In their sleep - Film (2010)

Il disegno complessivo è prevedibile, la logica è spesso maltrattata dalla sceneggiatura, ma questo feroce thriller riserva alcune sequenze davvero disturbanti, al limite del sostenibile. Anche perchè lavora su punti di pressione molto sensibili per ogni spettatore. Non mi è piaciuto, alla fine, il gioco sporco dei registi: l'idea che un mostro repellente debba farci quasi tenerezza la trovo francamente inaccettabile. Questa scorrettezza "ricattatoria" per me gli costa mezzo pallino rispetto ai meriti complessivi.

Un thriller a basso costo lento e cupo, interpretato da una poco convinta Anne Parillaud. Sebbene il montaggio tenti di ingarbugliare la trama per renderla più interessante, lo spettatore riesce a prevedere tutti gli sviluppi con un minimo sforzo d'immaginazione. La vicenda si fa seguire sino ai titoli di coda, con l'attenzione accesa a tratti da qualche riuscita scena di violenza, ma il finale è piuttosto deludente e non manda a posto tutti i tasselli.

Lezioni di schrammatica: sintassi del memento mori. Un cadavere riavvolge il moebiusiano nastro mnemonico, e quelle ricordate non sono montagne verdi, ma sorci di medesimo colore. Il cinema francese perde il pelo e qualche colpo, ma non il vizio di dispensar sprangate in/da ogni dove, divertendosi a giocar duro tanto sul piano grafico (e per interfaccia, emotivo) quanto narrativo, ove palindrome ellissi si sprecano più del sangue versato. Sogno corale? Un ricordare a rimpiattino? Se la ratio è in scacco, la fase critica digestiva ci vede chiaro: è un ricattatorio e borioso esercizio di stile.

Un po' languido e piatto, soprattutto senza quegli scossoni emotivi che la trama potenzialmente seminava: intuiamo tutto senza difficoltà e l’atteggiamento davanti alla tv passa dal curioso allo sbadato in men che non si dica. Lo riportano in superficie l’interpretazione del protagonista svalvolato e spietato e gli omicidi che, seppur tutti molto simili, provocano un reale e fastidioso disagio. Anne Parillaud, abbastanza sottotono, alla fine ci contagia.

Mentre sta percorrendo una strada di campagna, una infermiera investe un ragazzo. L'incidente in se stesso ha poche conseguenze, ma è l'inizio di una notte di follia e morte... I registi giocano all'inizio ad ingannare lo spettacolare su chi sia la vittima e chi il carnefice, ed il film cattura l'interesse, grazie al volto tormentato di Parillaud ed un paio di omicidi realmente disturbanti. Poi però il comportamento della protagonista diventa poco comprensibile, per quanto lo stato di confusione possa essere ricondotto al trauma materno iniziale, ed il finale lascia piuttosto perplessi.