I vichinghi - Film (1958)

Lo schiavo Eric libera una principessa, prigioniera dei vichinghi, sottraendola a Einar, figlio del re; poi si deve alleare proprio con Einar per combattere il malvagio signore inglese che la vuole impalmare a forza. Filmone spettacolare: protagonista la coppia maschile che tornerà in Spartacus, ricco di battaglie, duelli, agnizioni, amori impossibili, invocazioni a Odino. Certo rozzo e a tratti ingenuo ma trascinante come il furioso Douglas, vichingo orbo. Bello il tema musicale.

Classico avventuroso della fine degli anni Cinquanta che nonostante una certa faciloneria di alcune scelte (si privilegia, ovviamente, lo spettacolo e non certo la veridicità o la verosimiglianza storica) riesce a divertire e coinvolgere il pubblico come sapevano fare le pellicole del periodo. Girato in maniera professionale dal buon Fleischer e con un cast ricchissimo come si era soliti fare un tempo quando si giravano questo tipo di pellicole.

Un piccolo classico della cinematografia d'avventura degli anni '50, I vichinghi è un film molto godibile grazie all'esperta e sicura regia di Richard Fleischer che assicura alla pellicola un buon ritmo per tutta la sua durata. Ottimo anche il supporto tecnico che garantisce un certo realismo nell'ambientazione e buona la prova del cast, nel quale spicca Kirk Douglas (anche coproduttore del film).

Solido avventuroso anni '50 che mantiene quello che promette: impianto spettacolare, storia senza fronzoli, cast stellare, regia esperta che tiene alto il ritmo. Per la veridicità storica è meglio volgere lo sguardo altrove, ma di certo tra gli obiettivi del film non c'era quello di diventare un sussidiario di storia altomedievale. Alcuni passaggi sono di una ingenuità che fa sorridere, così come la scenografia sembra quella di un parco a tema neanche dei migliori. Douglas guercio fa la sua solita figura, atletico Curtis, molto popputa la Leigh.

Guerre, amori, duelli e tradimenti nel Medioevo vichingo. Kolossal storico-avventuroso d'impostazione classica che vanta una notevole ricostruzione ambientale, favolosi paesaggi nordici e un cast stellare, in cui spicca uno spietato Douglas nell'insolito ruolo di antagonista. Nonostante la lunga durata, le vicende si seguono piacevolmente e senza noia. Curiosa la lunga sequenza introduttiva sulla storia e la cultura vichinga, forse poco conosciute dal grande pubblico. Ottimo sia per lo spettacolo sia per scoprire un mondo poco raccontato dal cinema.