Giunta al quarto capitolo, la saga di GRANO ROSSO SANGUE cambia registro (anche nel titolo italiano, che non fa alcun riferimento alla matrice originaria, a differenza di quello americano): niente più Gatlin, ci si sposta a Grand Island; ai mefitici protagonisti del primo insuperato capitolo nemmeno un accenno, tanto per distruggere definitivamente ciò che di buono Stephen King era riuscito ad inventare col suo racconto. L’ombra del Maestro non è più presente, e CHILDREN OF THE CORN IV: THE GATHERING diventa subito un horror qualsiasi: la forza...Leggi tutto delle riprese tra i filari di grano, il vento e le facce dei ragazzi dannati scompaiono in favore di una storia che, almeno all'inizio, sembra veleggiare verso la fantascienza del VILLAGGIO DEI DANNATI. Bambini malati, febbricitanti, paiono posseduti da una forza aliena che aleggia sul paese, e non bastano le cure della valente dottorina Naomi Watts, arrivata lì per curare la madre Karen Black, a risolvere il problema. Anche perché presto questi, in sintonia con l'unica regola ormai rimasta nella serie, prendono a uccidere in modo bizzarro: con una barella su cui è montata una lama o con l'immancabile falce icona della saga. Tutto per difendere un nuovo profeta, Josaya, la cui natura immortale è quantomeno improbabile (gli avrebbero somministrato mercurio per renderlo giovane per sempre). Nonostante qualche buon momento, dovuto in gran parte all’ancora inquietante sguardo della Black e a una fotografia discreta, il film di Greg Spence è sostanzialmente inutile, preconfezionato con il gore che basta, piatto e dall'apparenza televisiva. Il fascino rurale, selvaggio particolare del prototipo è svanito.
Grano Rosso Sangue "The gathering" è un prodotto seriale, che continua le vicende dei ragazzi terribili del Nebraska tra gli sterminati campi di grano. Le visioni di una donna relative a un mostro presso Grand Island sono l'asse portante di questo frammento cinematografico. Poche suggestioni, poche idee, con la sola scena iniziale davvero gustosa. Il resto è alquanto convenzionale e gli sbadigli non tardano ad arrivare. La serie proseguirà con Fields of terror di Wiley e Isaac's return di Skogland.
Greg Spence, che ha un talento da non sottovalutare, riporta in carreggiata la serie dopo il ridicolo capitolo 2. Cupo, tetragono, con omicidi belli tosti e non poco splatter. Spence porta la serie in una dimensione da incubo, dove i bambini hanno febbri altissime, perdono i denti e diventano dei piccoli mostri feroci. Lo spirito di Isaac (qui Josaia) alleggia per tutta la pellicola e la sua figura è disturbante. Con la scena della bimba nel letto, Spence cita anche L'esorcista. Un ottimo sequel, degno successore del primo.
MEMORABILE: I bambini con febbre a 50! Immersi in vasche di acqua gelida (come il Tim Robbins di Allucinazione perversa); il racconto della vecchia su Josaia.
Ritorno alla ghignante Gatlin per il quarto discendente della stirpe degli infanti omicidi che s'immette di nuovo nel solco tracciato dal capostipite: atmosfere afose e plumbee (rese discretamente), riferimenti a Isaac - malefico promotore del culto neopagano riservato a Colui che Cammina Dietro ai Filari - febbri notturne e contagio spirituale. Un film piccolo e scompaginato che capitola in un finale approssimato ma può contare sulla professionalità di Naomi Watts e su una monumentale Karen Black affetta da agorafobia. Inattesi scorci di irruenza splatter.
Uno dei punti più bassi della serie, già non memorabile di suo per quanto riguarda la qualità. C’è pochissimo da salvare: qualche omicidio sanguinoso qua e là, nel mezzo del solito balletto farraginoso di bambini più o meno posseduti e di adulti afflitti da ebetismo cerebrale. C’è da chiedersi cosa ci fa Naomi Watts dentro questo pastrocchio (che, almeno, dura poco). Brutto.
