I tempi che cambiano - Film (2004)

Si può amare una persona per tutta la vita e desiderarla anche dopo trenta anni che la si è persa? Techiné dice di sì, con questa pellicola illineare ma fascinosa che mette a confronto domande e risposte, sensazioni e sentimenti, convenzioni e convinzioni, al centro della quale e in prima linea, due mattatori del cinema francese che convingono con il loro dualismo. C'è spazio anche per la stregoneria e riti demoniaci e per un sottotesto omosex. Ambientata a Tangeri.

Un ingegnere francese a Tangeri ritrova la donna con cui ha avuto una relazione 30 anni prima e non ha mai cessato di amare, ma lei nel frattempo si è fatta una famiglia e sembra non avere nessuna intenzione di riprendere la loro storia... Dramma sentimentale caldo nei contenuti, ma trattato in maniera fredda, con sguardo distaccato, intrecciando sotto-trame che ruotano attorno alle differenze culturali fra autoctoni ed occidentali. Le poche emozioni sono legate alla riproposizione della coppia protagonista, anche se i due divi non sono al meglio: troppo scostante lei, troppo imbambolato lui.

In una Tangeri che per posizione e cultura accoglie e mischia oriente e occidente, una famiglia franco-marocchina si trova a dover conciliare e resettare la propria vita affettiva, in particolare quella di Cécile che dovrà scegliere tra lo spasimante di gioventù (Depardieu) e il marito, un medico marocchino. Una trama sentimentale vecchio stampo, che affronta un dilemma da romanzo che ad ogni svolta rischia l'artificio, con in più altre consimili vicende di familiari e amici. Il fascino della città marocchina copre un po' le non poche magagne dell'intrecciarsi delle varie sottotrame.