Il treno della notte - Film (1959)

Un uomo si affretta alla stazione: fugge? La trama gialla è solo un breve pretesto per parlare della società polacca. Un popolo che ritroviamo, con le sue articolazioni sociali e psicologiche, nel simbolico treno che viaggia verso il mare. La descrizione va avanti quasi inavvertita, cullata da un insinuante motivo jazz, ma nulla sfugge all'occhio apparentemente svagato del regista: tradimenti, insofferenze, bassezze, colpa. Bellissima la scena del linciaggio al cimitero. Eccellente il bianco e nero. Non c'è nessuna star: solo bravi attori.

Notevole, straniante viaggio notturno verso il Mar Baltico, con dinamiche e stili non lontani dall'Antonioni del periodo, ma senza manierismi né aria fritta alla "mi fanno male i capelli". Bella galleria di personaggi, notevole atmosfera (alla quale concorre la verosimiglianza dei dettagli scenografici, tra quei corridoi stretti e quelle cuccette) e parentesi noir centrale con tanto di inseguimento all'alba che incrementa l'impatto straniante. Fondamentale per la riuscita del tutto la notevole colonna sonora jazzata, con vocalizzi che sembrano uscire da qualche film coevo nostrano.