Un passo avanti rispetto al mediocre secondo capitolo e all'orripilante terzo; tuttavia la nuova installazione della serie s'allontana ancor di più dagli assunti di base originari, dando vita a una storia che li richiama a grandi linee ma che non riporta in vita né il profeta Isaac né il lovecraftiano Colui Che Cammina Dietro I Filari. Ci sono comunque scorci di buon horror, la regia è spigliata e il cast fa il suo mestiere (giovane ma già brava la Watts); qualche bella scena gore assicura di mantenere alta l'attenzione fino al modesto finale.
MEMORABILE: Il lettino ospedaliero con lama estraibile.
Ennesimo horror piatto e mediocre. Già all'inizio si capisce come andrà a finire. Cast non malvagio che vede la bella Naomi Watts come interprete principale, ma la storia è sempre la solita solfa: i bambini posseduti, denti che cadono, antiche storie... In sintesi: il solito filmetto da vedere al massimo una volta. Unica nota di merito: qualche scena splatter.
Seguito che vale tanto quanto l’originale; una pellicola brutta, sporca e cattiva: si ha proprio la sensazione di disagio. Bravissimi i bimbi ma ottima prova anche della Watts e della mitica Karen Black! Lo splatter non manca, anche se si tratta di un direct to video, il primo a non uscire al cinema per quel che riguarda questa saga. Eccellente anche la fotografia e plauso a Spence che dirige un piccolo capolavoro. Peccato che i due successivi non si manterranno sullo stesso livello.
Del tutto sganciato dal prototipo, ne condivide solo il tipo di ambientazione e la presenza di un bambino predicatore (ma sotto forma di spirito stavolta). Il film, pur con una evidente povertà di budget, riesce a creare buoni momenti e nella seconda parte ci sono sequenze di genuina tensione. Aggiungiamo poi un cast discreto, con la Watts che fa le prove generali per The ring e alcuni ammazzamenti molto fantasiosi e discretamente splatter ed ecco servito un horror di serie B sopra la media. Non memorabile ma godibile.
Dei cinque sequel di Grano rosso sangue è sicuramente il migliore. Dopo una trasferta in città (terzo episodio) si ritorna a Gatlin nel mezzo dei maledetti e afosi filari di grano, solo che questa volta i protagonisti sono gli adulti e in particolare una giovanissima Naomi Watts e William Windon (il Seth della Signora in giallo), mentre i ragazzini assassini sono relegati in secondo piano. Un B-movie non eccezionale ma ben girato, con buoni attori e soprattutto una bella dose di sangue. Nel complesso non male.
Karen Black HA RECITATO ANCHE IN...
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Nel primo Grano rosso sangue , i ragazzini dicevano: "Lode a Dio, lode al signore!". Io direi, in questo caso, lode a Greg Spence, che non solo si dimostra un signor regista ( già dal prologo con Karen Black- ma quanto è spiritata questa donna?- mi sono detto: questo ci sà fare ), ma porta la serie ad una dimensione che si avvicina al capolavoro di mastro Kiersh. Basterebbero gli omicidi splatterosi ( su tutti quello della donna di colore, fatta a pezzi a colpi di falce, col sangue che schizza sulle finestre, e dietro di esse i bambini che guardano come in trance ) a esultare, ma la vecchia che racconta la genesi di Josaia ( che sembra uscita da Pelts di Dario Argento ), dà al film quel retrogusto da favola nera. Un buon sequel, che fà dimenticare in fretta l'assurdo secondo capitolo. Così si fanno i sequel, Greg, very good!
DiscussioneZender • 27/04/11 08:59 Capo scrivano - 48885 interventi
Su questo non mi trovo molto d'accordo invece. Continuo a cercare tracce del primo in qualche sequel, ma proprio non ce le vedo. Mi sembran tutti sequel televisivi senz'anima. La forza dei paesaggi desolati di Gatlin, i volti diversi e contrapposti di Isaac e Malachia, le musiche... Non so che dire: per me la saga si ferma al numero 1. Mi rendo conto che è un po' presto ma...
