Jurassic Shark 2: Aquapocalypse - Film (2021)

Jurassic Shark 2: Aquapocalypse
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Jurassic Shark 2: Aquapocalypse
Anno: 2021
Genere: animali assassini (colore)
Note: Sequel di "Jurassic Shark" (2012).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' un po' come tornare agli Anni 20, quando Disney mescolava disegni e live action nelle sue Alice comedies. Qui l'elemento cartoonistico, ricreato in un 3d da barzelletta, è il solito squalo preistorico che ruggisce e si sposta più rigido di un baccalà. E' stato liberato dal sottosuolo - dove evidentemente giaceva da milioni di anni – dalle trivelle (unico elemento che ci collega al capostipite) di una piattaforma petrolifera, che ora lo tiene sotto controllo monitorandolo attraverso due “specialisti”: un mezzo disadattato...Leggi tutto e una tizia che seduta davanti al PC accanto a lui non si toglie gli enormi occhiali da sole manco in casa (né mai lo farà nel corso di tutto il film, lasciando molti dubbi sulla frase "Ha il Male negli occhi" detta da uno dei protagonisti e a lei riferita)... Non si sa peraltro come i due geni la monitorino, la pericolosa bestia, dal momento che se ne va in giro indisturbata a divorare i bagnanti della baia alla faccia di una specie di Popeye addetto alla sorveglianza del vicino porticciolo che fa di tutto per apparire una tragica caricatura dei marinai con pipa e cappello. A incuriosire è la sottotrama riguardante un furto di famosi dipinti da parte di ladri che pare siano scomparsi proprio nella zona senza lasciare traccia: l'idea, che poteva anche essere curiosa, è però buttata lì come nemmeno ci si può immaginare, ripresa ogni tanto e destinata a non avere alcun tipo di conclusione, lasciata in sospeso come non fregasse nulla a nessuno. Due ragazzotti che bazzicano il porticciolo, tuttavia, si mettono in testa di cercare i dipinti scomparsi partendo in barca e finendo nel territorio del predatore, il quale non aspetta altro che di far spuntare dall'acqua il suo pinnone scalfito dal tempo per dirigersi sugli incauti. Altre vittime potenziali (oltre ai due addetti al PC chiamati in un secondo tempo ad annientare lo squalo sfuggito chissà come al loro controllo) sono due lavoranti della piattaforma, di cui uno, Jeff Kirkendall (è Devin, il biondo), pare l'unico del cast con un minimo di curriculum alle spalle, pur se relativo a film minori. Scampati all'esplosione della piattaforma si ritroveranno in una sorta di stagno piazzato lì nei pressi (mah) dove comparirà in breve pure lo squalo, il quale si aggira senza problemi anche su fondali di poche decine di centimetri. Insomma, la domanda che ci si pone è sempre la stessa: ma gli autori ci fanno o ci sono? Considerati i precedenti, la risposta ormai chiara è la prima: sapendo benissimo quale sia il pubblico di certi film, l'habitué Mark Polonia scende sempre in più basso nel low budget scherzandoci sopra, producendo gli effetti speciali volutamente più orrendi che si possano immaginare per far sghignazzare il suo pubblico; lo squalo ad esempio, quando attacca, è spesso una sagoma bidimensionale monocolore che sfreccia veloce nell'aria per abbrancare la sua vittima, che si limita a urlare mentre si sprecano i primi piani su dentature in movimento che nel caos generale liberano un liquido rosso da schizzarsi un po' qui un po' lì. Gli attori faticano a rimaner seri (talora nemmeno ci riescono), la sceneggiatura è scritta in due minuti, le incoerenze non possono esser considerate tali e ci si balocca con dialoghi patetici recitati alla bell'e meglio. Insomma, la deriva del sottogenere ha raggiunto e superato la soglia del ridicolo volontario offrendo quasi sempre film programmaticamente tremendi... Particolarmente agghiacciante il prologo nella preistoria, che cita Spielberg nella grafica dando se non altro – e a differenza del numero uno, che scomodava l'aggettivo giurassico esclusivamente per indicare l'età “avanzata” del pescecane - un perché al titolo. Finale talmente sbigativo e mal girato che non ci si crede...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/21 DAL DAVINOTTI
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  • Discussione Capannelle • 9/09/21 20:09
    Scrivano - 3525 interventi
    Credo che il maestro abbia una vera perversione nel cercare i film di animali assassini più strani possibile. Già il titolo è un film nel film.
  • Discussione Zender • 10/09/21 08:07
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Più che altro ha sicuramente una perversione nel cercare quelli di squali, nei quali, quando si parla di budget zero, un titolo riuscito rappresenta già il 50% dello sforzo degli autori e del "successo" del film.