Gran disdetta, per un manovale abituato alla vita di bordo, quella di restare appiedato senza lavoro, costretto a riparare negli odiati bassifondi newyorkesi, in un quartiere vessato dalle prepotenze di una gang... Tre anni dopo il dirompente Rolling thunder, Flynn ritenta i binari del film di vendetta, convergendo però verso un taglio più realistico e dimesso, senza esibizionismi o populistiche tirate vigilantesche. Le violenze sono contenute e fuori campo e al superomismo giustizialistico winneriano si sostituisce un inno sincero ma debole alla coesione ed alla determinazione.
MEMORABILE: Le musiche stridenti ed inadeguate; il magnetico e "zorresco" leader ispanico Angel Cruz (Rudy Ramos).
Marinaio momentaneamente disoccupato torna a vivere in un quartiere newyorkese dove agiscono pericolosi teppisti che il nostro cercherà in tutti i modi di contrastare. Thriller urbano a metà strada tra il revenge movie e l'indagine antropologica su certi derelitti che popolano i quartieri più poveri delle metropoli. Ciò che ne scaturisce è un film che pur contenuto nella violenza (comunque presente) mantiene saldo l'interesse attraverso la lodevole prova del cast e grazie alla sapiente regia dell'esperto John Flynn. Risaputo ma gradevole.
Dopo l'interessante Rolling thunder Flynn realizza un dramma urbano veramente ben fatto; le atmosfere del ghetto, tra grigiume e scorci notturni ben fotografati, riportano alla mente I guerrieri della notte mentre la trama ha qualche attinenza col filone giustizialista alla Bronson; tuttavia, a parte il bel finale, non si scade nella violenza tout-court e la storia ha varie sfaccettature, con bei ritratti dei vari personaggi. Ottimo tutto il cast, curata la confezione, spigliato il ritmo; decisamente sottovalutato, ma davvero un lavoro solido.
In attesa di un nuovo imbarco, un marinaio va a vivere in un quartiere popolare di New York in cui spadroneggia una banda di violenti che nessuno osa denunciare per timore delle ritorsioni... Hill aveva avuto un grande successo l'anno precedente con i suoi guerrieri, questo invece fu un fiasco nonostante le tematiche fossero attinenti. Certo siamo su ben diversi livelli ma quello di Flynn è un film piuttosto valido che, nel suo invito a reagire come comunità solidale, veicola un messaggio positivo, per cui gli si perdonano volentieri alcune facilonerie ed incongruenze. Da recuperare.
Terzo film di culto consecutivo diretto da Flynn, si appella a uno spirito solidaristico e di richiamo al popolarismo dei quartieri più degradati dalla criminalità di New York, senza mai scadere nel populistico e in questo già distaccandosi, con un ruolo proprio e ben riconoscibile, all'interno del filone sul vigilantismo/giustizialismo. Jan-Michael Vincent perfetto e attore davvero rappresentativo di un certo tipo di cinema anni '70. Ma anche Rudy Ramos rappresenta un cattivo sfaccettato e che aiuta un anziano paesano che ha perso il lavoro, memorabile. Grandissima colonna sonora.
MEMORABILE: La colonna sonora di McMahon; Il trascinante finale che inizia con la distruzione della "pump-cars" di Ramos; Danny Aiello agli esordi, bravissimo.
John Flynn HA DIRETTO ANCHE...
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Avevo, Gestar, avevo, negli anni d'oro. Poi sono, diciamo così "andato sul camino", ho venduto le vhs ad un rappresentante e tenuto quelle che mi aggradavano di più.
Orben dunque. Di questo film ho sia il passaggio satellitare di MGM Channel che il dvd della MGM (con audio inglese). Il passaggio tv è in 4:3 e dura esattamente 98' 30'', mentre il dvd è in 16:9 e il cronometro batte 102' 48''. La discrepanza tra le due durate è data unicamente dal differente frame-rate (25 fps per il passaggio tv, 23 fps per il dvd). Da ciò si evince che il passaggio di MGM Channel è uncut.
Digital ebbe a dire: Orben dunque. Di questo film ho sia il passaggio satellitare di MGM Channel che il dvd della MGM (con audio inglese). Il passaggio tv è in 4:3 e dura esattamente 98' 30'', mentre il dvd è in 16:9 e il cronometro batte 102' 48''. La discrepanza tra le due durate è data unicamente dal differente frame-rate (25 fps per il passaggio tv, 23 fps per il dvd). Da ciò si evince che il passaggio di MGM Channel è uncut.
Io ho la vhs della Skorpion, che dura esattamente 1h, 37m e 53s
"Hot Town Streets", il brano più trascinante della colonna sonora grandiosa di Gerard McMahon, utilizzato per tutto l'attacco del catartico finale di sfogo e riscatto popolare, guerriglia urbana.
Ricordando l'esperienza prologo di Rebecca Schaeffer, e che pare solo per l'intervento di un corriere non finì per essere fatale, della indimenticata e prematuramente scomparsa Theresa Saldana, qui protagonista femminile, nel film decisivo che ossessionò il suo patologico aggressore britannico. https://www.davinotti.com/film/victims-for-victims-the-theresa-saldana-story/34512
Assolutamente irreperibile la locandina italiana di questo raro street-movie anni '80 che, senza eccessi truculenti, pesca a piene mani sia dai film sulle gang metropolitane alla Hill/Kaufman, sia dagli sleaze-revenge post-winneriani.
Non per altro il regista è lo stesso che tre anni prima si era reso artefice di un cult abbastanza noto quale Rolling Thunder, senza contare il suo successivo Sorvegliato speciale, sorta di remake in chiave muscolar-reaganiana del capolavoro carcerario Fuga da Alcatraz.
Irreperibile poiché purtroppo non uscì mai nei cinema italiani. Solo poi quasi un decennio dopo nella vhs Skorpion dalla copertina tipo horror che c'entra 0, e con la cassetta di plastica verde. Anche nei cinema americani fu un flop di scarsa tenuta nelle sale, e non secondario nel declino della carriera di Jan-MichaelVincent, negli anni settanta molto sulla breccia per il cinema di vari generi nei "b-movies", e delle sue successive estreme traversie, anche fisiche. Divenne un culto sempre più grazie ai passaparola dopo le messe in onda su HBO, dal 1983.