Io adoro i sequel ( se originali e ben girati, e questo lo è ). Anche se il prototipo rimane irraggiungibile, questo quarto capitolo è una bella sorpresa. Spence, che gira da dio, cambia totalmente rotta, si discosta dai precedenti, eliminando "colui che cammina tra i filari", e dà spazio ai bambini assassini, guidati dallo spirito del bimbo predicatore Josaia ( ma potrebbe essere anche Isaac ). Li mostra davvero feroci, con le facce inquietanti giuste, che non si risparmiaro in cattiveria "fulciana". Degne di nota , poi, le locuste ( chiaro omaggio a L'esorcista 2L'eretico ), che preannunciano sangue e morte. Un piccolo gioiellino, non c'è che dire.
DiscussioneZender • 27/04/11 11:05 Capo scrivano - 48885 interventi
Io i sequel li giudico a se stanti, non parto prevenuto né li adoro. Se son buoni hanno tutti i diritti di affiancarsi ai prototipi, ma a me questo non è proprio piaciuto. Per fortuna che ha fatto felice altri, comunque.
Nemmeno io parto prevenuto sui sequel. Ma sè sono originali , allora, ecco che si paventa l'arrivo di un piccolo gioiellino. Non mi aspettavo chissà chè dal quarto capitolo ( visto i disastrosi risultati del secondo ). Ma già dall'incipt si denotava una regia non comune ( il bambino che bussa alla porta della Black ) e l'atmosfera oscura e malsana rende bene. La vasca ricolma d'acqua, dove i bambini danno il loro contributo col propio sangue, è una sequenza bella potente, sia come impatto visivo che come forza "arcaica-pagana". Forse il finale è un pò tirato via ( restrittezze di budget? ), ma rimane un signor sequel.
CuriositàCaveman • 18/12/18 09:37 Servizio caffè - 403 interventi
William Windom fa qui il dottore proprio come nella serie La signora in giallo (è presente in 53 episodi), dove è il medico amico di Jessica Fletcher.
DiscussioneCaveman • 23/12/18 19:57 Servizio caffè - 403 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Nemmeno io parto prevenuto sui sequel. Ma sè sono originali , allora, ecco che si paventa l'arrivo di un piccolo gioiellino. Non mi aspettavo chissà chè dal quarto capitolo ( visto i disastrosi risultati del secondo ). Ma già dall'incipt si denotava una regia non comune ( il bambino che bussa alla porta della Black ) e l'atmosfera oscura e malsana rende bene. La vasca ricolma d'acqua, dove i bambini danno il loro contributo col propio sangue, è una sequenza bella potente, sia come impatto visivo che come forza "arcaica-pagana". Forse il finale è un pò tirato via ( restrittezze di budget? ), ma rimane un signor sequel.
Concordo, qui ci troviamo di fronte ad un film bellissimo, quasi quanto lo stupendo primo capitolo. Un mio cult personale, una pellicola che mette addosso ansia e disagio, un sequel girato come si deve
Caveman ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Nemmeno io parto prevenuto sui sequel. Ma sè sono originali , allora, ecco che si paventa l'arrivo di un piccolo gioiellino. Non mi aspettavo chissà chè dal quarto capitolo ( visto i disastrosi risultati del secondo ). Ma già dall'incipt si denotava una regia non comune ( il bambino che bussa alla porta della Black ) e l'atmosfera oscura e malsana rende bene. La vasca ricolma d'acqua, dove i bambini danno il loro contributo col propio sangue, è una sequenza bella potente, sia come impatto visivo che come forza "arcaica-pagana". Forse il finale è un pò tirato via ( restrittezze di budget? ), ma rimane un signor sequel.
Concordo, qui ci troviamo di fronte ad un film bellissimo, quasi quanto lo stupendo primo capitolo. Un mio cult personale, una pellicola che mette addosso ansia e disagio, un sequel girato come si deve
Concordo, per quanto mi riguarda il miglior sequel del gioiello kierschiano
DiscussioneRaremirko • 23/12/18 22:38 Call center Davinotti - 3863 interventi
C'è addirittura la Watts!!!
Ricordavo Karen Black, ma son piacevolmente stupito.
DiscussioneCaveman • 24/12/18 19:06 Servizio caffè - 403 interventi
Raremirko ebbe a dire: C'è addirittura la Watts!!!
Ricordavo Karen Black, ma son piacevolmente stupito.
Cast di livello per una pellicola purtroppo dimenticata, insommma rimane per distacco il migliore tra i seguiti.