovranno imparare ad adorarlo. Fuori intanto il povero fidanzato di Jessica non sa che pesci pigliare: avevano avuto un piccolo diverbio, d'accordo, ma sparire così non esiste. Prova anche a sentire uno degli amici di lei, uno del giro dei detective in erba: qualche idea la dà, ma poca roba. Il film lo fanno la vita sotterranea, il rapporto tra le due donne e con Simon, ai confini della follia (tutti da godere gli abitini rétro che l'uomo le obbliga a indossare) ma senza mai uscire dalla giusta misura. Shaun Benson la faccia dello squilibrato controllato la sa fare, la sceneggiatura di Doug Barber e James Phillips fila, la regia di Michel Poulette (canadese come il film, nonostante qualche esterno “di rappresentanza” a New York) utilizza bene la tensione perennemente latente superando la media televisiva nonostante un finale che lascia abbastanza delusi per la gestione troppo standard. Così come tutto ciò che accade esternamente alle stanze della prigione colorata non riesce a oltrepassare i confini della norma, con indagini modeste in attesa che soprattutto qualcosa faccia chi sta giù... Dosando la violenza in esplosioni sporadiche e presto rientrate Poulette mantiene un encomiabile rigore che rende piacevole il film, ben interpretato anche dalla Ford in un ruolo forse facile ma cui sa dare sfumature meno banali del previsto. Intrigante e non comune anche la figura della sua "compagna di cella". Considerata la buona fotografia e gli ovvi limiti dei film televisivi cui appartiene va premiato, nonostante l'ovvietà dell'insieme.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/20 DAL DAVINOTTI
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Anthonyvm 11/07/24 23:00 - 6556 commenti

I gusti di Anthonyvm

Amabile coppia in fuga dai pericoli della città si trasferisce in un bel quartiere di periferia; ovviamente andrà di male in peggio. Discreto thriller da piccolo schermo, che vanta uno script sufficientemente solido di matrice hitchcockiana (il vicino inquietante e i sospetti sul suo conto) e wyleriana (il cupo twist "collezionistico", notevole anche per il comparto scenografico degno di un designer di Stepford). Azzeccata in tal senso l'idea di fare della protagonista una detective amatoriale, un po' sprovveduta ma accorta e paziente. Dialoghi telefonati ma meno sciocchi del solito.
MEMORABILE: La casetta perfetta con donne servizievoli; La gelosia della "vecchia" moglie; Il trucco del rossetto e della torta al rabarbaro; Il finale col libro.

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